La Legge di Bilancio 2025 non smette di sorprendere: con uno stanziamento di 30 milioni di euro viene rifinanziato il bonus affitto.
Anche se in parte, un emendamento prevede il ripristino del Fondo morosità incolpevole. L’agevolazione non dovrebbe cambiare molto e, se definitivamente approvata, per dare il via si deve attendere prima la pubblicazione di un decreto ministeriale e poi le regole di accesso.
Come funziona il Fondo, a chi spetta e a quanto ammonta il contributo: troverai tutte le informazioni, di seguito.
Quando è stato istituito il Fondo morosità incolpevole
Nel 2025 verrà reintrodotto il bonus affitto. Una misura che, però, partirà solo parzialmente. La Legge di Bilancio del 2025 prevede il lancio del Fondo morosità incolpevole. Il Fondo è stato istituito con il dl n. 102/2013.
Dopo tre anni di stop, nel 2025 ritornerà il bonus affitti per sostenere le famiglie destinatarie di sfratto per morosità.
Gli sfratti rappresentano un grande problema per il Paese. Nel 2022, sono stati eseguiti 30.385 sfratti. I provvedimenti emessi in totale erano 41.849, e oltre 33.500 di questi erano dovuti alla morosità degli affittuari.
La regione con il numero maggiore di provvedimenti è stato il Lazio (7.228), subito dopo c’è la Lombardia (6.094) e, al terzo posto, la Campania (4.184).
Un emendamento alla Legge di Bilancio 2025 ha previsto il rifinanziamento del fondo con 30 milioni di euro. Dei fondi stanziati, 20 milioni sono previsti per il 2025 e gli altri 10 milioni si potranno utilizzare nel 2026. Quindi, se tutto andrà bene, si riapriranno gli sportelli comunali per la gestione del fondo.
Quali sono i requisiti di accesso
Il Fondo morosità incolpevole non è un bonus affitto generalizzato: non spetta a tutti. La misura è rivolta esclusivamente agli inquilini che non sono in grado di pagare il canone d’affitto, ma non per loro volontà.
Ecco spiegato il nome del fondo: sono i morosi incolpevoli, ovvero coloro che hanno subito una rilevante variazione economica, per una delle cause di seguito elencate:
- Cassa integrazione;
- Malattia grave;
- Infortunio;
- Cessazione di attività libero professionale;
- Licenziamento;
- Mancato rinnovo del contratto a termine;
- Decesso di un familiare.
Solo per uno dei seguenti motivi può essere richiesto il bonus, nel momento in cui si è stati destinatari di uno sfratto per morosità.
Spieghiamo, allora, cosa si intende con morosità incolpevole. È un istituto, la cui definizione viene fornita da un decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del maggio 2014:
“Situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare”.
Infatti, come abbiamo visto, solo in casi molto gravi è possibile accedere al fondo. Situazioni in cui i cittadini non riescono più a pagare il canone d’affitto.
Come funzionerà il bonus affitto nel 2025
Le regole e i criteri operativi saranno decisi dai Comuni e dalle Regioni. Quindi, quando si potrà presentare la domanda e lo stesso accesso sarà stabilito autonomamente.
Prima, per esempio, si presentava la domanda al Comune di residenza, seguendo le regole stabilite nei bandi. Si poteva presentare la domanda anche per il tramite di CAF o Patronati.
Gli avvisi, si presuppone, saranno disponibili nella sezione Albo pretorio online di ogni Comune.
Saranno i Comuni a verificare la sussistenza dei requisiti e, al contempo, dovranno verificare che il richiedente non abbia il diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione nella provincia di residenza di altro immobile fruibile e adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare.
Potrebbero esserci anche canali preferenziali per anziani, minori o disabili. Per questo, però, occorre attendere la pubblicazione dei decreti e delle regole comunali.
Per riassumere
La Legge di Bilancio 2025 prevede il rifinanziamento del bonus affitto con 30 milioni di euro, destinati al Fondo per la morosità incolpevole. Questo fondo, istituito nel 2013, aiuta le famiglie in difficoltà economiche a causa di eventi imprevisti, come malattia o licenziamento.
L’emendamento prevede il ripristino del fondo con una parte dei fondi per il 2025 e il resto per il 2026. I criteri per l’accesso saranno stabiliti da Comuni e Regioni. La misura è rivolta a chi è destinatario di sfratto per morosità incolpevole. Si attende la pubblicazione di un decreto ministeriale per i dettagli.