Ancora polemiche sulla manovra, questa volta da parte dei pro Vita che contestano un emendamento sull’educazione sessuale nelle scuole. Sarà destinato un fondo da 500mila euro per portare questa novità negli istituti scolastici ed è frutto di un emendamento firmato dal segretario di +Europa, Riccardo Magi. Questa modifica sarà integrata a tanti altri provvedimenti contenuti all’interno della manovra riguardanti il mondo della scuola.

Dura contestazione da parte dei movimenti pro Vita che sono molto legati al governo Meloni. I gruppi anti-abortisti hanno denunciato le misure contenute all’interno della manovra dicendo che porteranno nelle scuole la propaganda gender. La denuncia arriva dal portavoce di Pro Vita e Famiglia Onlus, Jacopo Coghe, che invita il governo a non interferire con la sessualità degli studenti.

Il deputato di Forza Italia, Mauro D’Attis, e il segretario di +Europa, Riccardo Magi, hanno contestato le polemiche da parte dei Pro Vita esponendo i benefici di questo emendamento e la necessità di migliorare l’educazione sessuale all’interno delle scuole italiane. Magi spiega che l’approvazione dell’emendamento si va a proporre un primo passo importante che consente agli istituti scolastici di poter accedere a delle risorse.

Fondi nella manovra per l’educazione sessuale

Mezzo milione di euro per l’educazione affettiva e sessuale. Questi sono i fondi stanziati secondo un emendamento approvato ieri 18 dicembre 2024 nella manovra di bilancio. Tanto è bastato a provocare una bufera da parte del movimento Pro Vita&Famiglia Onlus che ha scritto un comunicato molto polemico sul proprio sito nel quale denunciava che queste disposizioni sono un “cavallo di Troia” per portare nelle scuole le teorie gender.

Nel testo diffuso sui social e sul sito ufficiale è possibile leggere di “isteria abortista” e “teorie terrapiattiste del genere fluido”. L’emendamento presentato da Riccardo Magi viene dipinto, dunque, come una misura subdola e pericolosa per i bambini:

È chiaro che i genitori italiani hanno difficoltà a fare affidamento su questa maggioranza per tutelare la loro libertà educativa, dato che al di là di tanti proclami di principio contro il gender nelle scuole all’atto pratico non è stato fatto niente per fermare questa deriva che oggi viene addirittura rifinanziata

Il commento di D’Attis (Forza Italia)

Il deputato di Forza Italia e relatore della manovra Mauro D’Attis è stato raggiunto dalla stampa non troppo lontano da Montecitorio ed ha commentato le contestazioni da parte dei Pro Vita all’emendamento approvato nella giornata di ieri. D’Attis è promotore di una proposta di legge per limitare la diffusione dell’Aids. Secondo l’esponente forzista, le decisioni inserite nella manovra non sono sbagliate e si dice felice. D’Attis spiega che nell’esame preliminare della proposta di legge contro l’Hiv di cui è relatore emerge un quadro preoccupante riguardante i giovani.

In tal senso, l’educazione sessuale aiuterebbe a frenare la diffusione di malattie correlate ai rapporti e a una maggiore serenità dei giovani con il proprio corpo:

C’è differenza tra pratica e teoria, molti ragazzi conoscono l’Aids e non sanno come prevenire…credo che l’emendamento Magi sia un buon innesto per la legge D’Attis. Non credo sia una catastrofe educare al sesso le nuove generazioni

Magi risponde ai pro Vita: “Costruisce maggiore consapevolezza”

Non si scompone Magi di fronte alle critiche dei pro Vita all’emendamento all’interno della legge di bilancio. Il segretario di +Europa spiega che la legge metterà a disposizione dei fondi per le scuole che vorranno implementare i propri programmi di educazione sessuale e affettiva e che quello di ieri costituisce un primo passo verso la costruzione di maggiore consapevolezza nelle giovani generazioni.

L’intenzione è quella di riuscire a portare una cultura del rispetto reciproco nel prossimo, lontano dunque da prevaricazione e violenza. Anche Magi, come D’Attis, spiega che maggiori fondi per l’educazione sessuale permettono di evitare la diffusione di malattie veneree e dell’Aids. Per quanto riguarda infine i pro Vita, che nel comunicato annunciano di voler alzare le barricate contro l’emendamento, Magi risponde:

Sono ossessionati dalle cavolate sul gender e in generale dall’idea che si possa fare informazione sessuale

La speranza di Magi è quella che adesso l’emendamento possa aiutare le nuove generazioni, al di là di polemiche.

Educazione sessuali e polemiche in tre punti

  • Fondi per l’educazione sessuale: Un emendamento di Riccardo Magi (+Europa) ha stanziato 500mila euro per introdurre programmi di educazione sessuale e affettiva nelle scuole italiane, segnando un passo importante nella manovra di bilancio.
  • Reazioni contrastanti: Il movimento Pro Vita & Famiglia critica aspramente la misura, definendola un veicolo per la “propaganda gender,” mentre Magi e il deputato Mauro D’Attis (Forza Italia) difendono l’iniziativa come un modo per migliorare la consapevolezza dei giovani e prevenire malattie sessualmente trasmissibili.
  • Obiettivi educativi: La legge mira a promuovere una maggiore consapevolezza tra i giovani, ridurre la diffusione di malattie veneree e costruire una cultura del rispetto reciproco, lontana da stereotipi e violenza.