In prima linea di sono il ministro dei Trasporti Matteo Salvini e il premier ungherese Viktor Orbàn, il primo sorride mentre il secondo ha in mano una t-shirt con una scritta sul retro: è l’articolo 52 della nostra Costituzione. “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino” recita la maglietta, segue un hashtag lanciato sui social qualche anno fa: #IoStoConSalvini. Sullo sfondo ci sono altri esponenti del gruppo europeo di destra dei Patrioti, tra tutti il leader di Vox Santiago Abascal. Mostrano la stessa maglietta con una foto di Salvini: “Colpevole di aver difeso l’Italia”.

Si tratta di un’iniziativa volta a mostrare solidarietà nei confronti del vicepremier che domani, 20 dicembre, dovrà presentarsi a Palermo per il processo Open Arms. La dimostrazione si è svolta all’interno della House of Hungary a Bruxelles nella giornata di oggi, 19 dicembre 2024, in occasione della riunione dei Patrioti. Salvini ha ringraziato i suoi alleati per la solidarietà.

Il vicepremier ha lasciato un’intervista al principale quotidiano olandese “De Telegraaf” nel quale ha spiegato il ruolo dei giudici in Italia lanciando un’accusa contro la magistratura a suo dire politicizzata. Il ministro si trova in questo momento a Bruxelles mentre a Roma vengono prese decisioni sulla manovra di bilancio.

Il sostegno dei Patrioti a Salvini in vista del processo Open Arms

Quella di oggi è una riunione tra amici” questo è quanto detto dal premier ungherese Viktor Orbàn poco prima del vertice di oggi 19 dicembre 2024 del gruppo europeo dei Patrioti. L’ambizione è quella di diventare quanto prima la maggioranza nel Parlamento di Bruxelles, in particolare dopo i risultati positivi alle scorse elezioni europee. Il gruppo dei Patrioti ha ora 86 seggi nel Parlamento europeo a pochi mesi dalla sua nascita.

Orbàn si è detto soddisfatto dell’elezione di Trump negli Stati Uniti e spera che un cambiamento simile possa arrivare anche in Europa. Il premier ungherese ha spiegato per sommi capi il programma dei Patrioti: fermare l’immigrazione, mettere un freno alla teoria gender, promuovere la pace e far calare i prezzi dell’energia. Due punti, questi ultimi, lasciano intuire la volontà di ridurre i finanziamenti destinati a Kyiv.

In questo contesto, il gruppo dei Patrioti esprime la sua solidarietà nei confronti del segretario della Lega Salvini con delle t-shirt. Domani il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dovrà presentarsi in tribunale a Palermo.

Perché Salvini è sotto processo e cosa rischia

Il vicepremier è accusato per aver impedito lo sbarco di 147 persone per 19 giorni nel 2019. A bordo della nave che non è potuta approdare c’erano anche minori. A soccorrere i migranti ci ha pensato l’ong Open Arms, con la quale Salvini è entrato poi in conflitto. All’epoca l’attuale ministro dei Trasporti era titolare del Viminale, dal 2021 ci sono ben 24 udienze con 45 testimoni.

Ora il vicepremier rischia sei anni di carcere, dallo scorso 14 settembre compare un video sui social di Salvini dove il vicepremier spiega di non essere colpevole di nulla se non di aver difeso i confini del suo Paese. Il caso Open Arms, come è stato ribattezzato dai media, è diventato l’ennesima occasione per puntare il dito contro la magistratura.

I giorni prima del processo e la ‘guerra sui social’

Sono giorni di tensione per Matteo Salvini. Domani saprà se sarà condannato o meno ma nel frattempo, il vicepremier continua la sua guerra contro la magistratura accusata di essere “dalla parte della sinistra“. Salvini ha ribadito in più occasioni di essere stato messo sotto processo per aver difeso i confini del Paese, dando il via a una vera e propria campagna contro i magistrati.

Diversi account X invece lanciano l’hashtag contro il premier #salvini_in_galera. La Lega, dal canto suo, si prepara a una mobilitazione in caso di condanna del proprio segretario.

Il caso Open Arms in tre punti

  • Solidarietà politica: Matteo Salvini, vicepremier italiano, ha ricevuto il supporto del gruppo europeo dei Patrioti, incluso Viktor Orbàn e Santiago Abascal, durante un evento a Bruxelles. Indossavano magliette con il messaggio di sostegno in vista del processo Open Arms.
  • Processo Open Arms: Salvini è accusato di aver bloccato lo sbarco di 147 migranti nel 2019, rischiando fino a sei anni di carcere. Ha respinto le accuse, affermando di aver agito per difendere i confini italiani, e ha criticato la magistratura per presunta politicizzazione.
  • Campagna mediatica: La vicenda ha acceso un dibattito politico e sociale, con Salvini che mobilita i suoi sostenitori sui social, mentre i detrattori lanciano hashtag contrari come #salvini_in_galera.