Aveva 30 anni ed era in attesa del suo primo figlio. Sognava una famiglia numerosa Andreea Mihaela Antochi, la donna di 30 anni morta insieme al bimbo che portava in grembo nella notte tra lunedì 16 e martedì 17 dicembre 2024 all’ospedale San Matteo di Pavia.

Una tragedia su cui ora sta indagando la Procura con l’obiettivo di individuare eventuali responsabilità, dopo la querela sporta dal marito e papà delle vittime. L’ipotesi di reato è omicidio colposo. Il fascicolo, al momento, è contro ignoti.

Chi era Andreea Mihaela Antochi, morta insieme al figlio a Pavia

Andreea Mihaela Antochi, di origine romene, viveva da tempo a Villanterio, piccolo centro in provincia di Pavia, insieme al marito, il connazionale Catalin Florin Lovin. La coppia si era sposata nel 2021: in alcune foto, condivise su Facebook, la donna era raggiante nel suo abito bianco.

Felice appare anche nell’immagine condivisa ieri da un’amica, mentre mostra il pancione seduta sul letto della sua camera, con accanto delle scarpette e una culla già pronta sullo sfondo; ‘Welcome Sasha’ ricamato in lettere azzurre sulla coperta bianca.

Il piccolo è spirato dopo essere venuto al mondo con un cesareo d’urgenza, nel tentativo di salvare almeno la sua vita. Il cuore di sua madre si era fermato durante il travaglio, nonostante un’ora di tentativi di rianimazione.

La Procura di Pavia ha aperto un’indagine per fare luce sulla vicenda in riferimento ai sanitari che si sono occupati del parto della 30enne, che sembrava uno come tanti altri, senza complicazioni. Andreea era giovane, non aveva avuto alcun tipo di problema durante la gravidanza e nessun problema di salute segnalato ai medici.

Il parto indotto e la crisi respiratoria

Domenica 15 dicembre 2024 Andreea Antochi è stata ricoverata in ospedale, nel reparto di ostetricia, per l’induzione del parto. Nella notte tra lunedì e martedì, durante il lungo travaglio, ha iniziato a stare male: all’improvviso è stata colpita da una grave crisi respiratoria, fino all’arresto cardiaco.

Nonostante i disperati tentativi di rianimarla, la donna è morta. L’ospedale San Matteo, tramite una nota, ha promesso “piena collaborazione” per fare luce sulla triste vicenda. Le indagini saranno approfondite: sono già disposte le autopsie sui corpi delle vittime. Intanto è stata acquisita la cartella clinica della paziente.

Il dolore di familiari e amici

Profondo e insostenibile il dolore di Catalin Florin Lovin, che ha pubblicato uno straziante post sui social per dire addio ai suoi due amori: oltre 180 i commenti.

Grazie per i 7 anni più belli che ho vissuto con voi, i più belli della mia vita! Vi amerò per sempre.

Sotto shock anche familiari e amici della coppia, che chiedono di arrivare alla verità. Per la mattinata di oggi, 19 dicembre, hanno organizzato una manifestazione davanti all’ospedale San Matteo di Pavia, in viale Camillo Golgi.

Non è giusto che al giorno d’oggi una donna va a partorire e alla fine perde la Vita insieme al figlio! Chiediamo la presenza di tutti affinché queste cose non succedano più

si legge sul post condiviso su Facebook.

L’immagine pubblicata su Facebook per lanciare l’idea della manifestazione

La morte di Andreea Antochi e di suo figlio Sasha: cosa sappiamo

  1. Tragedia e indagini: Andreea Mihaela Antochi, una donna di 30 anni incinta, è morta insieme al suo bambino durante il travaglio all’ospedale San Matteo di Pavia. La Procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo, in seguito alla querela presentata dal marito, per chiarire eventuali responsabilità dei sanitari coinvolti nel parto.
  2. Circostanze della morte: La donna, che non aveva problemi di salute durante la gravidanza, è stata ricoverata per un parto indotto. Durante il travaglio, ha subito una grave crisi respiratoria che ha portato all’arresto cardiaco e alla sua morte, nonostante i tentativi di rianimazione. Il bambino è deceduto poco dopo il cesareo d’urgenza.
  3. Dolore e richiesta di giustizia: Il marito e i familiari di Andreea sono devastati dal dolore e chiedono giustizia. Una manifestazione è stata organizzata davanti all’ospedale San Matteo per chiedere chiarezza sulla vicenda e prevenire simili tragedie in futuro.

Pochi giorni fa un’altra tragedia ha coinvolto una madre e i suoi figli: Rocio Espinoza Romero è stata investita da un tir a Milano, che l’ha uccisa. Salvi i suoi gemelli che si trovavano nel passeggino, spinto via proprio dalla donna poco prima di essere travolta.