La manovra, il decreto contro lui stesso e gli auguri ironici alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Renzi passa all’attacco della premier e lo fa in maniera stoica e tranquilla, facendo anche sarcasmo sulla manovra e su una norma contenuta al suo interno che andrebbe a colpire lo stesso fondatore di Italia Viva.

La norma contro di lui è stata definita “sovietica” dallo stesso Matteo Renzi che ha chiesto maggiore chiarezza nelle regole e una serietà che, a suo dire, è totalmente assente. L’ex presidente del Consiglio ritiene che i meccanismi previsti dalla legge di bilancio siano ad personam. Secondo Renzi non è corretto colpire solo alcuni parlamentari e avverte che il centrodestra, con questa misura, ha intenzione di colpire anche altri esponenti dell’opposizione.

Il sarcasmo non può mancare. L’ex presidente del Consiglio in maniera molto serena comunica di aver fatto i migliori auguri per un nuovo anno e un felice Natale a Giorgia Meloni, a patto che non vada a festeggiare da Delmastro e Pozzolo – un chiaro riferimento alla sparatoria che c’è stata un anno fa a casa del sottosegretario di Stato al ministero della Giustizia.

Dagli auguri di Natale alla norma sovietica: Renzi contro Meloni

Decreto anti-Renzi” così è stata definita la norma secondo cui membri del governo, presidenti di Regione e provincia e parlamentari italiani non potranno accettare incarichi che prevedano un compenso al di fuori dell’Unione Europea. La legge è stata definita da Renzi come una misura sovietica alla sudamericana contro un partito che ha registrato il 2%.

Il fondatore di Italia Viva ha detto che lui, da buon fiorentino, la prende a ridere. Tuttavia Renzi ha sottolineato come la norma prevista in manovra sia anticostituzionale e che viola l’uguaglianza dei parlamentari.

Renzi invita poi, ironicamente, la presidente del Consiglio a non recarsi a casa del sottosegretario del ministero della Giustizia Andrea Del Mastro, visti i precedenti dello scorso Capodanno con il deputato di Fratelli d’Italia Pozzolo.

Il commento sull’aumento dello stipendio dei ministri

Non può mancare un commento all’aumento dello stipendio dei ministri previsto all’interno della manovra che ha destato tantissimo scalpore. Renzi spiega che quando era presidente del Consiglio guadagnava meno dei ministri spiegando che era necessario dire all’intero Parlamento di queste modifiche.

Secondo Renzi, in un momento di difficoltà economica non era necessario aumentare lo stipendio dei ministri. L’ex presidente del Consiglio ribadisce, ancora una volta, come il modo di fare del governo sia sbagliato: secondo Renzi la legge di bilancio dovrebbe trattare tutt’altri temi ed essere utile alle famiglie.

“Meloni era rancorosa”

Il segretario di Italia Viva ha scherzato sullo scontro in Senato di oggi con la premier Giorgia Meloni. Renzi spiega che la presidente del Consiglio era molto tesa oggi in Aula e Meloni ha attaccato tutti i partiti dell’opposizione: dal Movimento Cinque Stelle, al Partito Democratico fino a Italia Viva. Il rancore nei confronti degli avversari è inspiegabile secondo Renzi: le opposizioni continuando a essere divise, spiega l’ex premier, le starebbero solo facendo un favore.

Poi una nota sul suggerimento sulle strutture costruite in Albania, ritenute uno spreco di soldi. Renzi aveva suggerito di mettere i soldi in un carcere per detenuti locali con passaporto albanese che si trovano in Italia. Meloni ha detto che la soluzione era interessante ma ha preferito perseguire le sue idee. Renzi alla fine saluta la premier e le augura buone feste evitando il suo “stai serena” detto a Enrico Letta ormai 11 anni fa.

Renzi contro Meloni in tre punti

  • Attacco alla manovra e alla “norma sovietica”: Matteo Renzi critica aspramente una norma contenuta nella legge di bilancio, definita “sovietica” e anticostituzionale, che vieta a parlamentari e membri del governo di accettare incarichi remunerati al di fuori dell’Unione Europea. Secondo Renzi, la norma è ad personam e penalizza ingiustamente Italia Viva, un partito con solo il 2% di consenso.
  • Ironia verso Giorgia Meloni: Renzi usa sarcasmo nei confronti della premier, augurandole buone feste con riferimenti polemici a episodi passati, come la sparatoria dello scorso Capodanno legata a esponenti di Fratelli d’Italia. Inoltre, critica il governo per l’aumento degli stipendi dei ministri in un momento di difficoltà economica.
  • Divisione delle opposizioni e critiche alla gestione del governo: Renzi accusa Meloni di essere rancorosa verso l’opposizione e sostiene che la loro frammentazione stia favorendo il governo. Ha anche proposto alternative come investire in un carcere per detenuti albanesi in Italia, ma Meloni ha preferito seguire altre strade.