Il cinema di Ferzan Özpetek sa ascoltare il cuore, scegliendo sempre la strada meno scontata. Il regista di 65 anni, nato a Istanbul il 3 febbraio 1959, ha passato buona parte della sua giovinezza a opporsi alle volontà del padre, che avrebbe voluto vederlo formarsi negli Stati Uniti. Sostenuto invece dalla madre, nel 1976 si è trasferito a Roma, trovando nel mondo del cinema una vera e propria passione.

Ha studiato alla Sapienza Storia del cinema, integrando corsi di arte, costume e regia. Dopo alcuni piccoli primi lavori in campo teatrale, collaborando con il Living Theatre di Julian Beck, Özpetek si è fatto notare nel mondo del cinema iniziando il suo percorso da assistente regista insieme a Massimo Troisi, Maurizio Ponzi, Ricky Tognazzi e Marco Risi.

Partendo con film come Scusate il ritardo (1983) o Vite strozzate (1996), ha iniziato a diventare sempre più rilevante come figura dietro la macchina da presa.

Tra i suoi film più conosciuti dal grande pubblico ci sono Le fate ignoranti (2001), La finestra di fronte (2004), che ha vinto il David di Donatello come miglior film, Saturno contro (2007), con l’esordio alla recitazione di Ambra Angiolini, e Mine Vaganti (2010).

Ferzan Özpetek e il compagno Simone Pontesilli

A settembre 2016 Ferzan Özpetek si è unito civilmente a Simone Pontesilli, uomo riservato, scrittore e giornalista, da sempre presente e pronto a supportare il compagno in ogni progetto e trasferta professionale. I due, prima di presentarsi insieme alla sala Campidoglio di Roma, si frequentavano già da quattordici anni. Ad assistere alla cerimonia, pochi invitati, appena una quindicina. La coppia dopo la celebrazione ha abbandonato l’edificio in scooter.
Sebbene tutti lo riconoscano ormai come il marito di Özpetek, la definizione non è molto gradita dal regista. Ci ha sempre tenuto infatti a ribadire che in Italia per gli omosessuali ancora non si può parlare di vero e proprio matrimonio. A HuffPost ha infatti dichiarato:

“Sposato non è esatto, non c’è il matrimonio in Italia. Detesto quando mi dicono ‘suo marito’. Io non ho un marito, ma un compagno di vita, un compagno di viaggio.”

Inizialmente, il regista pubblicava spesso foto del suo compagno di spalle e lo fece comparire anche sulla copertina del suo libro Sei la mia vita, uscito nel 2015.

Col trascorrere del tempo, invece, hanno iniziato a mostrarsi sempre più affiatati sui loro rispettivi profili social.

I due si sono conosciuti quando il regista aveva chiuso da poco una relazione durata diciannove anni e il termine delle riprese del film Le fate ignoranti. Grazie a un amico, aveva deciso di uscire e andare a un brunch in cui casualmente ha incontrato Simone. Non appena l’ha visto ha compreso che sarebbe stato l’uomo della sua vita. C’era già una forte intesa a livello di sguardi, ma Simone non lo aveva riconosciuto, né era particolarmente interessato a stare con una persona famosa. Da lì, sono riusciti a combinare altri incontri tramite amici e poi alla fine si sono scambiati il numero.

L’amore oltre il set per Ferzan Ozpetek: connessione con gli attori

Complesso, passionale come sempre, Ferzan Özpetek, in un’intervista a Vanity Fair, ha dato la sua profonda riflessione sia sull’amore in simbiosi con la sua attività sul set. Il regista ha parlato di sé come di un essere continuamente portato a innamorarsi genuinamente sia di uomini, che di donne, senza per forza arrivare a un contatto fisico vero e proprio. Vive i rapporti come intese emozionali uniche, significative.

La sua capacità di aprirsi al mondo dei sentimenti è strettamente legata alla sua professione e alla sua ispirazione come regista. Questo tipo di sensibilità gli permette di esplorare le emozioni e creare profondi legami artistici, soprattutto con gli attori con cui lavora. Riesce così, esattamente come tante altre figure di spicco della regia, come ad esempio Fellini, a conciliare la vita intima e le relazioni lavorative.

La passione quindi non è solo amore romantico, ma è anche e soprattutto connessione speciale oltre il set. Tra i nomi citati dal regista non possono mancare: Luisa Ranieri, Kasia Smutniak, Alvise Rigo e Stefano Accorsi.

La scelta di Ozpetek di non essere padre

Pur avendo una relazione stabile e duratura con il compagno Simone da oltre vent’anni, Özpetek ha confessato di non aver mai desiderato dei figli. Ha spiegato di sentirsi più figlio che padre e di non essere a suo agio con l’idea della paternità.

C’è stato anche un episodio che lo ha segnato profondamente su questo tema. Una sua cara amica gli aveva chiesto di donarle il suo seme per poter avere un figlio, ma lui ha deciso di tirarsi indietro. Compiere un gesto tanto importante secondo il regista comporta una seria responsabilità.

Questa la sua dichiarazione riguardo al desiderio di avere figli:

No. Mai. Perché io mi sento un figlio. E perché mi piace fare più lo zio che il padre. Una volta una nostra amica molto intima ci ha chiesto se volevamo donarle il nostro seme. Ho detto di no.

Il nuovo film di Ferzan Özpetek, Diamanti, uscirà nelle sale italiane il 19 dicembre 2024 e già si sta creando grande attesa da parte del pubblico.

Titolo: Ferzan Özpetek: tra cinema, amore e scelte personali

  1. Percorso artistico e cinematografico: Ferzan Özpetek, nato a Istanbul nel 1959, ha studiato Storia del cinema alla Sapienza e iniziato la sua carriera come assistente regista, collaborando con noti registi come Massimo Troisi e Marco Risi. I suoi film più celebri includono Le fate ignoranti (2001) e La finestra di fronte (2004), vincitore del David di Donatello come miglior film.
  2. Vita privata e relazione con Simone Pontesilli: Özpetek ha condiviso la sua vita con Simone Pontesilli dal 2002,unendosi a lui civilmente nel 2016. Nonostante venga definito “marito”, il regista ha sempre ribadito che in Italia il matrimonio omosessuale non è riconosciuto. Preferisce riferirsi a Simone chiamandolo “compagno di vita”.
  3. Scelte personali e riflessioni sulla paternità: Pur avendo una lunga relazione con Simone, Özpetek ha dichiarato di non aver mai desiderato figli, preferendo il ruolo di “figlio” o di “zio”. Una volta ha rifiutato una richiesta di donazione del seme da parte di una sua amica, ritenendo che tale gesto comporti una grande responsabilità.