È volata via una delle stelle più luminose del cinema spagnolo. È morta il 17 dicembre 2024 all’età di 78 anni Marisa Paredes, l’indimenticabile attrice musa del regista Pedro Almodóvar, nata a Madrid il 3 aprile 1946. Figlia di un operaio della fabbrica di birra El Águila e della portinaia del numero 13 di Plaza de Santa Ana a Madrid, ha vissuto per anni accanto al Teatro Español: un palcoscenico che presto sarebbe diventato linfa vitale per la sua vita da artista.
Da considerare una delle attrici più note della sua generazione, Marisa ha recitato in più di 75 film, più di 80 fiction in tv e 15 opere teatrali. La sua morte non può che rappresentare l’ennesimo triste lutto nel mondo del cinema.
Morta Marisa Paredes: l’addio della comunità cinematografica
La Film Academy, di cui Marisa Paredes è stata presidente nel 2018, ha confermato la notizia della morte dell’attrice, pubblicando questo post sui social:
Non sono emersi al momento dettagli specifici sulla causa della morte dell’attrice. Fonti ufficiali non hanno ancora comunicato informazioni in merito. Si mantiene riserbo sulle circostanze della scomparsa. La comunità cinematografica si stringe in cordoglio da tutto il mondo. In particolare la Spagna si unisce in sua memoria e, per quanto ancora non siano stati rilasciati dettagli sui funerali, probabilmente per motivi di privacy, ci si aspetta una commemorazione ufficiale da parte del mondo dello spettacolo.
La vita privata di Marisa Paredes: tra amori e la figlia María
Marisa Paredes ha sempre cercato di mantenere la vita privata lontana dai riflettori. Ha avuto una relazione con il regista e produttore Antonio Isasi-Isasmendi, che ha sposato nel 1983. Da lui, ha avuto la figlia María, nata nel 1975.
Negli ultimi anni, anche lei come la mamma ha intrapreso la carriera di attrice (ha debuttato nel 1997 nel film Cosas que olvidé recordar). Ha recentemente recitato anche sul palco, al Teatro Español nell’opera Luces de Bohemia.
Paredes nel 2021, ai premi Goya, ha anche annunciato con orgoglio la gravidanza di sua figlia María e l’emozione al pensiero che sarebbe presto diventata nonna.
Dopo essersi separata dal padre di sua figlia, Marisa ha avuto un altro grande amore: Chema Prado, direttore della Filmoteca Nacional per 27 anni. Si sono conosciuti proprio grazie al regista Almodóvar nel 1983. Si sono frequentati senza sentire il bisogno di ufficializzare tutto con un matrimonio. A bastare sono stati l’amore vivo e la convivenza nella loro casa vicino alle Torres Blancas di Madrid.
La carriera e il sodalizio con Almodóvar
Si è formata artisticamente al Conservatorio d’Arte Drammatica, iniziando la carriera nei primi anni Sessanta, principalmente a teatro. Successivamente ha intrapreso anche la carriera televisiva e cinematografica. Il suo debutto è avvenuto nel film di Jesús Franco Il diabolico dottor Satana, prima di acquisire maggiore notorietà grazie alle telenovelas.
A cambiare la sua vita per sempre è stato l’incontro con Almodóvar, il regista del film La stanza accanto, che ha ricevuto un’ottima accoglienza dalla critica a novembre 2024. Con lui ha iniziato a collaborare nel film L’indiscreto fascino del peccato del 1983, per poi continuare con grandi interpretazioni come quella in Tacchi a spillo (1991).
Ha vinto un Premio Goya per il suo ruolo in Il fiore del mio segreto (1995) e ha raggiunto posizioni di spicco a livello internazionale grazie a Tutto su mia madre (1999), che ha vinto l’Oscar come Miglior Film Straniero.
Non si è spezzato il sodalizio con Almodóvar nemmeno negli anni successivi. Infatti, ha recitato nei suoi film Parla con lei (2002) e La pelle che abito (2011), aggiudicandosi il titolo di musa del regista, insieme alle attrici Penélope Cruz e Carmen Maura.
Versatile, intraprendente, ha recitato anche nel famoso film di Roberto Benigni La vita è bella (1997) e collaborato con i registi Giacomo Battiato in Cronaca di un amore violato (1996) e Guillermo del Toro nel film La spina del diavolo (2001).
Tra i titoli di prestigio e i premi ricevuti dal mondo del cinema, ricordiamo che è stata Presidente della giuria del Festival di Berlino ed è diventata Presidente dell’Accademia del Cinema Spagnolo nel 2000. Ha ricevuto inoltre un premio alla carriera alla XVI edizione del Festival Internazionale EuropaCinema & TV di Viareggio.
Marisa Paredes, la diva spagnola: riassunto in 3 punti
- Addio a una leggenda del cinema: Marisa Paredes, iconica musa di Pedro Almodóvar, è morta il 17 dicembre 2024 a 78 anni, lasciando un segno indelebile nel cinema spagnolo e internazionale.
- Una carriera straordinaria: Ha recitato in oltre 75 film, tra cui capolavori come Tacchi a spillo e Tutto su mia madre, vincendo prestigiosi premi come il Premio Goya.
- Vita privata riservata: Dopo una lunga relazione con Antonio Isasi-Isasmendi, da cui ha avuto la figlia María, ha condiviso il resto della vita con Chema Prado, mantenendo sempre un profilo discreto.