È tempo di riflessioni sui numeri e sulla pensione per chi ha pochi contributi versati. Se fino a oggi molti possono accedere a piani di sostegno economico, nel 2025 l’importo dei sussidi o delle prestazioni previdenziali potrebbe cambiare.

Si registra un’elevata vulnerabilità tra i lavoratori che non vantano un accumulo sufficiente di contributi. Ora le preoccupazioni sono più incisive. La questione è sempre la stessa: i contributi pensionistici.

Un montante privo della contribuzione idonea per accedere alla pensione è un problema visibile anche per i meno esperti, in un sistema previdenziale italiano che riflette numerose contraddizioni.

Per approfondire questo tema, ti invitiamo a guardare il video “Pensione senza contributi” pubblicato da MiaPensione. Nel video, si esplora come le persone senza una contribuzione adeguata possano affrontare il futuro pensionistico in Italia. Una panoramica completa sulle difficoltà, le opzioni disponibili e i cambiamenti previsti per il 2025.

Vediamo insieme quale pensione spetta a chi ha pochi contributi nel 2025, quali sono le opzioni disponibili e come fare per non rimanere senza un supporto economico.

In pensione con pochi contributi nel 2025

Tra poco più di quindici giorni entreranno in vigore le nuove disposizioni pensionistiche per il 2025. Non ci sarà una vera riforma delle pensioni, ma piuttosto è stata accelerata la conferma delle misure in scadenza il 31 dicembre 2024.

In sostanza, le vecchie misure non sono state sostituite, ma riconfermate con poche, se non irrilevanti, migliorie.

Per chi non raggiunge almeno 20 anni di contributi a 67 anni di età, il paracadute previdenziale si sposterà verso sussidi o prestazioni minime.

Il tutto sarà accompagnato da cambiamenti significativi, tra cui l’aggiornamento biennale dei coefficienti di trasformazione, che calcolano l’importo dell’assegno pensionistico. Tali aggiornamenti, combinati con altri fattori, produrranno pensioni più basse.

La legge in questione è legata all’adeguamento dell’aspettativa di vita. Tuttavia, per il 2025, le pensioni con importi più bassi riguarderanno soprattutto coloro che lasceranno il lavoro con un montante contributivo ridotto.

La situazione è molto preoccupante, considerando che l’assegno viene diminuito in proporzione alla durata della pensione. Non si prevedono salvataggi nemmeno con la pensione anticipata o con opzioni più flessibili come “Quota 103”.

In questo contesto, alcune misure, come l’Ape Sociale, continueranno a rappresentare un buon supporto per il passaggio alla pensione di vecchiaia, sostenendo i lavoratori fragili. Tuttavia, l’assegno garantito non sarà sufficiente a coprire il costo della vita.

Le problematiche nel sistema previdenziale attuale rendono difficile prevedere meccanismi che garantiscano un importo dignitoso per chi non ha maturato un montante contributivo adeguato.

Chi raggiunge i 67 anni di età senza 20 anni di contributi potrà comunque richiedere l’accesso all’assegno sociale. Vediamo insieme i requisiti richiesti.

Requisiti per l’assegno sociale

L’assegno sociale rappresenta una delle prime prestazioni economiche riconosciute dall’INPS su richiesta. Dal 1° gennaio 1996, la pensione sociale è stata assorbita dall’assegno sociale.

Possono accedere alla misura assistenziale i cittadini italiani e stranieri che, al compimento dei 67 anni di età, vivono in condizioni economiche particolarmente disagiate e con redditi inferiori a specifici limiti stabiliti dalla legge (art. 26, legge 153/1969).

Ecco una panoramica dei limiti di reddito previsti per l’assegno sociale nel 2024, con i relativi calcoli:

SituazioneLimite di reddito annuoCalcolo limite di reddito annuo (€/anno)Limite di reddito mensileCalcolo limite di reddito mensile (€/mese)
Singolo6.948 €6.948 € ÷ 12 = 536 €536 €536 € ÷ 1 = 536 €
Coniugato13.896 €13.896 € ÷ 12 = 1.072 €1.072 €1.072 € ÷ 1 = 1.072 €

 L’assegno sociale non è reversibile ai familiari superstiti e non è esportabile.

Quanto puoi ricevere con l’assegno sociale nel 2025?

Secondo quanto riportato dall’INPS, l’importo massimo per il 2024 è pari a 534,41 euro per 13 mensilità.

Per il 2025, l’importo sarà rivalutato a 538,69 euro mensili lordi, ossia 536 euro al mese per i singoli e 1.072 euro al mese per i coniugati. Tali importi includono una rivalutazione presunta dell’1,2%.

L’importo dell’assegno è proporzionale al reddito. Nel 2025, l’importo dell’assegno sociale verrà rivalutato. Ecco il calcolo con l’adeguamento dell’1,2%:

SituazioneImporto 2024 (€/mese)Aumento presunto dell’1,2%Importo 2025 (€/mese)Calcolo aumento
Singolo534,41 €534,41 € × 1,012 = 538,69 €538,69 €534,41 € × 1,012 = 538,69 €
Coniugato1.068 €1.068 € × 1,012 = 1.072 €1.072 €1.068 € × 1,012 = 1.072 €

Esempi pratici di importo dell’assegno sociale

  • Mario vive da solo e ha un reddito di 500 euro al mese. Riceverà 36 euro al mese per arrivare a 536 euro;
  • Michele è coniugato con un reddito di 900 euro al mese. Riceverà 172 euro al mese per arrivare a 1.072 euro.

Ecco come calcolare l’importo dell’assegno in base al reddito mensile:

SituazioneReddito mensile (€/mese)Importo dell’assegno sociale (€/mese)Calcolo
Singolo senza reddito0 €536 €536 € – 0 € = 536 €
Singolo con reddito di 500 €500 €36 €536 € – 500 € = 36 €
Coniugato con reddito di 900 €900 €172 €1.072 € – 900 € = 172 €

Differenze tra l’assegno sociale e la pensione ordinaria

Molti lettori si chiedono: “L’assegno sociale è al pari di una pensione ordinaria?”.
La risposta è no. L’assegno sociale è una prestazione assistenziale erogata al raggiungimento di determinati requisiti anagrafici e reddituali, indipendentemente dai contributi versati durante la carriera lavorativa.

Le principali differenze sono:

  • l’assegno è legato al reddito personale o coniugale;
  • in caso di decesso del titolare, il beneficio economico non viene trasferito ai familiari superstiti;
  • l’INPS verifica annualmente il reddito prodotto e ricalcola l’importo dell’assegno in base ai dati ricevuti.

Sostegni per chi non ha contributi sufficienti nel 2025

Il governo italiano ha consolidato una vasta rete di aiuti per chi non ha maturato abbastanza contributi per accedere alla pensione. Per il 2025, sono disponibili diverse misure di sostegno al reddito, tra cui:

MisuraDestinatari principaliImporto massimo annualeCondizioni principali
Assegno di inclusioneNuclei familiari in difficoltà con minori, disabili o persone over 607.560 € + 1.800 € (quota B per affitto)Basato sulla scala di equivalenza; valutazione socio-economica da parte dell’INPS.
Pensione di invaliditàCittadini tra 18 e 67 anni con totale inabilità lavorativa (100%)333,33 €/mese (per 13 mensilità)Inabilità certificata.
Assegno socialeCittadini over 67 anni in difficoltà economiche con redditi inferiori ai limiti previsti538,69 €/mese (2025, rivalutato del 1,2%)Legato al reddito individuale o coniugale.

Cosa sapere in breve

  • Pensioni con pochi contributi nel 2025: Le nuove disposizioni confermano misure esistenti con pochi cambiamenti, ma gli importi saranno più bassi a causa dell’aggiornamento dei coefficienti di trasformazione e della scarsa contribuzione accumulata.
  • Assegno sociale come paracadute economico: I cittadini over 67 con redditi bassi possono accedere all’assegno sociale, che nel 2025 sarà rivalutato a 538,69 euro mensili lordi per i singoli e 1.072 euro per i coniugati.
  • Misure di sostegno per redditi insufficienti: Tra le opzioni disponibili nel 2025 ci sono l’assegno di inclusione (fino a 7.560 € annui più quota per affitto) e la pensione di invalidità per cittadini inabili (333,33 €/mese per 13 mensilità).