Una vittoria fondamentale, che tuona pesantemente anche sulla corsa alla salvezza. Il Como è finalmente risorto, dopo un lungo digiuno di successi in campionato durato quasi tre mesi. I lariani si sono imposti nettamente sulla Roma alla sedicesima giornata, regalando una gioia immensa al pubblico del Sinigaglia.

Dal 29 settembre scorso, data in cui i lombardi erano riusciti a imporsi per l’ultima volta in un pirotecnico scontro diretto giocato contro il Verona, di gioie ne erano arrivate davvero poche in riva al lago di Como. Ma la grande prova offerta contro i giallorossi, puniti dalle reti di Gabrielloni e Nico Paz, dà nuova speranza in vista dei prossimi impegni.

Il Como batte la Roma e lancia un segnale in chiave salvezza

Il Como ha raccolto la sesta vittoria assoluta ai danni della Roma, la seconda consecutiva se si considera anche l’ultimo precedente nella massima serie datato gennaio 2003. La formazione di Cesc Fabregas ha fatto un grosso passo in avanti, portandosi a quota 15 con un distacco di una sola lunghezza rispetto al diciottesimo posto. Se il campionato finisse oggi, in pratica, il Como sarebbe salvo.

Ma la strada verso la fine della stagione è molto lunga e contraddistinta da altre ventidue giornate, ancora troppe per restare sereni. Il Como ha lanciato un bel segnale nella lotta salvezza, ma è braccato dal Cagliari così come da Monza e Venezia. La corsa alla permanenza in Serie A coinvolge anche Lecce, Genoa e Parma, sorpreso dal Verona al Tardini in un altro match salvezza delicatissimo.

La mobilità è quindi all’ordine del giorno in questa Serie A, soprattutto in una zona retrocessione piuttosto corta. Tra il dodicesimo e il ventesimo posto, infatti, ad oggi ci sono soltanto sei punti di differenza. Un dato da non sottovalutare, che evidenzia la grande incertezza che regna soprattutto nella parte destra della classifica.

Il Como si prepara alla grande sfida di San Siro contro l’Inter

Il Como, come tutte le altre squadre coinvolte nella lotta salvezza, vive alla giornata. Ogni weekend, infatti, può essere potenzialmente decisivo tanto per i lariani quanto per i suoi avversari. Le delusioni poi non sono affatto mancate, visto che gli uomini di Fabregas hanno sprecato diverse chance importanti. Il Como avrebbe potuto raccogliere di più contro Venezia, Monza, Parma e Genoa, rivali contro cui di recente ha strappato un solo punto.

Per non parlare della bruciante sconfitta di Empoli, che ha compiuto un sostanziale passo in avanti proprio grazie al successo sui lombardi. Il Como però guarda avanti, dato che ha già una super sfida a cui pensare. Il prossimo 23 dicembre gli uomini di Fabregas torneranno a giocare a San Siro, ospiti dell’Inter di Simone Inzaghi.

Sarà un ritorno particolarmente emozionante per i lariani, che non calcano il prato verde della Scala del calcio da più di vent’anni. L’ultima presenza comasca a San Siro, infatti, risale a un Milan-Como del maggio 2003: ad avere la meglio fu il Diavolo, che passò con le reti di Inzaghi e Nesta alla trentunesima giornata.

Che calendario per il Como: il 2025 inizia con tante super sfide

Il Como chiuderà il suo 2024 al Sinigaglia, dove il 30 dicembre si giocherà un altro scontro salvezza molto importante. Sulle rive del Lago di Como si presenterà il Lecce, in netta ripresa dopo l’arrivo in panchina di Marco Giampaolo. L’inizio del 2025 sarà particolarmente impegnativo per i lombardi, che nel solo mese di gennaio affronteranno diverse big come Lazio, Milan e Atalanta.

Sfide delicate a cui si aggiungerà anche quella del 19 gennaio contro l’Udinese. Guardando più avanti, anche il mese di febbraio si preannuncia piuttosto impegnativo per il Como. I lariani affronteranno sfide cruciali contro Juventus, Bologna, Fiorentina e Napoli, che saranno determinanti anche in ottica salvezza.

Una reazione positiva a questo periodo, fitto di impegni e di insidie, potrebbe essere l’iniezione di fiducia decisiva in chiave salvezza. In attesa degli scontri diretti di primavera, in cui il Como vorrà mettere le basi della sua permanenza in Serie A.