Serve una Lega che torni parlare al Nord, anche perché la svolta a destra non ha sortito gli effetti sperati. Il neoeletto segretario della Lega Lombarda, Massimiliano Romeo, lancia un appello al vicepremier e leader del Carroccio Matteo Salvini per il futuro del partito. Per il senatore, senza i voti del Nord non è possibile andare da nessuna parte ed è necessario recuperare il rapporto con i territori che è andato perduto nel tempo. In breve, un ritorno alle origini.

L’intervento del nuovo segretario della sezione lumbard ha provocato diverse reazioni. Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana si è detto d’accordo con Romeo spiegando che tanto è stato fatto dalla Lega nazionale ma ci sono aspetti migliorabili a livello locale. Lapidario il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che invece chiede rispetto per Salvini e le sue scelte.

Nello stesso giorno in cui si è tenuto il congresso della Lega all’Hotel Sheraton Milan San Siro, l’associazione Patto per il Nord – nata qualche mese fa da ex esponenti e simpatizzanti della Lega – ha consegnato al fondatore del Carroccio Umberto Bossi la tessera numero 1. Ad assegnarla è stato l’ex deputato leghista Paolo Grimoldi che oggi ha spiegato in esclusiva a Tag24 cosa ne pensa della nomina di Romeo e dell’attuale Lega.

Grimoldi sull’elezioni a segretario della Lega lombarda Romeo

La scelta di Massimiliano Romeo come segretario della Lega in Lombardia è stata accolta da applausi e ovazioni nell’Hotel Sheraton Milan San Siro. Il capogruppo del Carroccio al Senato ha stupito tutti con un discorso sull’identità della Lega: secondo Romeo, è necessario tornare alle origini e al dialogo con i territori. Lo storico esponente della Lega spiega che la svolta a destra si è rivelata, nel lungo periodo, disastrosa per il partito che nel tempo ha perso molti consensi ed è passato dall’essere il faro del centrodestra al fanalino di coda della coalizione di governo.

Per fermare l’emorragia di consensi serve prestare maggiore attenzione al Nord, come ha spiegato lo stesso Romeo in un’intervista a La Repubblica. Il capogruppo della Lega a Palazzo Madama, in un articolo pubblicato su Libero oggi, ha chiesto rispetto per il segretario del Carroccio Salvini:

Noi della comunità leghista dobbiamo avere rispetto per Salvini così come lo abbiamo avuto per il fondatore Umberto Bossi e per Roberto Maroni. Noi siamo qui per dare idee e spunti di riflessione a Matteo Salvini in vista del congresso federale del prossimo anno. Anzi, ne lancio una subito: organizziamo una due giorni così come abbiamo fatto in Lombardia all’epoca di Maroni

L’ex esponente leghista e fondatore dell’associazione Patto per il Nord, Paolo Grimoldi, si dice ottimista a Tag24 per la nomina di Romeo: “Potrebbe segnare una svolta, certamente non ci sarà una gestione fallimentare come quella della stagione dei nominati” spiega “sono meno ottimista sulla linea politica: Salvini deve capire che o ricomincia a prestare attenzione per il Nord o la Lega scomparirà da questi territori“.

Il crollo della Lega e i problemi interni

Inizialmente la svolta del Carroccio verso destra, lasciando ogni ambizione locale, sembrava una rivoluzione. Nel giro di pochi anni dalla nomina a segretario della Lega, Salvini ha trasformato il partito nordista in un movimento di destra ed ha riscosso un grandissimo successo: il Carroccio ha registrato un risultato storico alle elezioni nazionali del 2018 e alle europee dell’anno successivo. Tuttavia dal 2020 il consenso nei confronti della Lega è in calo e lo spazio politico a destra è stato occupato da Fratelli d’Italia.

Le recenti elezioni regionali ed europee consegnano un quadro tragico per la Lega: a stento il partito supera il 10% e in quasi tutte le elezioni è l’ultimo partito della coalizione per voti raccolti. Grimoldi ha spiegato a Tag24 che ci sono problemi di natura politica e gestionale nella Lega-Salvini Premier partendo dall’esempio locale in Lombardia: “Siamo andati avanti per anni con una segreteria di nominati, per tantissimo tempo hanno nominato il segretario a Roma perché evidentemente i lombardi sono stati ritenuti indegni…il congresso non si faceva da 9 anni e due mesi” spiega “in questo contesto si accusava chiunque di essere contro Salvini“.

La nascita di Patto per il Nord e il possibile rapporto con Romeo

L’associazione Patto per il Nord è nata lo scorso ottobre a Vimercate come nuova realtà federalista da un gruppo di ex leghisti. Tra questi c’è lo stesso Grimoldi, espulso dal Carroccio dopo aver dichiarato che il fondatore della Lega Bossi gli aveva chiesto di riferire che avrebbe votato per l’esponente di Forza Italia Marco Reguzzoni. Patto per il Nord raccoglie diverse anime politiche accomunate dalle parole d’ordine “autonomia” e “federalismo”, come spiega lo stesso Grimoldi a Tag24: “Raccogliamo elettori di sinistra, di centrodestra ma anche chi non fa politica” racconta l’ex deputato “noi poniamo le questioni che ormai nessun partito politico pone più“.

Il fondatore di Patto per il Nord denuncia una situazione politica allarmante: “Non c’è più nessuno che ha come priorità quella di tagliare gli sprechi e premiare il merito per tutelare le fasce produttive del Paese che sono concentrate nel Nord, il nostro obiettivo è sensibilizzare su questi argomenti“. Sono tanti gli esempi di gestione poco virtuosa raccontati da Grimoldi, molti sono contenuti nella manovra di bilancio.

E quale sarà il rapporto tra Patto per il Nord e il nuovo segretario della Lega Lombarda Romeo? Grimoldi spiega: “Sarà il rapporto che possiamo avere con il segretario di una forza politica sperando che chi è sopra di lui lo lasci lavorare, sono meno ottimista che Romeo possa concludere qualcosa all’interno della Salvini premier…

Quel che è certo è che il Carroccio è a un bivio fondamentale della sua vita politica. I risultati delle ultime elezioni sono allarmanti e un ritorno alle origini potrebbe essere l’unica via possibile per continuare a esistere, almeno nei territori che hanno reso grande la Lega.

La nomina di Romeo e il ritorno alle origini in tre punti

  • Nomina di Massimiliano Romeo e ritorno alle origini: Il nuovo segretario della Lega Lombarda, Massimiliano Romeo, ha lanciato un appello per riconnettere il partito con i territori del Nord, puntando su autonomia e federalismo, e criticando la centralizzazione introdotta da Matteo Salvini.
  • Divisioni interne e reazioni: La visione di Romeo ha ricevuto il sostegno del presidente lombardo Attilio Fontana, mentre Giancarlo Giorgetti ha difeso Salvini. L’associazione Patto per il Nord, guidata da ex leghisti, ha accolto con favore la nomina di Romeo, ma resta scettica sul futuro del Carroccio sotto l’attuale leadership.
  • Declino elettorale e sfida politica: La Lega, in calo di consensi dal 2020 e superata da Fratelli d’Italia, rischia di perdere il suo ruolo storico nel Nord. Romeo propone un ritorno alle radici del partito come unica via per invertire la rotta e recuperare voti nei territori chiave.