L’Atalanta di Gasperini non tollera più certi atteggiamenti. La Dea si è confermata in testa alla classifica di Serie A, dove ha conquistato la decima vittoria consecutiva al termine della sedicesima giornata. I nerazzurri hanno sorpreso il Cagliari all’Unipol Domus, dove a far la differenza è stato ancora una volta Nicolò Zaniolo. Il fantasista è subentrato nella ripresa, punendo i sardi appena due minuti dopo il suo ingresso in campo.
È chiaro che la rete abbia contribuito alla gioia Gasperini, particolarmente irritato dalla reazione che però ne è conseguita. Dal punto di vista del tecnico atalantino, infatti, Zaniolo avrebbe potuto anche fare una sorta di autogol all’Atalanta. L’esultanza piuttosto polemica, che ha innescato la reazione dei tifosi cagliaritani, non è piaciuta affatto al Gasp.
L’esultanza di Zaniolo irrita Gasperini dopo Cagliari-Atalanta
L’allenatore dell’Atalanta al termine del match ha criticato l’azione commessa da Zaniolo, una sorta di atto di irresponsabilità che poteva costare molto caro. Gasperini ha giudicato l’atteggiamento del calciatore come intollerabile, un gesto che ha praticamente riacceso i sostenitori del Cagliari. Zaniolo infatti è andato a segno a ben venticinque minuti dal novantesimo, insomma in un lasso di tempo in cui i sardi avrebbero potuto ribaltare tutto.
La spinta dell’Unipol Domus, fortunatamente per Gasp e la sua Atalanta, non è stata letale. La Dea ha vinto con merito, si è andata a prendere altri tre punti che alimentano il sogno Scudetto e valgono la decima vittoria consecutiva in campionato. Ma questo il boccone amaro di Zaniolo non è affatto andato giù all’allenatore nerazzurro. Gasperini a Cagliari ha vissuto una sorta di dejà vu, dato che ha citato un altro episodio analogo con protagonista Zaniolo.
Zaniolo aveva avuto una reazione simile anche contro la Roma
Nessun riferimento esplicito, ma tra le righe Gasperini ha fatto intendere di non aver gradito neanche l’esultanza mostrata contro la Roma. Zaniolo lo scorso 2 dicembre ha contribuito alla vittoria firmata dalla Dea all’Olimpico, che ha preso di mira il calciatore fin dal suo ingresso in campo.
E ad un minuto dal termine, dopo la rete di De Roon, il numero dieci atalantino firmato il raddoppio togliendosi una bella soddisfazione. Tutto fino al momento dell’esultanza, che ha generato la reazione chiaramente avversa del popolo romanista. È troppo forzato parlare di indisciplina per uno come Zaniolo, che forse vuole soltanto mettersi definitivamente alle spalle un periodo di carriera non proprio felice.
Alla Roma infatti Zaniolo è passato dagli idilli, culminati con la vittoria della Conference League 2022, alle incomprensioni e gli addii. E in giallorosso di certo non sono mancati i momenti di frizione, soprattutto nell’ultima parte della sua esperienza romanista.
La missione di Zaniolo: ritrovarsi definitivamente con l’Atalanta
Il percorso in salita del classe ‘99 è cominciato proprio dopo l’addio alla Capitale, seguito dai sei mesi trascorsi al Galatasaray e dall’ultima annata vissuta con l’Aston Villa in Premier League. Non delle passeggiate felici per Zaniolo, che adesso sta cercando una nuova vita calcistica con l’Atalanta. Per ritrovare la propria dimensione però dovrà certamente seguire ancor di più i consigli del Gasperini.
L’allenatore sicuramente non l’ha bacchettato a caso, dato che ha intenzione di innescare una reazione positiva nel calciatore. Tutto chiaramente a suo vantaggio, visto che forse ad oggi Zaniolo è uno degli ultimi famosi quindici o sedici titolari della gerarchia gasperiniana.
Il suo minutaggio è ancora piuttosto basso, dato che il numero dieci nerazzurro ha collezionato soltanto 15 spezzoni per un totale di 311 minuti. Poco però sicuramente è meglio di niente, visto che il classe ’99 ha comunque messo a referto tre reti tra Champions League e Serie A, risultando sempre utile per i piani della Dea. Ma un calciatore del calibro di Zaniolo va ritrovato sia per il bene del calcio italiano sia per quello della Nazionale italiana, pronta ad avviare una nuova missione e non perdere il volo per i Mondiali 2026.