La decisione del Governo Meloni di conferire la cittadinanza italiana ad un capo di Stato straniero con origini italiane è diventata un caso che ha travalicato anche i confini nazionali.

Il capo di stato in questione è Javier Milei, il presidente ultra-liberista argentino, ospite ieri – sabato 14 dicembre – ad Atreju, la kermesse politica di Fratelli d’Italia in corso al Circo Massimo a Roma. Milei ha ottenuto la cittadinanza italiana in quanto tre dei suoi quattro nonni sono emigrati in Argentina dalla Calabria.

Lo stesso Milei aveva dichiarato di sentirsi al “75% italiano”. Adesso lo sarà al centro per cento grazie alla concessione da parte del Governo Meloni della cittadinanza italiana per iure sanguinis.

La notizia della cittadinanza è stata accolta negativamente dall’opposizione di centrosinistra facendo scoppiare un caso che hanno superato i confini italiani.

Ma perchè la cittadinanza italiana a Javier Milei è diventata un caso politico?

Perchè il tema della cittadinza in Italia è un tema estremamente delicato soprattutto per la maggioranza di Governo che ha al suo interno sensibilità diverse e spesso in conflitto, ma soprattutto perchè resta uno dei grandi problemi irrisolti della nostra società e su cui molto presto i cittadini italiani potrebbero essere chiamati ad esprimere il proprio parere con un referendum popolare.

Javier Milei ha ottenuto la cittadinanza italiana

Il presidente argentino Javier Milei ha ottenuto la cittadinanza italiana per ius sanguinis tramite una procedura accelerata rispetto a quella a cui devono sottoporsi normalmente i cittadini stranieri con discendenti italiani.

I tempi per l’ottenimento dello status di cittadino italiano sono solitamente piuttosto lunghi e a volte trascorrono mesi, se non anni, tra l’inizio della pratica e il conferimento della cittadinanza. Per poter ottenere la cittadinanza occorre provare in primis la presenza di avi italiani, l’assenza di interruzione nella trasmissione della discendenza (linea materna nati prima del 1948), la presenza di legami con il nostro Paese e la conoscenza della lingua italiana.

Milei ha potuto ottenere la cittadinanza italiana perchè nel nostro paese vige il principio dello ‘ius sanguinis’, ovvero si è italiani solo se si è figli o discendenti di italiani.

“Argentini e italiani: siamo uniti in una stirpe comune e legami profondi”

ha detto senza menzionare pubblicamente l’ottenimento del suo passaporto italiano. Anche la sorella di Milei, Karina, ha ricevuto la cittadinanza.

Il presidente argentino Javier Milei sabato 14 dicembre 2024 ad Atreju

Cittadinanza italiana a Milei, perchè è un caso politico?

Il conferimento della cittadinanza italiana a Milei è diventato velocemente un caso politico poiché è arrivato in un momento in cui il dibattito sulla questione è estremamente acceso. Un momento in cui la necessità cambiare e aggiornare la Legge 91 del 1992, che regola il conferimento dello status di cittadino italiano, è avvertita come una priorità da una parte consistente del Paese.

Pochi giorni fa la Corte di Cassazione ha dichiarato ammissibile il referendum per la modifica della legge sul conferimento della cittadinanza italiana ai cittadini stranieri regolari che vivono e lavorano in Italia, in cui in pratica si richiede il dimezzamento degli anni di residenza necessari per fare richiesta di cittadinanza.

E’ di queste ore, invece, la notizia della presentazione da parte di Forza Italia di un emendamento alla Manovra di Bilancio in discussione alla Camera che prevede la possibilità per i comuni di chiedere il pagamento di contributo amministrativo non superiore ai 600 euro per le richieste di cittadinanza iure sanguini. Oggi la richiesta presso i comuni è soggetta solo al pagamento di una marca da bollo.

Un modo per rendere più complicata la procedura per le richieste di iure sanguni su cui il partito di Antonio Tajani ha espresso molte perplessità, e per andare incontro ai Comuni che si ritrovano con gli uffici Anagrafe sommersi dalle domande di cittadinanza.

Lo scontro in maggioranza sullo Ius scholae

Un tema delicato per la maggioranza dove convivono sensibilità diverse. Abbiamo già visto la posizione apertamente critica di Forza Italia che la scorsa estate è stata protagonista di un acceso scontro con la Lega.

Ad accendere la miccia la proposta di introdurre nell’ordinamento italiano lo ‘ius scolae’, ovvero, la possibilità di conferire ai ragazzi nati in Italia da genitori stranieri la cittadinanza italiana al completamento di un ciclo di studi. Lo ius scholae, poi diventato ‘Ius Italiae’ in una proposta di legge depositata alla Camera, ha trovato la contrarietà della Lega e lo scarso appoggio di Fratelli d’Italia.

Una questione che per settimane ha messo a rischio l’equilibrio della maggioranza, riportando di attualità l’annoso dibattito tra ius sanguinis e ius soli.

L’indignazione dell’opposizione e le accuse al Governo

La notizia del conferimento della cittadinanza italiana a Milei è stata accolta negativamente dall’opposizione di centrosinistra da tempo impegnata per garantire ai cittadini stranieri regolarmente residenti in Italia e ai loro figli (nati in Italia) la possibilità di poter diventare italiani.

Riccardo Magi, segretario di +Europa, lo scorso settembre raccolse oltre seicentomila firme in sole tre settimane per il Referendum sulla cittadinanza. Nei giorni scorsi è arrivato il via libera della Cassazione, adesso si attende solo quello della Consulta a gennaio.

Magi ha commentato duramente la scelta del Governo Meloni evidenziando la disparità di trattamento riservata a quanti in Italia vivono, lavorano e hanno deciso di costruire una famiglia

“La concessione della cittadinanza italiana al presidente Milei è l’ennesimo schiaffo in faccia a ragazze e ragazzi che qui sono nati o qui risiedono stabilmente e la cittadinanza l’aspettano per anni e anni, a volte senza alcun risultato. È l’ennesima prova che, così com’è, siamo di fronte a una legge sbagliata, ingiusta, discriminatoria.”

scrive Magi in un lungo post sui suoi canali social.

Annuncia di aver presentato un’ interrogazione sulla possibile concessione della cittadinanza all’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, invece, il leader di Avs Angelo Bonelli che sui social accusa:

“Per la cittadinanza di Milei procedura lampo, mentre chi richiede lo ius sanguinis aspetta anni. Tajani confermi o smentisca: Bolsonaro, indagato per golpe, ha ottenuto la cittadinanza italiana? Grave se l’Italia gli avesse concesso il passaporto.”

Il caso Milei sui giornali esteri

Le polemiche politiche per il caso relativo alla cittadinanza a Milei hanno travalicato i confini nazionali. La notizia ha attirato l’attenzione dei media esteri tra cui il New York Times, il The Guardian e Al jazeera. Oggi- domenica 15 dicembre 2024 – la notizia è stata commentata dai principali quotidiani esteri.

Il New York Times oggi titola così:

“Argentina’s President Receives Italian Citizenship, Angering Law’s Critics”, ovvero: “Il presidente argentino ottiene la cittadinanza italiana, facendo arrabbiare i critici della legge”.

Il principale quotidiano americano continua poi spiegando che “Javier Milei è orgoglioso delle sue origini italiane e ha cercato di rafforzare i legami con il primo ministro conservatore italiano. Ma il suo nuovo passaporto ha fatto arrabbiare i critici delle regole italiane sulla cittadinanza.”

Stesso tenore per il quotidiano inglese “The Guardian” che evidenzia come la concessione della cittadinanza a Milei abbia suscitato proteste e indignazione. Ecco il titolo:

“Argentina’s president Javier Milei given Italian citizenship, sparking outrage”.

Sottolinea l’indignazione anche Al Jazeera, il principale organo di informazione arabo, che titola

“Italy grants Argentina’s Milei citizenship sparking outrage”, ovvero: “L’Italia conferisce la cittadina a Milei suscitando indignazione”.

Sul sito del quotidiano si legge anche:

“I critici definiscono la decisione “una discriminazione intollerabile” contro i giovani italiani impegnati in “un arduo viaggio per ottenere la cittadinanza”.

Perchè Meloni ha conferito la cittadinanza a Milei?

Per quale ragione la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto conferire la cittadinanza al presidente argentino pur consapevole del polverone che si sarebbe sollevato? La risposta è molto semplice e si intreccia con questioni di geopolitica.

L’ultraliberista Javier Milei è tra i partner con cui la premier italiana sta cercando di instaurare uno stretto rapporto di collaborazione. L’Argentina è una nazione importante nello scacchiere sudamericano e un collegamento diretto con il Governo argentino è considerato di primaria importanza.

A spiegarlo è la stessa premier che nella nota diffusa dopo l’incontro a Palazzo Chigi di venerdì e nelle parole utilizzate per presentare il suo intervento ad Atreju nella serata di ieri.

“A poche settimane dalla mia visita in Argentina, ho ricevuto oggi a Palazzo Chigi il Presidente della Repubblica argentina. La discussione ha costituito l’occasione per ribadire la comune volontà di rafforzare ulteriormente il già solido partenariato bilaterale, con l’obiettivo di concludere nei prossimi mesi un Piano d’Azione 2025-2030 che consenta di approfondire i già ampi ambiti di cooperazione tra le due Nazioni.”

Scrive Giorgia Meloni sul suo profilo X ufficiale.

Caso Milei riassunto in cinque punti

Il caso politico della cittadinanza al presidente argentino Javier Milei riassunto in 5 punti:

  • Conferimento della cittadinanza a Milei: Il presidente argentino Javier Milei ha ricevuto la cittadinanza italiana per iure sanguinis, grazie alle sue origini calabresi. La decisione del Governo Meloni ha suscitato polemiche politiche in Italia riportate anche all’estero, alimentando il dibattito sulla legge italiana sulla cittadinanza.
  • Tempistiche e procedure: Il conferimento della cittadinanza a Milei è avvenuto attraverso una procedura accelerata rispetto a quella normalmente prevista per i cittadini stranieri. In genere, il processo di acquisizione della cittadinanza italiana per i discendenti di italiani può richiedere molti anni.
  • Controversie politiche: Il conferimento della cittadinanza è diventato un caso politico rilevante, soprattutto in un momento in cui il dibattito sulla riforma della legge sulla cittadinanza è molto acceso. Sono in corso iniziative, come un referendum popolare e un emendamento alla Legge di Bilancio, per modificare le regole sulle richieste per l’acquisizione della cittadinanza.
  • Reazioni politiche: L’opposizione di centrosinistra ha criticato aspramente la decisione, accusando il Governo di favorire Milei mentre i cittadini stranieri regolarmente residenti in Italia devono affrontare lunghe attese per ottenere la cittadinanza. La discussione si inserisce in un più ampio conflitto interno alla maggioranza di Governo su temi come lo ius soli e lo ius sanguinis.
  • Risonanza internazionale: La notizia ha attirato l’attenzione dei media esteri, tra cui il New York Times e The Guardian, che hanno sottolineato l’indignazione suscitata dalla decisione, considerata ingiusta dai critici che vedono un trattamento privilegiato per Milei rispetto ai giovani italiani e agli stranieri residenti in Italia che chiedono la cittadinanza.