Una vittoria praticamente già annunciata quella del senatore leghista Massimiliano Romeo per la guida della sezione lumbard del Carroccio. Oggi 15 dicembre 2024 si tiene il congresso nazionale della Lega lombarda all’hotel Sheraton Milan San Siro, la prima convocazione è alle 9:15. L’unico nome per la segreteria locale del partito è quello di Romeo, dopo il ritiro del deputato leghista classe 1990 Luca Toccalini.

L’ex coordinatore del Movimento Universitario Padano si è ritirato due giorni fa, il 13 dicembre, dalla corsa dopo aver pubblicato un post sui suoi profili social nel quale spiegava il motivo. Secondo quanto scritto da Toccalini, la scelta di fare un passo indietro è stata concordata con il segretario Matteo Salvini e con lo stesso Massimiliano Romeo. Il giovane esponente del Carroccio ha spiegato che il benessere del suo partito viene prima di ogni ambizione personale.

Il congresso leghista di oggi era necessario, soprattutto dopo gli ultimi risultati disastrosi per il Carroccio. Alle scorse elezioni europee, la Lega ha registrato il 9% – troppo poco in confronto al 34% di cinque anni fa. La tendenza negativa è proseguita poi nelle elezioni regionali in Liguria, Umbria ed Emilia Romagna. Molto probabile che oggi ci si confronti anche su questi risultati che hanno ridimensionato il ruolo della Lega nella coalizione di governo.

Sarà Romeo il prossimo segretario della Lega in Lombardia

Una scelta netta quella di Matteo Salvini. Il segretario del Carroccio vuole alla guida della Lega in Lombardia il senatore Romeo, probabilmente preferito al più giovane Toccalini per via della sua esperienza e della popolarità che ha in Lombardia. Di origini monzesi, Romeo è un militante storico prima della Lega Nord di Bossi e successivamente di quella guidata da Matteo Salvini: per avere contezza della lunghissima militanza tra le fila del Carroccio di Romeo basta ricordare che a 23 anni, nel 1994, è diventato coordinatore federale del Movimento Giovani Padani.

Da allora l’attuale capogruppo della Lega al Senato è sempre stato vicino al partito indipendentista arrivando a rivestire diverse cariche a livello locale prima e nazionale poi. Nel 2018, a cinque anni dall’elezione di Salvini a segretario, è diventato per la prima volta senatore e successivamente capogruppo del partito a Palazzo Madama venendo riconfermato alle elezioni nazionali del 2022.

Ora per Romeo si prospetta un ruolo importante: quello di responsabile di una delle sezioni fondamentali della Lega che ha dato origine al progetto di cui oggi è alla guida Matteo Salvini. Dunque, quale scelta migliore se non uno dei suoi fedelissimi? A margine del congresso, il leader del partito ha detto che dopo la nomina di oggi di Romeo non sa se rimarrà come capogruppo della Lega al Senato.

Il ritiro di Toccalini due giorni fa

C’è un velo di rammarico nel post condiviso sui social di Luca Toccalini nel quale annuncia il suo ritiro dalla corsa per la segreteria della Lega lombarda. Il giovane esponente del Carroccio ha sicuramente meno esperienza di Romeo ma poteva essere una novità interessante per rilanciare un partito nella sua terra natia dopo i risultati deludenti alle ultime elezioni.

Nel lungo post pubblicato lo scorso 13 dicembre, il deputato della Lega ha spiegato che ha concordato con Salvini e Romeo “un passo di lato per la segreteria della Lombardia“. Toccalini antepone l’unità del partito alle sue ambizioni personali, come spiega sui social e spera che nei prossimi giorni si guardi al futuro e non al passato.

Riorganizzarsi per il 2025, l’anno disastroso della Lega

Il 2024 è stato un anno tutt’altro che memorabile per la Lega di Salvini. Il partito ha registrato un importante calo di consensi e ora si trova a far fronte a nuove sfide nell’anno che verrà: si andrà al voto in sei Regioni diverse e il Carroccio vuole tornare a essere decisivo per la coalizione di governo e scrollarsi di dosso il ruolo di fanalino di coda.

In Sardegna, alle prime elezioni di quest’anno, la Lega ha registrato il 3,76% dei consensi. In Abruzzo il 7,6%, risultato non troppo dissimile da quello ottenuto in Basilicata. Nella roccaforte piemontese, il Carroccio non è riuscito ad andare oltre il 9%. Più incoraggiante il risultato in Liguria di ottobre che ha visto la Lega all’8,47%, prima delle batoste in Umbria (7,70% a fronte del 36% di cinque anni fa) e in Emilia Romagna (5,27% contro il 31% di qualche anno fa).

A questi risultati nelle regionali, si aggiunge il deludente 9% registrato alle elezioni europee. Un crollo dei consensi rispetto a cinque anni fa, quando il Carroccio è stato la vera sorpresa alle urne per il rinnovo del Parlamento europeo registrando il 34%. Ricordi di un passato che sembra ormai remoto: oggi, a eccezione della Liguria, il Carroccio è sempre stato il socio minore della coalizione del centrodestra. Urge ritrovare consensi per poter dire la propria all’interno della maggioranza e per scrollarsi di dosso il ruolo di fanalino di coda.

Il congresso della Lega e la sua crisi in tre punti

  • Congresso della Lega lombarda e nuovo segretario: Il congresso nazionale della Lega lombarda si svolge oggi, 15 dicembre 2024, a Milano. Dopo il ritiro del deputato Luca Toccalini il 13 dicembre, Massimiliano Romeo è l’unico candidato alla segreteria del partito in Lombardia. Romeo, storico esponente del Carroccio e attuale capogruppo al Senato, è stato scelto per la sua esperienza e radicamento nel territorio.
  • Crollo dei consensi e necessità di rilancio: La Lega ha subito un netto calo di consensi, passando dal 34% delle elezioni europee del 2019 al 9% del 2024. Risultati deludenti si sono registrati anche alle regionali del 2024, con percentuali spesso inferiori al 10%. Questa flessione impone una riorganizzazione per il 2025, anno cruciale con elezioni in sei regioni.
  • Toccalini si ritira per l’unità del partito: Luca Toccalini, giovane deputato leghista, ha annunciato il suo ritiro dalla corsa alla segreteria lombarda per favorire l’unità del partito. La decisione, condivisa con Matteo Salvini e Massimiliano Romeo, mira a mettere il bene della Lega al primo posto in un momento difficile per il movimento.