Slitta l'arrivo in aula della Manovra di Bilancio 2025 a causa dello stallo sul deposito degli emendamenti del Governo. Si complica il cammino della Legge di Bilancio che avrebbe dovuto arrivare a Montecitorio lunedì 16 dicembre, ma al momento è bloccata in Commissione Bilancio dove i ritardi della maggioranza hanno determinato uno rallentamento nella discussione delle proposte emendative.
Il pacchetto di emendamenti del Governo è stato depositato solo nella serata di ieri.
Sul piede di guerra l'opposizione che critica la manovra evidenziando le spaccature del Governo giudicato incapace di trovare un accordo e chiamano in causa il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, invocandone la presenza durante la discussione.
Getta acqua sul fuoco la maggioranza che sottolinea come si tratti del normale iter di discussione per una legge di Bilancio e che i ritardi sono dovuti alla necessità di valutare con attenzione le misure.
Intanto inizia a serpeggiare il timore di non riuscire ad approvare il testo entro la scadenza del 31 dicembre 2024, dal momento che dopo l'approvazione della Camera, il testo dovrà essere approvato anche dal Senato.
La Manovra 2025 avrebbe dovuto approdare a Montecitorio per l'approvazione, domani lunedì 16 dicembre, ma lo stallo determinatosi per il mancato deposito degli emendamenti del Governo ha reso necessario un prolungamento della discussione in Commissione Bilancio.
Il pacchetto con le misure emendative, infatti, è stato depositato assieme a un altro fascicolo di riformulazioni solo nella tarda serata ieri. I testi recepiscono norme contenute nell’emendamento atteso da parte del governo. Il termine per il deposito dei sub emendamenti è stato fissato a questa sera alle 20:30
I lavori riprenderanno lunedì e la giornata sarà ancora completamente dedicata alla valutazione degli emendamenti. Il voto per il mandato al relatore dovrebbe svolgersi martedì 17.
Se non ci saranno ulteriori ritardi probabilmente il testo arriverà alla Camera mercoledì 18 dicembre per l'avvio della discussione. Il testo dovrà essere approvato e poi inviato in Senato dove dopo un passaggio in Commissione, arriverà in Aula per l'approvazione definitiva. La Manovra deve essere approvata entro il 31 dicembre per entrare in vigore il 1 gennaio 2025.
Sul piede di guerra le opposizioni di centrosinistra che puntano il dito contro l'incapacità del Governo di trovare un accordo e bocciano la manovra.
Dichiara la capogruppo Pd Chiara Braga.
commenta, invece, il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
A rendere ancora più teso il clima, contribuisce anche la polemica relativa all'emendamento dei relatori che equipara l'indennità di ministri, vice e sottosegretari non eletti a quelli dei ministri che sono anche parlamentari.
Nulla di cui preoccuparsi secondo la maggioranza, ma solo il normale iter parlamentare.
dichiara il vice premier di Forza Italia Antonio Tajani.
Ma cosa prevedono gli emendamenti del Governo? Per avere la certezza occorrerà attendere il testo ufficiale, ma tra le nuove misure introdotte dal Governo dovrebbe esserci sicuramente l'Ires ridotta del 4% per le imprese che investono almeno il 30% degli utili in strutture produttive nel territorio dello Stato.
Cambiamenti per la web tax che dovrebbe essere applicata solo alle grandi aziende, e per la tassazione dei profitti delle criptovalute che resterà al 26% e non sarà portata al 42% come inizialmente previsto.
Dovrebbe essere istituito un fondo, chiamato Dote Famiglia che prevede un bonus per le famiglie con Isee fino a 15mila euro per le attività extrascolastiche dei figli. Previsto anche un bonus per l'acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica prodotti in Europa.
La sintesi dello stallo della Legge di Bilancio 2025 in tre punti: