14 Dec, 2024 - 09:12

Manifestazione contro il ddl Sicurezza, 800 realtà per opporsi al "decreto Ungheria"

Manifestazione contro il ddl Sicurezza, 800 realtà per opporsi al "decreto Ungheria"

Ottocento realtà, tra associazioni e ong, e l’opposizione al governo Meloni scenderanno in piazza oggi alle ore 14 per manifestare contro il ddl Sicurezza voluto dal governo nazionale. Sono tante le misure all’interno del pacchetto di leggi che i manifestanti nel pomeriggio di oggi contesteranno.

Tra le tante c’è la norma ‘anti-Gandhi’ che prevede fino a un mese di carcere per chi occupa strade per protestare e la legge ‘anti-Salis’ sull’occupazione abusiva di immobili.

Il ddl, di recente, ha provocato non pochi dissidi all’interno della maggioranza di governo. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha aperto a possibili modifiche del testo del ddl nei prossimo giorni. In particolare per quanto riguarda le madri negli istituti penitenziari. Dissente la Lega che vorrebbe l’immediata approvazione del decreto.

Manifestazione contro ddl sicurezza oggi 14 dicembre 2024

Una grande protesta per dire no a quello che l’opposizione ha ribattezzato ‘decreto Ungheria’. Oggi da Piazza del Verano, alle ore 14, partirà un corteo contro il ddl Sicurezza voluto dal governo Meloni e bollato come ‘liberticida’ dall’opposizione.

Sono tante le misure contenute all’interno del pacchetto di leggi che sono contestate da almeno ottocento associazioni: sono previste norme più stringenti sull’occupazione abusiva di immobili, sull’immigrazione clandestina, sulle proteste e sulla detenzione.

Lo scorso 16 novembre, a La Sapienza di Roma si è tenuta un’assemblea per organizzare la manifestazione che si terrà oggi. Diverse personalità del mondo dell’attivismo e dello spettacolo, oltre che politiche, hanno firmato l’appello contro il decreto Sicurezza.

Di recente l’attore Elio Germano, in un video diffuso su Instagram, ha contestato la misure volute dal governo Meloni. Di tutta risposta, l’esponente di Forza Italia Maurizio Gasparri ha definito quelle dette da Germano come sciocchezze.

Cosa prevede il ddl Sicurezza

Sono tanti gli ambiti sui quali interverrà il ddl Sicurezza già approvato alla Camera dei deputati lo scorso settembre e ora sotto esame da parte del Senato. Tra le misure più restrittive ci sono quelle sulle manifestazioni: chiunque protesterà bloccando strade, sarà punito con un mese di carcere.

Previsti poi dai 2 ai 7 anni per chi occuperà abusivamente immobili, come previsto dalla norma ‘anti-Salis’. Viene introdotto inoltre il reato di rivolta nei penitenziari, solo qualche giorno fa l’associazione Antigone ha spiegato a Tag24 come questa norma potrebbe avere serie implicazioni sulla vita dei detenuti nei penitenziari.

Il ddl prevede anche l’utilizzo delle armi di ordinanza per le forze dell’ordine fuori dall’orario di lavoro e impedisce agli immigrati irregolari di possedere Sim per i propri cellulari.

Possibili cambi nel disegno di legge

Negli scorsi giorni, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha parlato di possibili cambi nel disegno di legge. La Lega non si è detta d'accordo ma probabilmente potrebbero esserci revisioni per le leggi inerenti le madri nelle carceri e sulle Sim per i cellulari dei migranti. Questo potrebbe essere l'ennesimo dissidio fra Forza Italia e il Carroccio su una questione cruciale per il governo.

La protesta di oggi in tre punti

  • Contenuti del ddl Sicurezza: Il decreto, approvato alla Camera e ora in discussione al Senato, prevede misure restrittive su proteste (fino a un mese di carcere per chi blocca le strade), occupazioni abusive (pena da 2 a 7 anni), detenzione (introduzione del reato di rivolta), e restrizioni per immigrati irregolari, come il divieto di possedere SIM.
  • Proteste e opposizione: Oggi, alle 14, 800 realtà tra associazioni, ONG e opposizione scenderanno in piazza per contestare il decreto definito "liberticida" e soprannominato "decreto Ungheria". Personalità pubbliche, come l’attore Elio Germano, si sono espresse contro le misure, ricevendo critiche dalla maggioranza.
  • Possibili modifiche e tensioni politiche: Il ministro Luca Ciriani ha aperto alla revisione di alcuni punti del ddl, come le norme sulle madri detenute e le SIM per migranti, incontrando resistenze dalla Lega e sottolineando dissidi interni alla maggioranza.
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Francesco Fatone
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