Una vittoria per scacciare la crisi e ripartire alla grande. Il 2-0 contro il Manchester City ha riportato l'entusiasmo in casa Juventus, reduce da un periodo non particolarmente brillante. La vittoria ai danni della squadra di Guardiola rappresenta una vera e propria rinascita specialmente per il tecnico Thiago Motta. L'ex Bologna ha dovuto lottare contro diverse difficoltà in questo avvio di stagione ma non ha mai perso la convinzione nei suoi mezzi. Le sue stesse idee di gioco gli hanno regalato il meritato riscatto in attesa delle prossime gare.
Passata la gioia per lo straordinario successo, alla Continassa è tempo di bilanci. Come ha fatto Thiago Motta a vincere la partita a scacchi contro Guardiola? Che il Manchester City non sia più quello di una volta è cosa nota ma il livello della rosa resta ottimo. La Juventus ha pur sempre battuto una formazione il cui valore si attesta intorno ai 1,25 miliardi di euro: il solo Haaland vale il triplo di Vlahovic, anche se nella gara di Torino non lo ha dimostrato affatto.
Chiunque abbia visto la gara di ieri sera ha notato la prova impeccabile della retroguardia bianconera. La difesa della Juventus ha tenuto a bada i fenomeni del Manchester City, concedendo meno palle gol del previsto. Di Gregorio ha dovuto sfoderare due super interventi su Haaland e Gundogan ma, tolti quelli, ha goduto di relativa serenità. Merito anche delle scelte di Motta, bravo a schierare Danilo a sinistra per sostituire Cambiaso. Alla vigilia si era parlato molto della possibile opzione Rouhi ma alla fine il mister ha scelto l'usato sicuro venendo ripagato.
Il capitano della Juve è stato uno dei migliori in campo e ha fermato gran parte delle azioni provenienti da destra. Ottima anche la prova di Locatelli, totalmente rigenerato dalla cura Motta nel corso della stagione. L'allenatore bianconero non ha sbagliato nemmeno su Yildiz: il turco è stato spesso sacrificato ma mai nei momenti decisivi della stagione. La prova del numero 10 ha rispettato le attese facendolo conoscere al grande calcio.
Un'altra arma che ha decretato la vittoria di Thiago Motta su Guardiola è rappresentata dalla densità in zona centrale. La Juventus ha portato molti giocatori al limite dell'area per difendere lo specchio di Di Gregorio ed evitare le imbucate centrali. Il genio di De Bruyne è riuscito ugualmente a mettere Haaland davanti al portiere ma, dopo quell'occasione, non ci sono state altre situazioni simili. Il City è stato costretto ad attaccare sulle fasce, perdendo pericolosità e affidandosi esclusivamente agli uno contro uno.
Impossibile poi non citare le sostituzioni. Mentre Guardiola ha tenuto in panchina Foden, l'unico che avrebbe potuto cambiare la partita, Motta si è affidato al duo americano Weah-McKennie. Un'intuizione perfetta visto che gli statunitensi hanno confezionato e rifinito la rete del definitivo 2-0. Nonostante Pep resti un mostro sacro la gara dell'Allianz Stadium lo ha visto uscire sconfitto sotto ogni punto di vista.
I tifosi della Juventus si augurano che il successo contro il City non sia un fuoco di paglia. I bianconeri hanno bisogno di una continuità che finora non hanno mai trovato. Le armi tattiche adottate contro Guardiola potrebbero essere rispolverate nelle prossime partite, quando Vlahovic e compagni si giocheranno un pezzo di stagione. La speranza è che la Vecchia Signora abbia fatto tesoro degli errori da non commettere più da qui in avanti.