Sul ddl Sicurezza il centrodestra è diviso mentre l’opposizione sembra più compatta che mai. Mentre oggi in piazza Capranica, a Roma, in occasione della protesta di sindaci ed assessori contro il governo Meloni sfilava un cartello contro il ‘decreto Ungheria’, dall’esecutivo nazionale non sono arrivate risposte sul testo del ddl.

Nella giornata di ieri, i lavori sul ddl Sicurezza sono andati avanti fino all’articolo 10. Il governo ha aperto a possibili modifiche però la Lega non sembra intenzionata a fare passi indietro sul decreto. I punti che potrebbero essere rivisti in particolare quello sulle detenuti madri e sulle sim ai migranti sul territorio italiano senza permesso di soggiorno. Il dissenso da parte del Carroccio allungherà i tempi dell’iter di approvazione del decreto sicurezza, già promosso dalla Camera dei deputati lo scorso settembre.

Nel frattempo l’opposizione assieme al mondo delle associazioni preparano il terreno per la manifestazione nazionale del 14 dicembre a Roma. Sul tema oggi si sono espressi il deputato del M5s, Francesco Silvestri, ed il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che hanno bocciato il pacchetto di leggi fortemente voluto dal governo Meloni.

Manifestazione contro ddl Sicurezza del 14 dicembre 2024

Sono oltre ottocento le associazioni che fanno parte della rete contro il ddl Sicurezza e che hanno organizzato, a partire dallo scorso 16 novembre, la manifestazione che si terrà a Roma sabato 14 dicembre. Il pacchetto leggi, spesso definito ‘liberticida’ e pericoloso per la tenuta democratica del Paese, è stato al centro di tantissime polemiche da parte dell’opposizione.

Oggi, nel corso della manifestazione per il diritto alla casa tenutasi a Roma, una delegazione ha portato in piazza uno striscione contro il ddl Sicurezza. La manifestazione si terrà il prossimo sabato nella Capitale e partirà da Piazza del Verano alle ore 14. Ci si aspetta una grande partecipazione vista la promozione dell’evento dello scorso mese.

L’opposizione contro il ddl Sicurezza

Oggi, a Piazza Capranica, erano presenti diversi esponenti dell’opposizione. Il deputato del Movimento Cinque Stelle, Francesco Silvestri, ha definito le misure volute dal governo Meloni come repressive e incapaci di mettere in sicurezza il Paese:

La sicurezza non si fa con le chiacchiere e penalizza i territori

Anche il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, ha rimarcato che il ddl Sicurezza non può funzionare e che ha aperto addirittura conflitti all’interno della maggioranza di governo che lo ha proposto:

Non aumenta il diritto alla sicurezza, non ha nulla a che vedere con molti problemi

Il ddl Sicurezza potrebbe cambiare

Non sono pochi i dubbi da parte della maggioranza sul ddl Sicurezza. La maggioranza di governo è divisa su due misure previste all’interno del decreto: la prima è quella sulla detenzione delle madri e la seconda sulla sim ai migranti che non hanno il permesso di soggiorno in Italia. Tante le polemiche anche intorno all’inasprimento delle sanzioni contro chi manifesta o occupa edifici abusivi: la ‘norma anti-Gandhi’, che punisce chi blocca strade per protestare, è stata al centro di tanti dibattiti negli ultimi mesi così come la ‘norma anti-Salis’.

Mentre il ministro per i Rapporti con il Parlamento Ciriani apre al possibile cambio del resto del decreto, la Lega di Salvini storce il naso. Cosa potrebbe succedere ora? Il ddl difficilmente vedrà la luce prima di Natale o addirittura prima del 2025. L’iter è rallentato anche da un altro ddl tanto discusso: quello di bilancio. È difficile che prima dell’approvazione della manovra il pacchetto di norme per la sicurezza entri in vigore.

La protesta contro il ddl Sicurezza in tre punti

  • Divisone interna sulla Sicurezza: Il centrodestra è diviso sul ddl Sicurezza, con la Lega che non sembra intenzionata a fare concessioni, specialmente sulle misure riguardanti le detenute madri e le SIM per i migranti senza permesso di soggiorno. Il dibattito interno rallenta l’iter di approvazione del decreto.
  • Opposizione compatta: L’opposizione è unita contro il ddl, definito “liberticida” e dannoso per la democrazia. Le manifestazioni contro il decreto si intensificano, con una grande protesta prevista a Roma il 14 dicembre, sostenuta da oltre 800 associazioni.
  • Possibili modifiche al ddl: Nonostante il governo sembri disposto a modificare alcune parti del decreto, come suggerito dal ministro Ciriani, le divisioni interne alla maggioranza e le polemiche su alcune misure rendono difficile una rapida approvazione del ddl, che potrebbe slittare oltre Natale.