L’attacco è il problema principale in casa Torino, che correrà ai ripari già dalla prossima sessione di mercato. Il Toro paga certamente il brutto infortunio di Duvan Zapata, assente dallo scorso 5 ottobre dopo la rottura del menisco del ginocchio sinistro. Ai granata non bastano di certo Sanabria e Adams, che insieme a Ndjie e Karamoh ad oggi compongono il reparto avanzato.

Troppo poco, soprattutto perché dall’attacco arrivano davvero pochi segnali incoraggianti. Il Torino dal 31 ottobre ad oggi ha segnato un solo gol, andando a colpire soltanto il Monza lo scorso 24 ottobre con Masina, difensore di professione. Per questo motivo Vanoli cerca nuove risorse, che potrebbe provenire dalla vicinissima Milano.

Sul taccuino del ds Vagnati infatti è finito il nome di Marko Arnautovic, la nuova idea dell’attacco del Torino. L’affare potrebbe essere molto utile al Toro, che si aggiudicherebbe un giocatore esperto e pronto a sobbarcarsi il peso dell’attacco granata. L’operazione, tuttavia, potrebbe avere dei risvolti positivi pure per l’Inter, proprietaria del cartellino dell’austriaco fino al prossimo 30 giugno.

L’operazione Arnautovic conviene al Torino e all’Inter

Il club nerazzurro – si legge anche su Tuttosport – non ha chiuso affatto all’uscita di Arnautovic. L’Inter infatti sembra disposta a cedere gratuitamente l’attaccante al Toro, che quindi chiuderebbe l’operazione sulla base di un prestito. Il Torino però dovrebbe farsi carico dello stipendio del calciatore, che percepisce circa 3,5 milioni di euro a stagione dai nerazzurri.

Tutto chiaramente nella finestra compresa tra gennaio e giugno, per una spesa di quasi 1,7 milioni di euro per il Torino. Il club granata poi potrebbe spingersi oltre, mettendo sul piatto un contratto annuale da circa 1 milione per Arnautovic. Uno dei nodi principali quindi riguarda la volontà del giocatore, che non è certo un titolarissimo dell’Inter ma rimane comunque una buona risorsa.

Il dubbio di Arnautovic: da riserva all’Inter a protagonista al Toro

Il ruolo di riserva di lusso sta bene all’austriaco, stimato pure da Simone Inzaghi e dallo spogliatoio interista. Milano poi è nel suo cuore e soprattutto gli permette di competere su tutti i fronti con la maglia dell’Inter. A differenza ovviamente del Torino, che naviga a metà classifica in Serie A.

L’unico punto a favore dell’Inter quindi è rappresentato da un risparmio di quasi 2 milioni di euro. Il Toro invece si ritroverebbe con una carta in più in avanti, sfruttando anche una formula sostenibile dal punto di vista economico. Il dubbio di Arnautovic è quindi il seguente: essere protagonista al Torino oppure continuare a dare una mano all’Inter all’occorrenza.

Le alternative del Toro: da Beto a Simeone

Per forza di cose, quindi, il Torino deve avere delle serie alternative tra le mani. Il primo nome rimane ancora quello di Beto, in uscita dall’Everton. Sull’ex attaccante dell’Udinese però è in agguato pure la Roma, alla ricerca di un vice Dovbyk. Il punto a favore dei capitolini, però, è un canale privilegiato con i Toffees.

I Friedkin infatti sono anche al vertice del club inglese, dunque l’affare si potrebbe chiudere in tempi brevissimi. Non tramonta neanche l’idea Simeone, attaccante del Napoli che De Laurentiis potrebbe decidere di cedere già a gennaio. Tutto di fronte all’offerta giusta: gli azzurri non scendono sotto i 15 milioni di euro mentre il Toro al momento sembra disposto ad arrivare fino a 10-12 milioni.

Anche qui l’intesa non è facile da trovare, ma il Torino ora sembra voler puntare forte su Arnautovic. Una carta prima di tutto utile per puntare ad una salvezza tranquilla e forse, più avanti, anche a qualcosa di più.