Si complica il cammino del Ddl Sicurezza che non sarà approvato entro Natale, ma potrebbe dover essere sottoposto a una terza lettura prima del via libera definitivo.
Il testo è attualmente in discussione in Commissione al Senato, ma ieri il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha annunciato che potrebbe essere necessario intervenire per ‘migliorare’ il testo per andare incontro alle osservazioni del Quirinale.
Una decisione che non piace alla Lega di Matteo Salvini che invece preme perché il testo venga approvato così com’è senza modifiche.
Mentre le opposizioni, i sindacati e il mondo delle associazioni si preparano a scendere in piazza in difesa della libertà, in programma a Roma sabato 14 dicembre, nella maggioranza si apre una nuova crepa tra gli alleati con Forza Italia e Fratelli d’Italia da una parte e Lega dall’altra.
Cosa cambierà e perché il Ddl Sicurezza sta mettendo tutti contro tutti anche in maggioranza?
Ddl Sicurezza 2024: ecco cosa potrebbe cambiare
Il Ddl Sicurezza contiene una serie di norme che hanno fin da subito suscitato dubbi e polemiche: la norma anti-Gandhi contro i blocchi stradali e ferroviari, quella sugli sgomberi veloci ribattezzata norma anti-Salis, o la stretta sulla cannabis light.
Ma non sono queste le due norme finite nel mirino del Governo, bensì quella sul divieto di acquistare sim telefoniche per i cittadini extraeuropei privi di permesso di soggiorno e quella sulle detenute madri di bambini al di sotto di un anno con l’eliminazione dell’obbligo per il giudice di differire la pena.
Su questi due aspetti il Quirinale avrebbe sollevato delle perplessità spingendo il Governo a prevedere un intervento di modifica del testo già approvato alla Camera. Ieri, 11 dicembre 2024, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, al termine della riunione di maggioranza, ha paventato la possibilità di rimettere mano al testo per apportare alcune modifiche migliorative aprendo alla possibilità di ritardare l’approvazione definitiva del decreto che avrebbe dovuto essere approvato entro Natale.
L’iter di approvazione dei decreti prevede che i testi ottengano il via libera di entrambe le Camere. Tuttavia, se si interviene con modifiche sostanziali durante l’iter, è necessario un ulteriore passaggio con una terza approvazione. Se le modifiche annunciate saranno effettivamente apportate, quindi, il testo dopo la seconda approvazione del Senato, dovrà ritornare alla Camera per la terza lettura e la successiva approvazione.
Norma madri detenute, la rivincita di Forza Italia
L’ipotesi di una modifica del Ddl Sicurezza non piace alla Lega di Matteo Salvini che anche questa volta si è messa di traverso. Lo stesso vicepremier si è detto contrario all’ipotesi di modifiche e soprattutto al rinvio dell’approvazione, aprendo un nuovo fronte di scontro nella maggioranza.
Ipotesi che, invece, non dispiace a Forza Italia che nei mesi scorsi aveva ingaggiato una battaglia contro la stretta sul carcere per le madri detenute, la cosiddetta norma anti-rom che invece piace tanto alla Lega. La norma prevede l’eliminazione dell’obbligo per i giudici di rinviare il carcere per le donne incinte o con bambini di età inferiore all’anno di vita.
L’ho ribadito forte e chiaro: con il DDL sicurezza e gli emendamenti della Lega, introduciamo nuovi reati e aggravanti, oltre a inasprire le pene per crimini particolarmente odiosi. Avanti così, in difesa della legalità e dei cittadini onesti! pic.twitter.com/gieOFHyOA8
— Susanna Ceccardi (@SusannaCeccardi) September 12, 2024
Una disposizione che non è mai piaciuta al partito di Antonio Tajani. L’intervento del Quirinale e la necessità di ammorbidire la norma rappresenta una rivincita per Forza Italia nei confronti degli alleati.
L’altro provvedimento finito nel mirino del Governo, infine, è quello del divieto di acquisto di sim telefoniche per i cittadini extracomunitari privi di permesso di soggiorno. Norma inserita nel testo con un emendamento di Fratelli d’Italia sostenuto convintamente dalla Lega.
Lo scontro in maggioranza, la Lega dice no
Lo scontro sul Ddl Sicurezza rischia di complicare ulteriormente i rapporti tra gli alleati già alle prese con lo stallo delle riforme del patto di Governo.
Al pari di queste ultime, infatti, il Ddl Sicurezza è diventata una riforma simbolo per l’ esecutivo Meloni, una dichiarazione d’intenti del Governo che introduce nuove pene e nuovi reati, per rispondere al bisogno di sicurezza e di ordine della società contemporanea. Una riforma liberticida per l’opposizione che sabato scenderà in piazza per chiederne il ritiro.
🔴Il 14 dicembre ci saremo anche noi a Roma alla manifestazione indetta dalla rete "A pieno regime: no al Ddl sicurezza". Non dare i tuoi diritti per scontati. Vieni anche tu a difendere la possibilità di esprimere il dissenso liberamente. 💬 Elio Germano per la campagna… pic.twitter.com/kXSB4bonvz
— Amnesty Italia (@amnestyitalia) December 7, 2024
Ddl Sicurezza, che succede? Sintesi in tre punti
Cosa succede al Ddl Sicurezza in tre punti:
- Cammino del Ddl Sicurezza complicato: Il Ddl Sicurezza 2024 è in discussione al Senato e potrebbe subire modifiche in seguito alle osservazioni del Quirinale. Ciò ha creato divergenze tra i partiti di governo, con la Lega che si oppone alle modifiche e Forza Italia favorevole.
- Norme controverse: Le norme che stanno sollevando maggiori polemiche riguardano il divieto di acquistare sim telefoniche per cittadini extraeuropei senza permesso di soggiorno e la norma sulle madri detenute. Quest’ultima, che elimina l’obbligo per i giudici di differire la pena per le madri di bambini sotto l’anno di vita, è stata al centro di un conflitto interno alla maggioranza.
- Tensioni nella maggioranza: La discussione sul Ddl Sicurezza ha accentuato le divisioni tra i partiti di maggioranza, in particolare tra la Lega e Forza Italia, con il rischio di compromettere i già difficili rapporti all’interno del governo.