Resta avvolto nel mistero il caso di Liliana Resinovich, scomparsa il 14 dicembre 2021 e trovata morta 22 giorni più tardi nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico San Giovanni di Trieste. Negli scorsi giorni, i consulenti incaricati dei nuovi accertamenti sul corpo hanno chiesto una proroga di un mese per il deposito dei risultati. Intanto, la trasmissione televisiva Chi l’ha visto ha mandato in onda una serie di messaggi in codice scambiati tra la 63enne e l’amico Claudio Sterpin, ipotizzando che possano contenere elementi utili alle indagini.
Liliana Resinovich e i messaggi in codice con Claudio Sterpin
Si tratta di conversazioni Whatsapp estrapolate grazie a una perizia di parte dai due telefoni di proprietà di Liliana, lasciati a casa il giorno della scomparsa. Messaggi scritti perlopiù in dialetto triestino e in codice, con numeri al posto delle lettere, molto criptici, che la donna aveva cancellato.
“Perche pensar ma tropo am no”, tradotto “Non pensarci troppo amore mio”, scriveva la 63enne a Sterpin il 20 agosto 2021, quattro mesi prima della scomparsa. L’uomo rispondeva: “Forte xe de mi piu no nopossofardemeno”, ovvero “Il pensiero è forte che non posso farne a meno”.
Sono frasi d’amore, come quelle scambiate tra i due ai primi di dicembre. Frasi che, secondo i consulenti della famiglia, dimostrerebbero l’esistenza di una relazione tra loro e l’affetto provato dalla donna nei confronti di Sterpin, che fin dall’inizio sostiene che avevano in programma di costruirsi una nuova vita insieme.
Stando alla sua versione, Liliana avrebbe dovuto lasciare il marito Sebastiano Visintin per andare a vivere con lui. Visintin, tuttavia, afferma che tra loro non ci fossero problemi e che Sterpin potrebbe aver inventato tutto. Ospite del programma condotto da Federica Sciarelli l’11 dicembre 2024, ha dichiarato, riferendosi ai messaggi:
È la prima volta che sento queste cose. Bisognerebbe vedere tutto l’insieme delle telefonate. A me non dimostrano nessuna storia d’amore.
Slittato di un mese il deposito della nuova perizia
Questi dettagli, apparentemente di poco conto, sono invece cruciali per ricostruire gli ultimi istanti di vita della 63enne. Soprattutto alla luce delle prime evidenze emerse dalla nuova autopsia eseguita sul suo corpo dal pool di esperti guidato dalla dottoressa Cristina Cattaneo, che parlano di “lesioni prodotte da terze persone“.
Significa che “prima della morte la donna potrebbe essere stata aggredita, picchiata o coinvolta in una colluttazione” e che potrebbe essere stata uccisa. Per i risultati completi bisognerà aspettare un mese in più: i consulenti hanno infatti chiesto una proroga. La speranza è che possano rispondere ad almeno alcuni degli interrogativi ancora aperti.
La ricostruzione del “giallo di Trieste”
Non è stata ancora determinata, ad esempio, l’esatta data del decesso, attribuito dalle due perizie a una lenta asfissia. Liliana scomparve nel nulla dopo essere uscita di casa per buttare la spazzatura, dirigendosi a piedi verso il negozio di telefonia Wind, dove aveva confidato all’amico Sterpin di doversi recare.
Era la mattina del 14 dicembre 2021. 22 giorni più tardi, il suo corpo fu trovato senza vita, avvolto in due grandi sacchi neri per l’immondizia, con la testa coperta da due sacchetti più piccoli, nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico San Giovanni di Trieste.
Si ipotizzò che la donna si fosse allontanata per poi suicidarsi. Dopo le opposizioni presentate dai familiari – il marito, il fratello Sergio e la nipote Veronica, che hanno sempre escluso l’idea di un gesto volontario – il gip Luigi Dainotti ha però disposto nuove indagini con l’ipotesi di reato di omicidio. Si aspettano ora sviluppi.
Una sintesi per punti del caso e degli ultimi sviluppi
- Il caso e le nuove indagini: si continua a parlare di Liliana Resinovich, scomparsa il 14 dicembre 2021 e trovata morta 22 giorni dopo. I consulenti incaricati della nuova perizia hanno chiesto una proroga di un mese per il deposito dei risultati. Le analisi finora evidenziano possibili lesioni inflitte da terze persone, alimentando l’ipotesi che la 63enne sia stata uccisa.
- I messaggi in codice con Claudio Sterpin: la trasmissione televisiva Chi l’ha visto ha mostrato alcuni dei messaggi scambiati su WhatsApp tra Liliana e l’amico Claudio Sterpin, che rivelano una relazione extraconiugale. Sterpin sostiene che Liliana volesse lasciare il marito per iniziare una nuova vita con lui. Sebastiano Visintin nega invece problemi coniugali e mette in dubbio queste affermazioni.
- La ricostruzione del giallo: Liliana uscì di casa per svolgere delle commissioni. Il suo corpo fu trovato nel boschetto di un ex ospedale psichiatrico, avvolto in dei sacchi neri. La famiglia ha sempre escluso l’ipotesi del suicidio, portando il giudice a considerare l’omicidio come scenario investigativo principale.