Il vento soffia forte sui percettori della pensione di invalidità. Il sostegno economico fondamentale per le famiglie rischia di essere sospeso per motivi legati alla comunicazione dei redditi o ad altre problematiche burocratiche.
Vediamo insieme chi corre il rischio di sospensione della pensione di invalidità, e come fare per evitare brutte sorprese dall’INPS.
Perché la pensione di invalidità potrebbe essere sospesa?
In modo molto meticoloso, l’INPS richiede per le prestazioni assistenziali come la pensione di invalidità e inabilità, l’assegno ordinario, la pensione ai ciechi e sordi un resoconto annuale dei redditi.
E si tratta, ancora una volta, di “soldi”, il che non guasterebbe se fossero erogati in più sui trattamenti assistenziali.
Tuttavia, per non rischiare la sospensione del trattamento, è necessario presentare la dichiarazione reddituale annuale.
Infatti, in base alla soglia reddituale, l’importo della pensione di invalidità potrebbe ridursi o azzerarsi, passando dalla sospensione al recupero delle somme indebitamente percepite da parte dell’INPS.
Come detto, si tratta di un problema che accomuna gran parte dei percettori di trattamenti assistenziali strettamente correlati alla mancata comunicazione dei redditi percepiti all’INPS.
In questi casi, l’azione dell’INPS è chiara e cristallina: se non riceve l’adeguata comunicazione reddituale o se questa non è conforme, scatta la sospensione del trattamento per gli accertamenti del caso.
L’interesse del pensionato è quello di limitare le questioni burocratiche con l’Istituto che, spesso, hanno una data di partenza e una fine oltre ogni previsione. Ecco come evitare questa situazione.
Quali sono i motivi principali per la sospensione?
Abbiamo stilato tre punti che portano alla sospensione della pensione di invalidità. Il primo riguarda la mancata dichiarazione dei redditi.
La prima considerazione da fare riguarda la mancata comunicazione dei redditi: l’inosservanza di questo adempimento mette l’INPS nella posizione di interrompere l’erogazione del trattamento assistenziale.
Pertanto, i titolari di trattamenti assistenziali devono presentare la dichiarazione dei redditi indicando in modo chiaro l’importo del reddito e la provenienza.
L’omissione di questa dichiarazione porta l’Istituto a inviare un preavviso di sospensione, nel quale viene concesso un termine di 60 giorni per mettersi in regola.
In caso di somme percepite indebitamente, l’Istituto procede al recupero dopo 120 giorni dalla sospensione.
Cosa fare se ricevi una lettera di preavviso di sospensione?
Uno dei paradigmi del sistema previdenziale prevede l’applicazione di regole rigorose per la concessione e il mantenimento dei benefici, incluse le condizioni che possono portare alla sospensione della pensione di invalidità in caso di modifiche nello stato di salute o di mancato rispetto di determinati requisiti amministrativi.
Pertanto, si consiglia di:
- dichiarare annualmente l’ammontare del reddito percepito e la provenienza all’INPS;
- compilare la dichiarazione di responsabilità reddituale, seguendo il percorso online indicato dal sito dell’INPS. In alternativa, è possibile trasmettere il certificato tramite Caf o patronato.
Di seguito, i passaggi principali da seguire per dichiarare i redditi online tramite i servizi INPS:
- in primo luogo, accedi al sito INPS;
- seleziona la voce “Pensione e Previdenza”;
- seleziona la voce “Variazione pensione” e poi cerca il riquadro “Ricostituzione reddituale per sospensione”;
- compila il modulo indicando esattamente i redditi percepiti e invialo all’INPS.
Superamento dei limiti di reddito stabiliti dalla legge
Esistono dei limiti reddituali entro cui rientrare per ottenere l’importo pieno della pensione di invalidità.
Se il reddito annuo presentato all’INPS risulta superiore a determinate soglie, si rischia la riduzione dell’importo fino alla sospensione del beneficiario per sforamento del limite fissato dalla legge.
In particolare, i limiti di reddito per alcune prestazioni di invalidità sono i seguenti:
Prestazione | Limite Reddito 2024 | Limite Reddito 2023 |
Invalidi totali, ciechi civili e sordomuti | € 19.461,12 | € 17.920,00 |
Invalidi parziali e minori | € 5.725.46 | € 5.391,88 |
Attenzione: le soglie reddituali sono indicative, in quanto variano ogni anno, quindi è importante verificare quelle specifiche per l’anno di riferimento richiesto.
Per maggiori dettagli, si rimanda alla Circolare INPS numero 1 del 02 gennaio 2024.
Cosa sapere in breve
Ecco i tre punti principali da considerare:
- La mancata dichiarazione dei redditi può portare alla sospensione della pensione di invalidità. È fondamentale presentare annualmente la dichiarazione dei redditi corretta per evitare problemi burocratici con l’INPS.
- Esistono limiti reddituali specifici per evitare la riduzione o la sospensione della pensione di invalidità. Superare questi limiti può comportare la perdita del trattamento.
- Se ricevi una lettera di preavviso di sospensione, hai 60 giorni per inviare la documentazione corretta all’INPS. In caso di somme indebitamente percepite, l’INPS procederà al recupero delle somme dopo 120 giorni.