Con l’approvazione definitiva del Decreto Fiscale, il collegato alla legge di Bilancio, si è dovuto dire definitivamente addio alla speranza dell’arrivo della rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali.

Si continua, però, a confidare che una nuova proposta possa essere approvata per il 2025. La Lega non si ferma: il partito, infatti, continua incessantemente a spingere verso l’introduzione di una nuova sanatoria.

Ecco che è arrivata una nuova proposta. La rottamazione delle cartelle sembra essere una soluzione decisamente migliore del concordato, per venire incontro ai contribuenti.

La proposta di una nuova sanatoria, in base alle prime anticipazioni e indiscrezioni, sembra essere ancora più vantaggiosa rispetto alla quater già in atto.

Allora non ci resta che analizzare per bene quali sono le differenze, confrontando le due sanatorie. Un avvertimento è necessario: sulla quinquies ancora si sa molto poco e il confronto si svolgerà alla luce delle informazioni fino a ora trapelate.

Rottamazione quater vs rottamazione quinquies: quali sono le differenze

La Lega ha proposto l’introduzione della rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali. Con il varo di questa nuova maxi sanatoria, che prevede la definizione dei debiti fino al 2023, si arriverebbe alla quinta edizione della rottamazione.

La nuova rottamazione quinquies potrebbe correggere tutti gli errori della precedente sanatoria, tra l’altro ancora in atto, considerato il meccanismo fin troppo rigido.

Inoltre, la sua veste sarebbe totalmente diversa, a partire dai debiti che si potranno sanare. Ecco le prime differenze:

  • Rottamazione quater: cartelle affidate all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022;
  • Rottamazione quinquies: cartelle affidate all’Agente della riscossione anche più recenti dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023.

Restano comunque non rottamabili i debiti affidati nel 2024 e nel 2025. Le stesse rate sono differenti. Non ci saranno più rate trimestrali, ma mensili per un massimo 120 quote da corrispondere mensilmente, con la prima scadenza al 31 luglio 2025. Si tratta di una data molto utile per chi desidera pagare in un’unica soluzione.

Inoltre, come ti spiegherò meglio dopo, quando affronteremo il capitolo delle problematiche dell’edizione quater, viene eliminata la rigidità del meccanismo che, attualmente, prevede la decadenza immediata.

Cosa cambia sulle cartelle esattoriali nel 2025

La definizione agevolata delle cartelle esattoriali è entrata in vigore nel 2023. I contribuenti interessati a pagare i propri debiti fruendo di uno sconto su sanzioni e interessi, hanno avuto la possibilità di aderire fino al 30 giugno 2023.

Il pagamento poteva avvenire in un’unica soluzione oppure rateizzando l’importo fino a un massimo di 18 rate. In questo secondo caso, le rate si devono estinguere entro il 2027, rispettando quattro appuntamenti annuali.

Quindi, nel 2025 si continuerà comunque a pagare le restanti rate della rottamazione quater. L’anno prossimo è attesissimo il voto della proposta della Lega di introdurre la rottamazione quinquies. Il voto dovrebbe avvenire nel mese di marzo per poi far partire le domande con scadenza alla fine del mese di aprile.

La rottamazione quinquies sarà più vantaggiosa e meno problematica

La rottamazione quater, seppur ha avuto un più che discreto accoglimento, tradotto in un piccolo successo, sicuramente presenta alcune problematiche.

Il primo potrebbe essere un punto di forza, ma soprattutto di debolezza: è un meccanismo troppo rigido. Infatti, il mancato pagamento di una rata o il suo pagamento parziale comporta, inevitabilmente, la perdita dei benefici e la decadenza dalla definizione agevolata. Tuttavia, i pagamenti effettuati non vanno persi, ma si considerano a titolo di acconto sul debito.

La rottamazione quinquies, di contro, è molto più flessibile. Non si decadrà alla prima rata scaduta, pagata parzialmente o non pagata. Sarebbe prevista una tolleranza fino a otto rate, anche non consecutive.

Quindi, i contribuenti rischierebbero di decadere dalla nuova sanatoria solo dopo il mancato pagamento di nove rate.

Per riassumere

Il Decreto Fiscale ha definitivamente bocciato la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali, ma la Lega continua a spingere per una nuova sanatoria.

La proposta della rottamazione quinquies, più vantaggiosa della quater, prevede la definizione dei debiti fino al 2023 e una maggiore flessibilità nel pagamento delle rate, con un massimo di 120 rate mensili.

Rispetto alla rottamazione quater, che copre debiti dal 2000 al 2022, la quinquies includerebbe anche le cartelle affidate nel periodo dal 2022 al 2023. Inoltre, la quinquies offre maggiore tolleranza nei pagamenti, evitando la decadenza immediata in caso di ritardi.