Bacio o non bacio, l’Intelligenza artificiale ci ha messo lo zampino sulle immagini che ieri hanno fatto sobbalzare mezzo mondo, perché Giorgia Meloni non perde occasione per avvinghiarsi a Elon Musk?
Il feeling tra i due è ormai di vecchia data visto che l’uomo più ricco del mondo già presenziò all’edizione di Atreju dello scorso anno. Nel frattempo, però, complice la campagna per le presidenziali di Donald Trump, si è finito di buttare anima e corpo in politica. E la premier italiana ha una ragione in più per non farselo sfuggire.
Oltre a vari affari economici che possono legarlo al Bel Paese, tra Meloni e Musk è anche una questione di affinità politica visto che il patron della Tesla, X e SpaceX è diventato l’uomo simbolo della destra mondiale.
L’ultimo “tango” a Parigi tra Meloni e Musk
L’ultima volta che Giorgia Meloni ha incontrato Elon Musk è stato solo due giorni fa: a Parigi, in occasione della riapertura di Notre-Dame, la premier italiana non si è baciata appassionatamente con il magnate di origini sudafricane, come sottolinea Repubblica con il reel su YouTube
ma ha avuto un incontro riservato con il Presidente eletto Donald Trump e colui il quale è, evidentemente, qualcosa di più del suo consigliere privilegiato per la sburocratizzazione e l’efficienza amministrativa.
Le cronache raccontano di un incontro molto cordiale. Del resto, era stato annunciato ed è stato commentato in presa diretta con una certa enfasi da Andrea Stroppa, l’uomo di Musk in Italia
Colloquio Presidente Meloni e Presidente Trump in questo momento 🇮🇹🇺🇸. Grazie agli amici americani che lo hanno reso possibile ♥️
— Andrea Stroppa 🐺 Claudius Nero's Legion 🐺 (@andst7) December 7, 2024
Stroppa ha anche sottolineato come quello di Parigi tra Trump, Musk e Meloni sia stato “l’unico incontro insieme a quello con il principe William in agenda del Presidente eletto e comunicato alla stampa dal suo team”.
Ergo,
“L’Italia ha la rara opportunità di avere un rapporto speciale con gli Stati Uniti, il nostro secondo mercato commerciale. Il rapporto di stima con Elon, che molti in Italia vorrebbero boicottare, ci sta portando in uno scenario nuovo”
A queste parole, è facile immaginare come Giorgia Meloni si sia fregata le mani.
Gli affari di Musk (e quelli dell’Italia)
Il motivo per cui Giorgia Meloni sarebbe ben contenta di vedere Elon Musk e la sua potenza di fuoco finanziaria e industriale in Italia è evidente. Il nostro è un Paese che non può prescindere dagli investimenti stranieri.
Sta di fatto che in cima ai pensieri di Musk imprenditore in Italia c’è il settore delle telecomunicazioni. L’interesse commerciale del magnate, in quest’ambito, già si può considerare concreto. Starlink, la rete di satelliti controllata da SpaceX per garantire Internet veloce, è, del resto, la chiave di volta dell’imprenditore originario di Pretoria. E, ad oggi, già sono sei i satelliti di Starlink orbitanti a non più di trecento chilometri dal suolo che assicurano l’accesso alla rete in Italia.
Ora: secondo gli osservatori, il costo dell’investimento per SpaceX al fine di allargare l’offerta sarebbe fisso e relativamente limitato. E, dall’altra parte, l’Italia avrebbe tutto l’interesse a convolare a nozze con Musk su questo campo perché le garantirebbe un bel taglio di costi rispetto a quello previsto per portare la banda larga via terra nelle zone interne più remote e spopolate.
Questa cosa, per Palazzo Chigi, sarebbe una manna dal cielo (è proprio il caso di dirlo). Tant’è che Alessio Butti, sottosegretario all’innovazione tecnologica, ha già avuto modo di spiegare che il governo sta valutando con Starlink la tecnologia satellitare visti, nonostante il Pnrr, anche i ritardi degli operatori tradizionali per portare la banda larga ovunque.
E comunque: la partita non è facile. Alcuni mettono in discussione anche la qualità che garantiscono i satelliti di Musk e, ha fatto presente il Corriere della Sera il 15 novembre, lo stesso Stroppa risulta indagato nell’ambito di una inchiesta sulla fornitura della rete Starlink ad alcune sedi diplomatiche italiane. Non proprio un buon inizio, dato anche i giudizi pesantissimi che Musk ha esternato sulla magistratura italiana.
Tesla, Dogecoin e i missili
Ma, a parte la rete dei 7400 satelliti a bassa quota per offrire la copertura Internet e altri servizi di telecomunicazione, quali sono gli altri affari di Musk che potrebbero far gola a Giorgia Meloni?
In primis, visto anche la crisi dell’automotive tradizionale per costruire auto con il motore termico, c’è la Tesla. A metà novembre, la società che produce automobili elettriche ha segnato una capitalizzazione di poco inferiore ai mille miliardi. E la sua prima fabbrica in Europa è già stata aperta in Germania. Potrebbe esserci un bis in Italia? Beh, come si fa a non sperarlo, visti anche i pessimi rapporti tra l’inquilina di Palazzo Chigi e i vertici di Stellantis, ad esempio?
Un altro capitolo è costituito poi da SpaceX. L’Italia vanta un’ottima industria aerospaziale, potrebbe invogliare Musk a imbastire una collaborazione con la sua azienda fondata nel 2002 in Texas che ha tagliato i costi delle missioni spaziali per colonizzare Marte e che viene usata già dalla Nasa per raggiungere la Stazione spaziale internazionale.
Last but not least, c’è la partita legata alla criptomoneta Dogecoin. Da quando Trump ha vinto le elezioni, il suo valore è schizzato alle stelle. Perché non reinvestire il margine di guadagno in Italia? Meloni non aspetta altro.
Il “tango” tra Meloni e Musk in tre passi
- Tra Giorgia Meloni e Elon Musk è stato amore a prima vista. I due, a Parigi, non si sono scambiati il bacio appassionato come fatto credere dall’Intelligenza artificiale, ma ci sono molti motivi per cui la premier non aspetterebbe altro che il magnate in Italia
- Il campo delle telecomunicazioni è quello che fa più gola a Musk. In questo settore, in Italia, è già presente, sebbene in minima parte. Ma il governo, affidandosi alla tecnologia satellitare per garantire Internet veloce dappertutto, abbatterebbe i costi
- Meloni sarebbe ben contenta di convolare a nozze con Musk anche sul fronte dell’industria delle auto: con Stellantis non intrattiene certo buoni rapporti
Intanto coltiva le sue super amicizie per quando non sarà più al governo.Dove le poteva ricapitare un occasione del genere.Una piccola donna per niente bella né dentro e tantomeno fuori proveniente dai quartieri di Roma che incontra l uomo più ricco del pianeta…sembra la fiaba del principe azzurro.Che stia attenta piuttosto a non portarci in guerra .