I numeri deficitari del Napoli sono sintetizzabili nelle difficoltà che la squadra azzurra sta pagando in attacco. La sconfitta contro la Lazio, arrivata con la rete di Isaksen nel finale, ha certificato il momento più difficile della gestione Conte, culminato con la perdita del primato e una crisi realizzativa sempre più evidente. I numeri dipingono un quadro preoccupante per gli azzurri: con soli 21 gol realizzati in 15 partite, il Napoli si ritrova con il settimo attacco del campionato. Un dato impensabile per una squadra che guidava la classifica, superata ora da Atalanta, Inter, Fiorentina, Lazio, Juventus e Milan nella speciale classifica dei gol fatti.
Con una media inferiore ai due gol a partita, la squadra partenopea è ben lontana dalle medie realizzative delle compagini antagoniste allo Scudetto. I 9 clean sheet e le 10 reti subite dicono senza tema di smentita che il Napoli, con Juve e Fiorentina, ha la miglior difesa del campionato. Allo stesso modo, i 21 gol segnati in 15 partite ricordano impietosamente che quello di Conte è il peggior attacco tra le prime 7 in classifica e diventa undicesimo se si scorre la graduatoria dei tiri in porta, 132 contro i 187 dell’Atalanta capolista.
Napoli, i numeri dell’attacco azzurro: dove nasce il gap con le rivali per il titolo
C’è un dato che spiega tutte le difficoltà di Lukaku contro la Lazio: appena 15 tocchi in 90′ e 10 passaggi riusciti. In sintesi, il belga è stato servito molto poco dai compagni ma ha fatto quello che ha potuto. Sponde e basta. Nessun tiro in porta. Un attaccante vive per il gol ma Lukaku spesso gioca per gli altri. Non arrivano troppi palloni in area. Si muove senza successo. Il Maradona ieri lo ha anche fischiato ma proprio contro la Lazio non ha avuto chance. Non ci sono stati errori. Solo tante rincorse, attese e la porta di Meret frontale con Provedel alle sue spalle. Lo ha visto poche volte.
Contro la Lazio, però, il numero 11 azzurro non è il solo ad aver steccato la partita: infatti, c’è stata una prova poco convincente dell’intero collettivo. Impressiona negativamente il dato di cross riusciti (4 su 28: parliamo del 14%, dato più basso della stagione) e di dribbling realizzati molto basso (6 su 16, con il solo Kvara ad averne persi 3 su 4). Nella conferenza stampa dopo il ko con la Lazio, il tecnico del Napoli Antonio Conte è stato incalzato sui numeri offensivi che iniziano ad essere molto negativi. Il Napoli è settimo per gol, ma ottavo per produzione e decimo per tiri in porta.
Il calendario dei campani
Il calendario delle prossime settimane potrebbe essere favorevole agli azzurri, soprattutto considerando che il gruppo di testa è molto compatto. Il Napoli, infatti, affronterà due sfide in trasferta e una casalinga prima della fine dell’anno. Le prossime due giornate vedranno gli azzurri impegnati contro l’Udinese e il Genoa, entrambe fuori casa. Due trasferte che, pur rappresentando un banco di prova, non sembrano particolarmente proibitive, considerando il valore della rosa a disposizione di Conte. L’ultima partita del 2024, poi, sarà al Maradona contro il Venezia, squadra che al momento non sta attraversando un periodo particolarmente positivo.