E’ una festa di compleanno senza il festeggiato, purtroppo, ma a Genova il Corriere Mercantile è ancora amato dai cittadini e per i 200 anni del quotidiano esce nelle edicole una pubblicazione interamente dedicata all’evento. E la Biblioteca della Camera di commercio, in occasione della celebrazione, espone volumi rilegati con copie del giornale dall’Ottocento agli anni Duemila. Inoltre il 16 dicembre nella sede del municipio Bassa Valbisagno si terrà l’iniziativa dal titolo “Il Corriere Mercantile, il bicentenario che non t’aspetti” e per festeggiare verrà affissa una targa in via Archimede, nel palazzo che per quasi 40 anni è stata la sede della redazione e della cooperativa Giornalisti e Poligrafici che editava il quotidiano.

I 200 anni del quotidiano genovese chiuso nel 2015

A questa storia genovese il Secolo XIX ha dedicato una pagina scritta da Andrea Bagorda, piena di ricordi di personaggi che hanno fatto la storia di quel giornale che non c’è più, dallo storico direttore Mimmo Angeli alla caporedattrice Sandra Ramella, “flemmatica, autorevole, preparata, l’unica capace con un solo sguardo di placarne le ire”. La leggenda narra che la Ramella al Ballo della Rosa di Montecarlo sia stata invitata a ballare dal cardiochirurgo Christian Barnard, autore del primo trapianto di cuore, affascinato dal carisma e dall’eleganza della giornalista.

Nel 2015 è finita l’avventura del Corriere Mercantile nell’indifferenza dell’economia e della politica. Bagorda ricorda l’amarezza di Mimmo Angeli al ritorno dall’ennesimo incontro con gli imprenditori locali: “Anche questa volta a forza di pacche ho una spalla più bassa dell’altra”. E purtroppo non è solo una storia genovese.

Stefano Bisi