"Sarà spettacolare, non vi deluderà". Sono queste le parole con cui l'attore David Harbour parla del finale di "Stranger things", la serie Netflix che concluderà il suo viaggio con la stagione 5.
Affermazioni scontate, penseranno in molti, poiché a pronunciarle è uno dei protagonisti dello show, interprete dello sceriffo Hopper. Non così tanto, in realtà. Perché oltre all'inevitabile carica emotiva che la fine porterà inevitabilmente con sé, per gli spettatori (che devono prepararsi a una buona dose di commozione) e per gli stessi attori coinvolti, Harbour lascia sospeso il giudizio sul fatto se questo finale sia lieto o meno.
Un tentativo evidente di evitare spoiler ma che non fa altro che alimentare le voci di una conclusione dolceamara per i ragazzi di Hawkins.
Le dichiarazioni dell'attore sarebbero del tutto innocenti se non si stesse parlando di quello che, senza dubbio, sarà l'evento della cultura pop del prossimo anno. Inevitabile, dunque, che speculazioni e ipotesi si susseguano praticamente ogni giorno, nel tentativo di avere un'idea più chiara di ciò che il pubblico dovrà aspettarsi dagli ultimi episodi della serie Netflix.
Quando gli viene chiesto come pensa che reagirà il fandom di "Stranger things" alla fine della storia, Harbour non ha dubbi e parla di un finale "spettacolare" assicurando gli spettatori con un sincero "non vi deluderemo". In particolare, l'attore sottolinea che la serie riuscirà a tirare le fila di tutte le trame lasciate finora in sospeso ma è proprio qui che iniziano le preoccupazioni dei fan, perché l'interprete dello sceriffo Hopper ammette che questa conclusione potrebbe non essere lieta.
Parole che mantengono un velo di mistero e, sicuramente, non aiutano a calmare gli animi del pubblico.
Questo breve accenno a un finale che potrebbe non essere felice (del tutto o in parte) è, infatti, il secondo indizio concreto che qualcosa possa andare storto per Undici e gli altri ragazzi. Il primo era arrivato qualche settimana fa con il cambiamento della classificazione data da Netflix a "Stranger things", passata da contenuto sconsigliato ai minori di 14 anni non accompagnati all'essere una serie pensata esclusivamente per un pubblico adulto (età superiore ai 17 anni). Una modifica che lascia aperte varie nefaste possibilità, compresa quella della morte di un personaggio principale.
A peggiorare ulteriormente gli umori del pubblico della serie Netflix ci pensano anche alcune recenti immagini che arrivano dal set. Protagonisti sono lo stesso Harbour e Finn Wolfhard, che nella serie interpreta il giovane Mike. Quest'ultimo è seduto su una panchina, visibilmente addolorato, quando lo sceriffo si siede accanto a lui e prova a consolarlo.
Stranger Things 5 | Yesterday was an emotional day.
— Christopher Oquendo Photographer (@Christo45951886) December 3, 2024
Hopper was clearly talking to an 'upset' Mike Wheeler in front of the Hawkins Memorial which had names of the citizens of Hawkins, Edward Munson included. For those who witnessed yesterdays events, we all have lots of… pic.twitter.com/JVlquRfkn2
Ovviamente, non è noto quale possa essere il motivo di tanto scoramento ma una scena simile non può che confermare le difficoltà e, probabilmente, il dolore cui andranno incontro i beniamini in quest'ultimo capitolo della loro lotta contro il Sottosopra.
Al di là, però, di ragionamenti e speculazioni, quel che è certo è che la quinta e ultima stagione porterà con sé un notevole carico di emozioni, per chi ha contribuito allo sviluppo della serie come per chi l'ha solo vista in streaming su Netflix.
Per David Harbour, ad esempio, guardare i ragazzini protagonisti diventare giovani adulti nei dieci anni trascorsi dall'inizio delle riprese della prima stagione (nel 2015), rappresenta un legame emotivo che porterà sempre con sé. Lui come gli spettatori.
Una maturazione degli attori protagonisti inevitabile e repentina, come capita sempre nell'adolescenza, tale da costringere i creatori della serie, i fratelli Matt e Ross Duffer, a un salto temporale che proietterà gli ultimi episodi nel 1987, circa un anno e mezzo dopo la conclusione della stagione 4.
Le foto dei protagonisti sul set diffuse dall'account Instagram ufficiale di Netflix mostrano chiaramente come il tempo sia passato per Millie Bobby Brown, Finn Wolfhard, Gaten Matarazzo (interprete di Dustin), Caleb McLaughlin (Lucas) e Noah Schnapp (Will), e confermano quanto David Harbour abbia ragione.
"Stranger things" è stata in grado di crescere insieme ai suoi attori e al suo pubblico. Come già nella saga di "Harry Potter", le giovani star sono diventate dei professionisti conosciuti in tutto il mondo, mentre la serie aumentava la posta in gioco e si faceva più matura col passare delle stagioni (fino alla deriva esplicitamente horror della quarta). Che queste storie e questi personaggi giungano ora a una fine, non può che essere davvero emozionante.