Esattamente un mese fa, era il 9 novembre, Arianna Meloni, nel corso di un incontro di Fratelli d'Italia a Riccione, ebbe modo di fare un elogio sperticato alle donne: "Noi siamo davvero in grado di fare cose eccezionali. Ce lo possiamo dire: abbiamo dei super poteri. Noi siamo coraggio, noi siamo forza, noi siamo tensione e concentrazione. Il nostro sistema nervoso ci fa reggere la tensione meglio di qualunque uomo. E siamo anche persone che hanno una enorme tenuta fisica. Anche con una banale febbre, quando abbiamo 38, una tachipirina e via: al lavoro. Mentre qualcun altro con 37 sta già a casa".
Oggi, 9 dicembre, a riascoltare quelle parole, la mente corre verso il rimpasto di governo prossimo venturo. E già: perché, nel frattempo, agli osservatori delle cose di Palazzo Chigi, è apparso sempre più chiaro che alle sorelle d'Italia - Giorgia e Arianna Meloni - proprio non vanno giù degli atteggiamenti assunti da qualche componente dell'esecutivo giudicati troppo lascivi e ben poco professionali. E per questo le Meloni sisters hanno deciso di farsi un regalo di Natale: correre ai ripari sostituendoli.
E insomma: c'è da chiedersi se quando, esattamente un mese fa, Arianna Meloni si è lanciata nel suo personalissimo elogio alle donne, in realtà, non abbia voluto lanciare un avvertimento generale: chi non dà il 100% nella sua attività di governo, può considerarsi fuori.
O si hanno i super poteri oppure, ragazzi miei... si finisce, ad esempio, nella lista nera dei sottosegretari "fannulloni", volendo riprendere una vecchia retorica di Renato Brunetta.
La lista nera dei sottosegretari, in vista del rimpasto di Natale, sarebbe composta da tre nomi. Il primo fa parte della Lega e condurrebbe al sottosegretario all'Agricoltura Luigi D'Eramo. Il secondo sarebbe quello di Giorgio Silli, sottosegretario agli Esteri in quota Noi Moderati. Il terzo, invece, sarebbe quello di Maria Tripodi, altra sottosegretaria alla Farnesina in quota Forza Italia.
Giorgia e Arianna Meloni ce l'avrebbero con loro perché non seguirebbero, nè nelle commissioni nè in parlamento, le leggi che li riguardano. Troppe assenze, tra le altre cose: tanto che a metterci una pezza, spesso e volentieri, sono due che, evidentemente, i super poteri ce li hanno: il sottosegretario all'Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra e il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, entrambi Fratelli d'Italia.
E comunque: ora viene Natale e solo i meritevoli troveranno un regalo sotto l'albero. Scelto Tommaso Foti per sostituire Raffaele Fitto, nominato a Bruxelles nella squadra di Ursula von der Leyen, quali sono i posti di sottogoverno che possono essere ancora impacchettati?
C'è vacante un posto da sottosegretario all'Università, dopo l'addio della forzista Augusta Montaruli a seguito della condanna per l'uso improprio dei fondi dei gruppi consiliari del Piemonte.
Da febbraio scorso, presso il ministero della Cultura, rimane vuoto il posto di sottosegretario che fu di Vittorio Sgarbi, il quale dovette lasciare per incompatibilità con altri incarichi.
Manca un viceministro dei Trasporti.
Ci sarebbe poi la delega al Sud che Giorgia Meloni, dopo i mal di pancia di alcuni esponenti di Fratelli d'Italia, ha deciso di trattenere a sè anziché affidarli a Foti.
Ecco: tutto questo in attesa della sentenza sul caso Salvini-OpenArms fissata per il 20 dicembre.
Per qualcuno, le 73 fiducie poste dal Governo nei suoi primi 26 mesi di vita (un record), sono servite a mettere una toppa sui super poteri che mancano nell'esecutivo. Ma dovesse quel giorno essere condannato il leader della Lega, chissà a cosa le Meloni sisters dovranno fare ricorso.