Manca ormai pochissimo all’avvio del Giubileo del 2025: il 24 dicembre, giorno della Vigilia di Natale, Papa Francesco presiederà il rito di apertura della Porta Santa della Basilica Papale di San Pietro. Roma ospiterà gli eventi legati a questo speciale “anno di grazia” per i fedeli di tutto il mondo. Stando alle previsioni, la Città Eterna potrebbe accogliere circa 35 milioni di pellegrini. Ma è davvero pronta a una sfida del genere?
TAG24 si è posto questa domanda e, attraverso le immagini degli inviati Michele Lilla e Lorenzo Brancati, ha cercato di dare una risposta, affrontando tre criticità della Capitale: trasporti, crisi abitativa e decoro urbano.
Proprio i mezzi pubblici sono al centro della prima inchiesta. L’obiettivo era semplice: raggiungere un punto B partendo da un punto A usando metro, autobus e taxi. Eppure non sono mancati i disagi e le sorprese (negative).
Giubileo 2025 a Roma, focus sui trasporti: la metropolitana
La metropolitana di Roma ha tre linee (A, B-B1 e C) per un totale di 73 stazioni, che però riescono affatto a coprire tutte le zone della città.
Partendo dalla fermata Jonio della linea B, una zona periferica della città, per raggiungere il centro, fermata Ottaviano della linea A, si dovrebbero impiegare circa 30 minuti. Solo sulla carta, però. In una mattinata come tante altre, in un giorno in cui il Giubileo 2025 non è ancora iniziato e si è particolarmente fortunati, ce ne vogliono circa 50.
Senza contare il sovraffollamento che la fa da padrone e i borseggiatori in agguato. Basta un attimo di distrazione per dire addio a portafoglio e cellulare.
Autobus, un servizio affidabile?
Le zone della Capitale non servite dalla metropolitana possono contare su diverse linee di autobus. Non è facile capire quale prendere e in che direzione andare. Una volta individuata la fermata, i problemi purtroppo non sono di certo finiti.
I mezzi sono sovraffollati, spesso utilizzati dai tantissimi turisti che si muovono negli stessi orari di chi deve andare al lavoro, a lezione oppure deve semplicemente spostarsi da una parte all’altra della città. I cantieri presenti sulle strade contribuiscono poi a rallentare il servizio.
Tra i tanti visitatori della Città Eterna c’è anche chi ha deciso di non usare i mezzi pubblici.
“Mai preso il trasporto pubblico a Roma. Troppa gente, troppo caos, troppi lavori per le strade. È come la Salerno-Reggio Calabria: interminabile” raccontano due turisti.
Drammatica è invece la testimonianza di una residente che vive in zona Libia. “Ho fatto i chilometri per arrivare al Vaticano, ci sono troppi cantieri sulle strade. Io ho paura della metro, vengono con i coltelli, non la prendo mai” racconta.
L’odissea quotidiana dei taxi
Da via Flaminia a via Appia Nuova prendendo il taxi: un percorso che si dovrebbe completare in venti minuti. Ma a Roma il condizionale è d’obbligo, perché in realtà i tempi sono sempre incerti tra traffico paralizzato, cantieri, incidenti. Una triste normalità.
“Noi abbiamo sempre avuto problemi enormi ad arrivare alla stazione Termini o alla stazione Tiburtina” racconta il tassista intervistato. “Se avessimo la possibilità di riprendere una giornata normale con un drone, vedremmo piazza della Repubblica e piazza dei Cinquecento (nei pressi della stazione Termini, ndr) completamente intasate di mezzi”.
Alla fine il viaggio dura un’ora. Lecito chiedersi se Roma riuscirà a far fronte in modo adeguato al Giubileo 2025 con questi mezzi di trasporto. Dopo quanto documentato, è altrettanto lecito avere dei dubbi in merito.