Il 2025 si arricchisce di un nuova attesa: arriverà in tutte le sale "Ainda Estou Aqui (Io sono ancora qui)" di Walter Salles, il 30 gennaio. Il regista con alle spalle una carriera iniziata negli anni 80 e, nel 2003, è stato votato come uno dei 40 migliori registi del mondo dal quotidiano The Guardian. Noto al grande pubblico per capolavori come Central do Brasil del 1998 e I Diari della Motocicletta del 2004, si è aggiudicato nel tempo prestigiosi premi come il Golden Globe, il Bafta e la nomina agli Oscar.
"Io sono ancora qui" narra gli orrori della dittatura militare in Brasile nel 1971, attraverso la chiave del dramma famigliare e del racconto generazionale. Il film si basa sul libro omonimo dello scrittore, e giornalista, brasiliano Marcelo Rubens Paiva. Racconta il momento tragico vissuto dalla sua famiglia nel 1971, anno del rapimento del padre, ex deputato laburista. La famiglia Pavia vive in quell’anno a Rio de
Janeiro ed è composta da Rubens, Eunice e dai loro cinque figli. La loro è una vita felice, arricchita dall’affetto di amici e parenti. Il rapimento del capofamiglia, ad opera del governo, avverrà in maniera improvvisa e violenta.
Eunice si ritrova sola con cinque figli, costretta a reinventarsi per proteggere i propri cari. Decide che la priorità sarà salvaguardare la felicità della propria famiglia e al contempo scoprire la verità sul proprio scomparso marito. La dittatura fa da sfondo a tutta la trama, come un mostro che, nonostante la sua forza, sarà condannato alla sconfitta. Il film è arricchito da spunti autobiografici: Walter Salles era amico dei bambini Paiva e frequentava la loro casa. La rappresentazione di atmosfere, paesaggi ed emozioni del
momento è pertanto estremamente realistica. È l’accurata descrizione di una ferita privata, ma allo stesso tempo anche pubblica, della nazione. Un film splendido e toccante, il racconto del Brasile di ieri in cui riconoscere molti scenari e estremismi drammaticamente attuali.
Salles sceglie un cast importante: Fernanda Montenegro, Fernanda Torres, Selton Mello,
Maeve Jinkings, Humberto Carrão, Carla Ribas.