Dietro il glamour e le luci della ribalta, Robbie Williams sta affrontando una realtà molto più complessa. Il cantante britannico, amatissimo in tutto il mondo, ha recentemente rivelato un aspetto intimo e toccante della sua vita: l’esperienza di assistere i suoi genitori malati.

In una recente intervista, Williams ha condiviso con sincerità le difficoltà e le emozioni provate nel prendersi cura dei suoi cari, dimostrando un lato commovente della sulla sua vita privata. L’artista ha parlato apertamente delle sfide affrontate, delle gioie e dei dolori di questo percorso, dimostrando un’umanità e una vulnerabilità che lo rendono ancora più vicino al cuore dei suoi fan.

Robbie Williams parla della difficoltà di assistere i suoi genitori malati

Robbie Williams si è recentemente lasciato andare in una toccante riflessione sulla sua difficoltà nel gestire la carriera e la salute dei suoi genitori, entrambi affetti da gravi patologie.

Sua madre Janet è affetta da demenza, mentre suo padre Pete sta combattendo il morbo di Parkinson. Queste condizioni hanno messo alla prova la resilienza emotiva del cantante, che ha ammesso apertamente di sentirsi sopraffatto.

In un’intervista, Robbie ha dichiarato: “La verità è che sono molto impegnato e non sto affrontando la situazione come dovrei. È incredibilmente complicato.” Ha inoltre sottolineato quanto sia delicata la situazione, anche se ha evitato di entrare troppo nei dettagli per proteggere la privacy della sua famiglia. Robbie ha affermato di stare cercando il suo equilibrio nonostante le difficoltà.

Questa non è la prima volta che Robbie parla delle condizioni dei suoi genitori. Lo scorso novembre, durante la promozione del suo film Better Man, ha raccontato come la malattia di sua madre è uguale a quella di sua nonna, affetta anch’essa da demenza e rappresentata nel film. Ha descritto questa fase della sua vita come “diversa”, segnata dalla fragilità dei suoi cari e dalla necessità di trovare un equilibrio tra carriera e responsabilità.

Il cantante ha spiegato che, in questo momento della sua vita. il sostegno della moglie Ayda e dei suoi figli è fondamentale per affrontare questa sfida.

Robbie Williams rivela di aver avuto paura di sposare Ayda

In un’intervista con Vanity Fair Italia, Robbie Williams ha parlato della “scommessa” più grande della sua vita: il matrimonio con Ayda Field.

L’artista ha ammesso che in passato aveva difficoltà a mantenere una relazione stabile, e scherzando ha detto: “Non riuscivo a tenere il mio …. nei pantaloni”. Per lui, sposarsi ha rappresentato un impegno non solo emotivo, ma anche pratico, consapevole che il matrimonio comportava il rischio di perdere metà del suo patrimonio in caso l’avesse tradita. Tuttavia, ha spiegato che la vera scommessa è stata “sognare” un futuro diverso, sfidando le aspettative legate alle sue origini umili.

Robbie Williams e Ayda Field si sono incontrati nel 2006 durante un documentario sugli UFO. Nonostante inizialmente sembrassero incompatibili, è nata subito una forte connessione. Nel 2007, Robbie interruppe la relazione per liberarsi dalle dipendenze, ma Ayda lo supportò.

Successivamente si riconciliarono, viaggiarono insieme e si fidanzarono nel 2009.

@aydafields Instagram

Riflettendo sul suo passato, Robbie ha ricordato come in Italia fosse visto come il “cattivo ragazzo” che aveva distrutto i Take That, un’etichetta che ancora oggi, però, lui ritiene ingiusta. Ha poi parlato di altri momenti rischiosi della sua carriera, come l’album Swing When You’re Winning e il controverso Rudebox, definendoli scommesse audaci che avrebbero potuto rivelarsi disastri o successi.

Il cantante ha anche discusso delle sfide familiari affrontate durante la pandemia. Con i genitori e i suoceri ammalati e distanti e una famiglia numerosa con figli. Robbie ha descritto questo periodo come un momento complesso, ma caratterizzato anche dalla forza dell’amore familiare.

Queste rivelazioni mostrano un lato umano e vulnerabile dell’artista, un uomo che bilancia la fama con le sfide della vita quotidiana.