Manca poco all'entrata in vigore del decreto Sicurezza stradale voluto dal vicepremier Matteo Salvini. Nelle ultime ore però il ministro dei Trasporti è dovuto tornare su alcune delle sue decisioni, tra tutte quella della cannabis terapeutica quando si è al volante. Il vicepremier ha inviato una lettera ai ministri dell'Interno e della Salute oltre che al segretario alla presidenza del Consiglio Mantovano per parlare di una norma a tutela di chi assume sostanze psicotrope con protocolli terapeutici.
La norma, contenente la delega per la modifica del Codice della strada, dovrebbe avere effetti anche sull'articolo 187 che disciplina le sanzioni per la guida sotto l’effetto di droghe. La modifica è stata applicata dopo un lungo confronto con diverse associazioni per evitare che persone sotto effetto di farmaci non siano multate.
Salvini ha ribadito, in una nota diffusa dal ministero, che ha chiesto la creazione di un tavolo di lavoro per stabilire eventuali deroghe o individuare in via interpretativa le ipotesi di non sanzionabilità per chi è soggetto ad un trattamento farmacologico che può pregiudicare l'idoneità alla guida.
Occorre già modificare il nuovo codice della Strada. A farlo presente è lo stesso ministro dei Trasporti Matteo Salvini in una lettera. Nel decreto Sicurezza Stradale sono previste sanzioni per chiunque risulti positivo all'assunzione di droga anche se in assenza di alterazione psicofisica. Questo impedirebbe alle persone in cura con sostanze psicotrope, come la cannabis terapeutica, di mettersi al volante.
Nei prossimi giorni la disciplina sarà approfondita e si cercherà di disciplinare questo aspetto emerso dopo un confronto con diverse associazioni. Sarà pertanto aperto un tavolo tecnico per stabilire deroghe in vista del 14 dicembre, giorno nel quale entrerà in vigore il codice della strada.
La delega della modifica organica al codice della strada inciderà sull'articolo 187 del Codice della Strada che disciplina le sanzioni per coloro che guidano in stato di alterazione dopo l'utilizzo di sostanze stupefacenti. Chiunque guidi in stato di alterazione psicofisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti è punito con un'ammenda da euro 1500 a euro 6000 e l'arresto da sei mesi ad un anno con possibile sospensione della patente:
Saranno dunque previste modifiche per evitare multe o sanzioni ai cittadini che sono in cura con terapie blande. Si attende dunque il confronto per poter vedere quali modifiche saranno applicate sull'articolo 187. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture nel presentare il nuovo codice della strada ha spesso ribadito che intendeva colpire chi guida sotto l'effetto di alcool o droghe o chi utilizza il cellulare mentre è al volante.
Il decreto 'Sicurezza stradale' era atteso da moltissimi anni. Prima di questa misura portata avanti dal ministro dei Trasporti, l'ultima modifica al codice della strada risaliva agli anni '90 ed era necessario porre rimedio a tanti anni di immobilismo. Tuttavia non tutti hanno apprezzato il nuovo Codice promosso dalla maggioranza di governo, in particolare da Lega e Fratelli d'Italia. In primis l'opposizione che ha ritenuto il codice molto superficiale in alcuni punti e incapace di ridurre fenomeni come gli incidenti stradali.
Il pacchetto di misure è stato bollato da alcune associazioni come 'Codice della Strage'. Le stesse associazioni contrarie al decreto Sicurezza Stradale hanno spesso ribadito che da parte del ministro dei Trasporti sono state ignorate molte modifiche proposte dalle parti sociali. Qualche settimana fa il consigliere nazionale della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (Fiab), Luca Polverini, ha denunciato a Tag24 l'assenza di ascolto da parte del ministro per le istanze avanzate negli scorsi mesi dai ciclisti.