Sono circa 300 i cittadini italiani attualmente residenti in Siria. La Farnesina ha comunicato di essere pronta ad avviare le operazioni di evacuazione dei nostri connazionali.
Le prossime ore saranno decisive per le sorti del conflitto e le diplomazie mondiali sono al lavoro per cercare una soluzione diplomatica e scongiurare anche una nuova crisi migratoria. Da Doha, dove si è appena concluso il vertice tra Iran, Russia e Turchia, arriva un appello per l’immediata cessazione delle ostilità in Siria e per il dialogo tra il governo e l’opposizione.
Vediamo qual è la situazione dei nostri connazionali ancora in Siria.
Damasco, Tajani: “Pronti a evacuare gli italiani”
Mentre la situazione a Damasco e in tutta la Siria si fa sempre più drammatica, la Farnesina è al lavoro per garantire la sicurezza dei nostri connazionali. Attualmente, in Siria risiedono circa 300 italiani, che al momento non sarebbero in pericolo.
Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha assicurato che l’ambasciata italiana a Damasco è pronta a gestire le evacuazioni di tutti gli italiani che desiderano lasciare il Paese. Tajani ha anche sottolineato che il Ministero degli Esteri è in contatto costante con la nostra ambasciata nella capitale siriana e che, per ora, la situazione è sotto controllo.
“L’ambasciata è pronta a organizzare le evacuazioni; abbiamo già ricevuto delle richieste. Il governo è pronto a fare tutto il necessario, sia con iniziative nazionali che con il coinvolgimento dell’ONU, per garantire l’uscita sicura dei cittadini”,
ha dichiarato Tajani a conclusione della riunione dell’Unità di Crisi della Farnesina con gli ambasciatori italiani nella regione.
“Faremo in modo che tutti coloro che vogliono lasciare la Siria possano farlo. Al momento, comunque, non ci sono preoccupazioni per i nostri connazionali, che sono circa 300”,
ha aggiunto il Ministro.
Guerra in Siria, ribelli verso la Capitale
La situazione intorno a Damasco si fa di ora in ora più preoccupante, i ribelli siriani si avvicinano sempre più alla capitale. Le forze anti-regime hanno annunciato di aver preso il controllo della città di Sanmin, situata nelle campagne di Daraa, a circa 20 chilometri a sud di Damasco.
Nel frattempo, sono state smentite le voci secondo cui il presidente Bashar al-Assad avrebbe già lasciato il Paese. Se confermata, questa notizia contribuirebbe a gettare la Siria in una situazione di ulteriore incertezza.
“L’obiettivo che sosteniamo è una soluzione politica, non militare, che permetta di garantire pace e stabilità in Siria, un elemento fondamentale per la stabilità in Medio Oriente. Abbiamo fiducia nel confronto in corso a Doha fra Iran, Russia e Turchia, e ci auguriamo che da quell’incontro possa emergere un accordo che incoraggiamo tutte le parti a perseguire”,
ha spiegato Tajani che poi conclude:
“È importante evitare una nuova crisi migratoria”.