Aveva 43 anni, una figlia di sette e un locale ad Anzio, sul litorale romano. Ecco chi era Gianluca Monaco, ritrovato cadavere nel cortile di un palazzo a Nettuno nella serata di ieri, 6 dicembre 2024. Sarebbe stata la ex compagna a ucciderlo con una coltellata al petto, sferrata al culmine di una lite.
A chiamare i soccorsi sarebbe un inquilino dello stabile, dopo aver notato il cadavere riverso a terra: purtroppo per l’uomo non c’è stato niente da fare.
Chi era Gianluca Monaco, ucciso dall’ex
Gianluca Monaco era originario di Nettuno e gestiva un bar-ristorante ad Anzio, altra nota località balneare sul litorale romano, insieme alla ex compagna 36enne, Simonetta Cella. I due si erano separati e insieme avevano avuto una figlia. In passato il 43enne aveva gestito anche uno stabilimento balneare insieme al padre.
I rapporti tra i due ex fidanzati erano piuttosto tesi e ieri, al culmine dell’ennesima discussione, la donna lo ha accoltellato a morte. L’omicidio è avvenuto intorno alle 22 in via Bachelet a Nettuno, dove si erano dati appuntamento e dove la donna viveva. Il litigio sarebbe però iniziato prima.
Sul posto, oltre ai sanitari, sono giunti anche i carabinieri della compagnia di Anzio, coordinati dalla procura di Velletri. L’uomo era già privo di vita: è morto prima dell’arrivo dell’ambulanza. La fuga della donna è durata poco: infatti si è poi costituita, recandosi in caserma e confessando l’omicidio.
Il movente dell’omicidio
Dopo il delitto Simonetta Cella ha deciso di costituirsi ai carabinieri di Nettuno, che la stavano già cercando. Secondo indiscrezioni sarebbe stata la sorella a convincerla a raccontare quanto accaduto.
In caserma ha ammesso di aver ucciso l’ex fidanzato, dopo essersi incontrati per discutere della gestione della figlia e dei problemi economici. Stando a quanto emerso, i due litigavano spesso per la custodia della bambina.
Come riporta l’edizione romana del Corriere della Sera, la donna lo ha colpito con un coltello da cucina di 20 centimetri dopo essere stata minacciata.
Cella si è poi disfatta dell’arma in una strada limitrofa a quella in cui si è consumato il delitto. Una volta confessato l’omicidio, ha indicato alle forze dell’ordine il posto in cui poi è stata ritrovata. Era ancora sporca di sangue.
Simonetta Cella è stata arrestata
Trattenuta in caserma la donna, dopo l’interrogatorio con il pm di turno e considerati “i gravi indizi di colpevolezza a suo carico”, è stata trasferita in carcere. Si trova ora presso la casa circondariale di Rebibbia, a Roma.
Stando a quanto emerso durante i primi accertamenti dei carabinieri, sia Monaco che Cella avrebbero precedenti per droga. La donna avrebbe avuto anche in passato degli atteggiamenti aggressivi nei confronti della vittima.
Il delitto a Nettuno in tre punti
- Omicidio a Nettuno: Gianluca Monaco, un 43enne del posto, è stato trovato morto nel cortile di casa della sua ex compagna, Simonetta Cella. L’uomo è stato accoltellato a morte al culmine di una lite, presumibilmente legata a questioni economiche e alla custodia della figlia.
- Arresto della donna: Simonetta Cella si è costituita ai carabinieri, confessando l’omicidio. La donna ha riferito di aver accoltellato Monaco con un coltello da cucina e di aver poi gettato l’arma. È stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario.
- Motivi dell’omicidio: Secondo le prime ricostruzioni, l’omicidio sarebbe avvenuto a seguito di una discussione particolarmente accesa tra i due ex, probabilmente scaturita da tensioni legate alla separazione e ai problemi economici.
Il caso di Nettuno è un omicidio maturato nell’ambito di una relazione terminata, come accaduto anche a Rosella Nappini, uccisa dall’ex compagno Adil Harrati. Il 46enne di origini marocchine è stato condannato all’ergastolo pochi giorni fa.