Si parla di tagli, modifiche e riduzioni pesanti, ma nonostante ciò, anche nel 2025 saranno attive alcune misure per ristrutturare casa. Infatti, la stessa Legge di Bilancio, seppure prevede tagli importanti, riserba comunque alcune possibilità.
La manovra 2025 in fatto di bonus edilizi introduce limiti reddituali e nuove soglie di spesa. Per massimizzare i vantaggi fiscali, è bene sapere, preventivamente, come funzionano tali misure: facciamo sempre riferimento a bonus noti e già attivi da anni.
Tutte quelle persone che hanno intenzione di ristrutturare casa nel 2025 sono un po’ preoccupate dalla mannaia che si sta abbattendo sui bonus edilizi.
Tuttavia, anche se il panorama dei bonus edilizi sta per cambiare, ciò non vuol dire una loro eliminazione totale. Nel 2025, inizierà una nuova fase, considerando il fatto che la Legge di Bilancio conferma le misure principali, ma introduce, al contempo, alcune modifiche.
Sono stati confermati il bonus ristrutturazioni, l’Ecobonus e il Sismabonus con una sola possibilità per fruire delle agevolazioni: la detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi.
Di seguito, ti parlerò delle tre misure, soffermandomi più che altro sulle novità.
La prima misura prorogata è il bonus ristrutturazione che consentirà una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute, per effettuare i seguenti lavori:
Per essere più precisi, i lavori devono essere eseguiti sulle abitazioni principali e l’agevolazione sarà:
Per le seconde case, il tetto di spesa resta lo stesso, ma la detrazione scende al:
L’Ecobonus casa è un’agevolazione che permette di fruire di una detrazione fiscale per tutti gli interventi finalizzati al risparmio energetico.
Introdotto dalla Legge di Bilancio del 2007, l’Ecobonus è disciplinato dall’art. 14 del D.L. 63/2013 (detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica).
La Legge di Bilancio 2025 non cancella questa misura e, nello specifico, resta attivo l’Ecobonus per gli interventi di efficientamento energetico con aliquote dal 50% al 65% e con limiti di spesa variabili in base al tipo di intervento.
Per le abitazioni principali, l’Ecobonus sarà del 50% per le spese effettuate nel 2025. Scenderà al 36%, invece, per le spese effettuate nel 2026 e nel 2027.
Invece, per gli interventi sulle seconde case effettuati dal 2025 al 2027, l’Ecobonus sarà riconosciuto:
Accanto all’Ecobonus, ricordiamo la presenza di un’altra misura, forse meno nota: il Conto termico. Si tratta di una misura, sotto forma di rimborso spese, erogato da parte del GSE per i lavori di miglioramento energetico.
Le due misure possono essere combinate, per effettuare, però, interventi diversi. Ovviamente, qualora si decidesse di combinarle, occorre prestare molta attenzione alla pianificazione degli interventi e una maggiore cura nel preparare e presentare la documentazione necessaria.
Il Sismabonus è una misura fiscale che è stata introdotta dal decreto legge n. 63/2013 e, poi, integrata dal DM n. 58/2017. Entrata ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2017, la misura permette di fruire di una detrazione fiscale per gli interventi di miglioramento o adeguamento antisismico.
Nel 2025 sarà ancora in vigore, ma subirà tagli molto consistenti, ancora più pesanti dai prossimi anni:
Le aliquote saranno più generose per le abitazioni principali:
Il limite di spesa si pensa resterà invariato a 96.000 euro.
Seppur in misura ridotta, anche nel 2025 è possibile procedere alla ristrutturazione casa fruendo di alcuni aiuti. Ci sono tre bonus che, seppure tagliati, resteranno in vita. Cosa devi sapere in sintesi: