Si parla di tagli, modifiche e riduzioni pesanti, ma nonostante ciò, anche nel 2025 saranno attive alcune misure per ristrutturare casa. Infatti, la stessa Legge di Bilancio, seppure prevede tagli importanti, riserba comunque alcune possibilità.

La manovra 2025 in fatto di bonus edilizi introduce limiti reddituali e nuove soglie di spesa. Per massimizzare i vantaggi fiscali, è bene sapere, preventivamente, come funzionano tali misure: facciamo sempre riferimento a bonus noti e già attivi da anni.

Come ristrutturare casa nel 2025

Tutte quelle persone che hanno intenzione di ristrutturare casa nel 2025 sono un po’ preoccupate dalla mannaia che si sta abbattendo sui bonus edilizi.

Tuttavia, anche se il panorama dei bonus edilizi sta per cambiare, ciò non vuol dire una loro eliminazione totale. Nel 2025, inizierà una nuova fase, considerando il fatto che la Legge di Bilancio conferma le misure principali, ma introduce, al contempo, alcune modifiche.

Sono stati confermati il bonus ristrutturazioni, l’Ecobonus e il Sismabonus con una sola possibilità per fruire delle agevolazioni: la detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi.

Di seguito, ti parlerò delle tre misure, soffermandomi più che altro sulle novità.

Bonus ristrutturazione casa: prorogato e modificato

La prima misura prorogata è il bonus ristrutturazione che consentirà una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute, per effettuare i seguenti lavori:

  • Manutenzione ordinaria;
  • Manutenzione straordinaria;
  • Restauro;
  • Risanamento conservativo.

Per essere più precisi, i lavori devono essere eseguiti sulle abitazioni principali e l’agevolazione sarà:

  • Del 50% su una spesa massima di 96.000 euro, per le spese effettuate nel 2025;
  • Del 36% su una spesa massima di 96.000 euro, per le spese effettuate nel 2026 e nel 2027.

Per le seconde case, il tetto di spesa resta lo stesso, ma la detrazione scende al:

  • 36% per le spese sostenute nel 2025;
  • 30% per le spese sostenute nel 2026 e nel 2027.

Come funziona l’Ecobonus

L’Ecobonus casa è un’agevolazione che permette di fruire di una detrazione fiscale per tutti gli interventi finalizzati al risparmio energetico.

Introdotto dalla Legge di Bilancio del 2007, l’Ecobonus è disciplinato dall’art. 14 del D.L. 63/2013 (detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica).

La Legge di Bilancio 2025 non cancella questa misura e, nello specifico, resta attivo l’Ecobonus per gli interventi di efficientamento energetico con aliquote dal 50% al 65% e con limiti di spesa variabili in base al tipo di intervento.

Per le abitazioni principali, l’Ecobonus sarà del 50% per le spese effettuate nel 2025. Scenderà al 36%, invece, per le spese effettuate nel 2026 e nel 2027.

Invece, per gli interventi sulle seconde case effettuati dal 2025 al 2027, l’Ecobonus sarà riconosciuto:

  • In misura fissa per tutte le tipologie di interventi agevolati pari al 36% delle spese sostenute nell’anno 2025;
  • Al 30% delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027.

Accanto all’Ecobonus, ricordiamo la presenza di un’altra misura, forse meno nota: il Conto termico. Si tratta di una misura, sotto forma di rimborso spese, erogato da parte del GSE per i lavori di miglioramento energetico.

Le due misure possono essere combinate, per effettuare, però, interventi diversi. Ovviamente, qualora si decidesse di combinarle, occorre prestare molta attenzione alla pianificazione degli interventi e una maggiore cura nel preparare e presentare la documentazione necessaria.

Come funziona il Sismabonus

Il Sismabonus è una misura fiscale che è stata introdotta dal decreto legge n. 63/2013 e, poi, integrata dal DM n. 58/2017. Entrata ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2017, la misura permette di fruire di una detrazione fiscale per gli interventi di miglioramento o adeguamento antisismico.

Nel 2025 sarà ancora in vigore, ma subirà tagli molto consistenti, ancora più pesanti dai prossimi anni:

  • Scende al 36% per le spese sostenute nel 2025;
  • Scende al 30% per le spese sostenute nel 206 e nel 2027.

Le aliquote saranno più generose per le abitazioni principali:

  • 50% per le spese sostenute nel 2025;
  • 36% per le spese sostenute nel 2026 e nel 2027.

Il limite di spesa si pensa resterà invariato a 96.000 euro.

Ristrutturazione casa nel 2025 in sintesi

Seppur in misura ridotta, anche nel 2025 è possibile procedere alla ristrutturazione casa fruendo di alcuni aiuti. Ci sono tre bonus che, seppure tagliati, resteranno in vita. Cosa devi sapere in sintesi:

  1. Bonus edilizi confermati e modificati nel 2025: nonostante i tagli previsti, nel 2025 saranno attivi bonus per la ristrutturazione, l’efficienza energetica e la sicurezza sismica, con limitazioni sui redditi e nuovi limiti di spesa.
  2. Bonus Ristrutturazioni: detrazione del 50% sulle spese per lavori di manutenzione, restauro e risanamento su abitazioni principali, con tetto di spesa di 96.000 euro. Dal 2026 la detrazione scende al 36% per le spese nel 2026-2027.
  3. Ecobonus: detrazione fiscale per interventi di risparmio energetico, con aliquote dal 50% al 65%. Per le abitazioni principali la detrazione è del 50% nel 2025, scendendo al 36% nei due anni successivi. Per le seconde case, la detrazione è del 36% nel 2025 e del 30% dal 2026 al 2027.
  4. Sismabonus: detrazioni per miglioramenti antisismici, con aliquote che scendono al 36% per il 2025 e al 30% per gli anni successivi. Le abitazioni principali beneficeranno di aliquote più alte, ma con un limite di spesa di 96.000 euro.