Un altro venerdì nero dei trasporti. Il 13 dicembre 2024 è stato indetto da Unione Sindacati di Base un nuovo sciopero generale che coinvolgerà diversi settori tra cui, appunto, i trasporti. Sono tanti i motivi che portano i sindacati nuovamente in piazza: tra tutti c’è la manovra finanziaria del governo Meloni oggetto di tantissime contestazioni negli ultimi mesi. Saranno portate in piazza tutte le richieste che l’esecutivo nazionale ha tradito, secondo il sindacato.

Condizioni di salario e lavoro dignitoso, servizi pubblici e sicurezza e libertà di rappresentanza. Queste sono le richieste che Usb porterà in piazza il prossimo 13 dicembre, domani invece l’Usb organizzerà un presidio sotto al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. L’obiettivo è farsi sentire dal vicepremier Salvini che ha già invocato la precettazione come per lo sciopero generale del 29 novembre scorso.

Ha parlato, in esclusiva a Tag24, il delegato dell’Usb Francesco Staccioli. L’esponente del sindacato ha spiegato le motivazioni delle proteste di domani, 6 dicembre 2024, e della piazza del venerdì 13. I lavoratori del mondo dei trasporti chiedono da tempo condizioni più dignitose, a detta dei sindacati, che non vengono riconosciute dal ministero.

L’Usb e lo sciopero del 13 dicembre 2024

Si fermano taxi, autobus, metro e treni ma anche il settore sanitario e il trasporto marittimo. Sarà un nuovo venerdì complicato per gli italiani a causa dello sciopero generale indetto per il 13 dicembre. La protesta durerà per ventiquattro ore, quella dei vigili del fuoco invece durerà quattro ore – dalle 9 alle 13. Coinvolte Milano e Roma nell’astensione del lavoro.

L’obiettivo principale dello sciopero resta la legge di bilancio voluta dal governo Meloni. I sindacati denunciano una turistificazione del Paese e un impoverimento provocata dalla manovra. “Lo sciopero generale copre le tematiche generali, tra cui quella dei Trasporti” spiega il delegato dell’Usb Francesco Staccioli a Tag24 “sono manifestazioni che rispettano la legge più restrittiva d’Europa e nei tempi giusti“.

La protesta di domani 6 dicembre sotto al ministero dei Trasporti

Non c’è solo lo sciopero del 13 dicembre. Domani, 6 dicembre 2024, alcuni esponenti dell’Usb si recheranno sotto al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture – a Piazzale di Porta Pia. L’obiettivo è quello di far sentire la propria voce al vicepremier Salvini e difendere il diritto allo sciopero, spesso minacciato dalle precettazioni del ministro.

Salvini, a pochi giorni dalla proclamazione dello sciopero del 29 novembre, ha detto che ci sono state da due anni a questa parte troppe manifestazioni contro il governo Meloni. Parole che non incutono timore ai sindacati.

Noi domani saremo lì, il mondo dei Trasporti vive una situazione paradossale” spiega Staccioli “erano anni che non c’erano manifestazioni così partecipate, al di là delle organizzazioni che le hanno indette“.

Se si sciopera c’è una ragione, spiega l’esponente dell’Usb. “Il presidio assumerà una valenza maggiore perché Salvini fa un’operazione politica interna alla maggioranza di governo, si appropria degli interessi dei cittadini superando l’attuale normativa. A lui toccherebbe rispettarla, un’ulteriore precettazione sarebbe un abuso” insiste Staccioli.

La paura per una nuova precettazione

E se Salvini dovesse precettare anche lo sciopero del 13 dicembre? Il rischio c’è, visti i precedenti delle scorse settimane e le polemiche che hanno generato. Staccioli spiega che domani i sindacalisti andranno a sfidare il ministro: “Se andrà avanti così faremo qualcosa” insiste l’esponente dell’Usb “non ci presteremo alle solite liturgie“.

Il riferimento è alla convocazione dei sindacati al ministero dei Trasporti dello scorso 26 novembre in vista dello sciopero di tre giorni dopo. In quel caso Salvini, su richiesta del Codacons e del Garante degli Scioperi, ha precettato la protesta dei lavoratori del settore dei Trasporti riducendola a quattro ore.

Salvini deve pensare a fare il ministro dei Trasporti” prosegue “deve interessarti a un comparto composto da vari settori che in questo momento vive un grandissimo momento di disagio, invece parla di Ponti ed è preso da tutt’altre cose…

Sciopero del 13 dicembre 2024: tre punti

  • Sciopero generale del 13 dicembre 2024: La USB ha indetto uno sciopero di 24 ore che coinvolgerà trasporti pubblici (taxi, autobus, metro, treni), sanità e trasporto marittimo. I vigili del fuoco si fermeranno per 4 ore. La protesta riguarda soprattutto la legge di bilancio del governo Meloni, accusata di impoverire il Paese e favorire la “turistificazione”. Milano e Roma saranno particolarmente interessate.
  • Protesta del 6 dicembre 2024: Il sindacato terrà un presidio davanti al Ministero dei Trasporti per contestare il diritto alla precettazione, spesso utilizzata dal vicepremier Salvini per limitare gli scioperi. L’obiettivo è far sentire le proprie richieste su salari, condizioni lavorative e sicurezza.
  • Timori di nuove precettazioni: Salvini, che ha già ridotto uno sciopero precedente a sole 4 ore, è accusato di non affrontare i veri problemi del settore trasporti. USB minaccia ulteriori azioni se continueranno le restrizioni al diritto di sciopero.