Un monumento per ricordare gli italiani che lavorarono in Francia. Il quotidiano “La Libertà” di Piacenza ha raccontato la vicenda di una realizzazione in ricordo di chi ha contribuito allo sviluppo di una nazione lavorando lontano dalla propria terra: “È stata una grande emozione già nel settembre del 2022 quando ci fu la posa della prima pietra – spiega Giovanni Piazza, in rappresentanza della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo -. Un monumento nazionale voluto da tutti gli italiani presenti in Francia e che ci rende orgogliosi di essere piacentini. Innanzitutto perché è stato progettato da Louis Molinari, originario di Poverella di Groppallo, e in secondo luogo perché si tratta di un monumento che ricorda un pezzo di storia importante del nostro territorio quando l’emigrazione verso oltralpe fu la risposta alla richiesta d’aiuto da parte della Francia per la realizzazione di nuove infrastrutture”.
Un monumento in Francia celebra il lavoro degli italiani all’estero
Emozione e orgoglio anche nelle parole di Jean Claude Boeri, vicepresidente del circolo “Leonardo da Vinci”: “Un progetto iniziato cinque anni fa quando in pochi ci credevano – il suo commento -. Un monumento che rende omaggio ai nostri padri, ai nostri nonni che sono emigrati per costruirsi una nuova vita”.
“C’era una volta l’Italia” nasce dalle sottoscrizioni di oltre 400 famiglie che insieme hanno finanziato l’opera e raccolto fondi, 600mila euro, per completarla. Il monumento è una rappresentazione dell’Uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci, alto sette metri circondato da quattro alberi rappresentativi di oltre 3.500 famiglie di emigrati italiani in Francia.