C’era una volta Kylian Mbappé, miglior giocatore al mondo per distacco. Fino a un anno fa il francese era considerato la stella più brillante del calcio internazionale ma ora le cose sembrano essere cambiate. Il 25enne parigino doveva raccogliere la pesante eredità di Messi e Cristiano Ronaldo ma qualcosa è andato per il verso sbagliato. Il fuoriclasse non ha retto la troppa pressione e, fino a questo momento, il suo trasferimento al Real Madrid non può che essere considerato un flop.

La straordinaria tripletta nella finale dei Mondiali 2022 sembrava aver certificato il suo immenso valore. Mbappé era certo di avere un posto nell’elite del calcio europeo ma con il tempo il suo status è cambiato notevolmente. La conferma è arrivata anche dal Pallone d’Oro, con l’ex PSG che si è piazzato appena in sesta posizione dietro ai compagni di club Vinicius, Carvajal e Bellingham. Le ultime prestazioni caratterizzate da errori clamorosi hanno fatto storcere il naso a più di qualche tifoso in giro per il mondo.

Mbappé, la stagione con il Real Madrid è un flop

La stagione di Mbappè in Spagna è un continuo paradosso. I 10 gol in 20 partite sarebbero un ottimo biglietto da visita per chiunque ma non per lui. Dietro a questi numeri si nascondono infatti moltissimi errori, decisamente troppi per un campione del suo calibro. Ad accendere le polemiche attorno al francese ci ha pensato l’ultimo rigore fallito contro l’Athletic Bilbao, che ha regalato la vittoria ai baschi. Ancora una volta l’ex PSG ha dimostrato scarsa lucidità dagli undici metri fallendo un’occasione irripetibile.

Il feeling con il dischetto non è mai stato così disastroso: due errori da inizio stagione, entrambi pesantissimi. Anche contro il Liverpool il 9 dei Blancos aveva fallito la chance del pareggio indirizzando la gara in favore degli inglesi. La sensazione è che il francese non sia tranquillo e senta la pressione in un modo particolare. Passare da una squadra in cui era la stella indiscussa a un club pieno di campioni affermati ha inciso notevolmente sulle sue prestazioni in campo.

Il confronto con gli anni di Parigi

I primi tre mesi di Mbappé in Spagna sono stati ampiamente sotto le aspettative. Lo scorso anno a questo punto della stagione il classe ’98 aveva già messo a segno 18 gol, trascinando il PSG in campionato e in Champions League. Ad oggi il suo contributo è ridotto ai minimi storici e Mbappé non ha mai saputo ribaltare le sorti di una gara con le sue giocate. Ancelotti è consapevole delle difficoltà dell’attaccante e spera che possa superare il momento difficile al più presto.

In Spagna il clima non è dei migliori. Stampa e tifosi si sono scagliati contro il fuoriclasse francese, pagato a peso d’oro con un contratto stellare. Il periodo no di Mbappé ha monopolizzato le prime pagine dei quotidiani spingendo a riflettere su un aspetto: il 25enne è ancora tra i migliori giocatori del mondo? Quasi impossibile dire di no ma, allo stesso tempo, le prossime partite potrebbero scavare un solco tra il Mbappé di oggi e quello ammirato in Francia.

Tra consapevolezza e riscatto

Che le cose non stiano andando per il verso giusto è chiaro anche allo stesso Mbappé. Il 25enne delle Merengues si è scusato con i tifosi al termine della sconfitta contro l’Athletic Bilbao commentando il suo periodo da incubo. Una consapevolezza che può solo farlo migliorare in vista dei prossimi impegni.

Risultato negativo. Un grave errore in una partita in cui ogni dettaglio conta. Me ne assumo la piena responsabilità. Un momento difficile, ma è il momento migliore per rischiare la situazione e mostrare chi sono. 

Il riscatto passerà dalla sfida al Girona in Liga e dal big match di Champions League contro l’Atalanta. Mbappé sarà chiamato a dare una svolta alla stagione per non rischiare di finire troppo presto tra gli eterni incompiuti. Sarebbe davvero un enorme peccato per un giocatore dotato di una tecnica fuori da ogni logica.

La crisi senza di Mbappè al Real Madrid

  • Prestazioni altalenanti e problemi dal dischetto: Mbappé, nonostante i 10 gol in 20 partite con il Real Madrid, ha deluso le aspettative commettendo errori decisivi come i rigori falliti contro Athletic Bilbao e Liverpool. Il suo rendimento è ben al di sotto dei suoi standard abituali.
  • Confronto con gli anni al PSG: Al PSG Mbappé era la stella indiscussa. A questo punto della stagione aveva già segnato 18 gol e trascinato la squadra in campionato e Champions League. Al Real Madrid, invece, il suo contributo è nettamente inferiore, senza mai riuscire a ribaltare una partita con le sue giocate.
  • Pressioni e voglia di riscatto: Consapevole della situazione, Mbappé ha riconosciuto i suoi errori scusandosi con i tifosi e dichiarandosi determinato a migliorare. Il suo atteggiamento autocritico e la volontà di riscattarsi rappresentano segnali positivi ma per rilanciarsi dovrà tradurre le parole in prestazioni sul campo.