Volevano sovvertire l’ordine democratico attraverso azioni terroristiche e di propaganda. Per farlo, sarebbero stati disposti a tutto, anche a colpire istituzioni ed esponenti politici.

Si facevano chiamare “Werwolf Division” in omaggio alle famigerate Werwolf naziste della Seconda Guerra Mondiale, avevano ramificazioni in tutta Italia e tra i loro obiettivi – secondo gli inquirenti – ci sarebbe stata anche la premier.

Si tratterebbe di una pericolosa organizzazione estremista di matrice suprematista e neonazista, quella sgominata oggi- mercoledì 4 dicembre – dagli agenti della Digos di Napoli e Bologna al termine di un’indagine durata due anni e che ha portato all’arresto di 12 persone e a 25 perquisizioni domiciliari. In totale sono 25 le persone indagate con un’età compresa tra i 19 e i 76 anni. Le accuse formulate nei loro confronti sono associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e detenzione illegale di arma da fuoco.

Cos’è la Werwolf Division e perchè progettavano attentati?

La Werwolf Division sarebbe un’organizzazione neonazista di matrice suprematista e accelerazionista che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe avuto come obiettivo la creazione di uno Stato etico e autoritario basato sulla supremazia della razza ariana.

Il gruppo, noto anche come Divisione Nuova Alba, si ispirava agli ideali del cosiddetto “accelerazionismo”, ovvero, un movimento che punta ad accelerare le crisi delle società e delle istituzioni democratiche per favorire la nascita di un nuovo ordine, in questo caso basato sulla supremazia della razza ariana.

Un principio che ricorda la tristemente nota ‘strategia della tensione’ messa in atto in Italia dalle organizzazioni terroristiche negli anni’70 e che fu alla base della sanguinaria stagione delle stragi inaugurata dalla Strage di Piazza Fontana a Milano, il 12 dicembre del 1969.

Le immagini: cosa hanno sequestrato

Sempre secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’organizzazione aveva una struttura verticistica, in cui ciascun membro ricopriva un ruolo ben definito, che andava dal ‘Comandante’ all”Editore’ e all”Istruttore’.

Al momento del blitz delle forze dell’ordine sarebbe già stata “in una fase di organizzazione operativa avanzata e in grado di realizzare attentati” anche con le tecniche usate dai cosiddetti ‘lone wolves’ (lupi solitari).

Dalle indagini, infine, sarebbe emerso che il gruppo “segreto, composto da pochi camerati validi e fedeli, pronti ad agire”, svolgeva la propria attività di propaganda e reclutamento di “Nuovi uomini e donne pronti alla rivoluzione” attraverso due gruppi Telegram “Werwolf Division Discussioni” e “Movimento Nuova Alba” ma anche attraverso la distribuzione di volantini nelle città italiane.

Nel corso delle perquisizioni sono state sequestrate numerose divise mimetiche, armi e materiale di propaganda.

Immagini dal canale Youtube della Polizia di Stato

Da dove deriva il nome Werwolf Division?

Il nome “Werwolf Division” si ispira alle omonime divisioni naziste costituite alla fine del Secondo Conflitto Mondiale con il compito di compiere atti di sabotaggio e guerriglia contro le truppe alleate. L’organizzazione di queste unità era di competenza del comandante in capo delle SS Heinrich Himmler. Werwolf in tedesco significa ‘uomo lupo’o ‘lupo mannaro’.

Donzelli (FdI): “L’obiettivo eravamo noi, adesso basta speculazioni”

Il deputato di Fratelli d’Italia, responsabile nazionale dell’organizzazione, Giovanni Donzelli ha commentato con fermezza gli arresti dei membri della Werwolf Division.

In occasione della presentazione dell’edizione 2024 di Atreju, la storica manifestazione di Fratelli d’Italia in programma dall’8 al 15 dicembre, il deputato – intervistato dall’inviato di Tag24.it Michele Lilla – ha ribadito la posizione netta del suo partito contro ogni forma di estremismo, sottolineando che “gli estremisti, che siano di destra o di sinistra, sono da condannare e attaccare”.

Ha poi fatto riferimento alle frequenti polemiche dell’opposizione sulla presunta vicinanza del partito a determinati ambienti di destra, sottolineando il fatto che tra gli obiettivi degli estremisti pare ci fosse anche la premier Meloni.

“Il fatto che volessero fare un attentato a Giorgia Meloni conferma che non c’è spazio per una speculazione da parte della sinistra sulla vicinanza nei nostri confronti, perchè l’obiettivo eravamo noi”

Ha concluso Donzelli.

Che cos’è la Werwolf Division in 5 punti:

Che cos’è la Werwolf Division e quali erano i suoi obiettivi riassunti in cinque punti:

  • Scopo e Attività: La Werwolf Division, un’organizzazione neonazista e suprematista, pianificava azioni terroristiche e propaganda per sovvertire l’ordine democratico. Era particolarmente attiva nel reclutamento attraverso i social e volantini.
  • Struttura e Ideologia: Il gruppo, ispirato all’accelerazionismo e alla supremazia della razza ariana, secondo gli inquirenti mirava a creare uno Stato autoritario. La sua ideologia richiama le divisioni naziste Werwolf della Seconda Guerra Mondiale.
  • Operazioni e Pericoli: L’organizzazione, composta da membri con ruoli definiti (da “Comandante” a “Istruttore”), sarebbe già stata in fase operativa avanzata, capace di realizzare attentati tramite “lone wolves” (lupi solitari).
  • Indagini e Arresti: Dopo due anni di indagini, 12 membri sono stati arrestati e 25 perquisizioni sono state effettuate.
  • Reazione Politica: Il deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, ha condannato il gruppo e ha ribadito la posizione del partito contro ogni forma di estremismo, sottolineando che l’attacco alla Meloni dimostra la distanza tra la destra e l’estremismo violento.