Dopo il 20 di ogni mese, l’INPS rende disponibile il cedolino pensione, contenente di tutte le voci che compongono l’importo, comprese le eventuali trattenute.

Facendo un’attenta verifica del cedolino, ci si può accorgere della presenza di una trattenuta relativa a una vecchia adesione sindacale o associativa.

Nella maggior parte dei casi, si tratta di adesioni risalenti a molti anni prima. Adesione che, magari, non si vuole più portare avanti. È possibile revocare la quota sindacale e associativa dalla pensione? Assolutamente sì e nel testo andrò a spiegarti come devi fare.

Intanto, ti consiglio di vedere il video YouTube di Pensioni e Aggiornamenti, che ti spiega in modo semplice come eliminare le trattenute sindacali dalla pensione.

Come controllare il cedolino pensione

L’INPS fornisce ai cittadini un servizio online molto importante che permette di visualizzare, scaricare e, ovviamente, controllare il cedolino pensione.

Il servizio permette di verificare, mese per mese, l’importo dei trattamenti liquidati dall’Istituto, conoscere le ragioni per le quali questo può subire variazioni e tutte le voci presenti in esso.

Per consultarlo, è sufficiente accedere nella propria area riservata sul sito dell’INPS, autenticandosi con una delle seguenti credenziali digitali:

  • SPID;
  • CIE;
  • CNS.

Una volta eseguito l’accesso, si possono utilizzare diverse funzionalità come, per esempio:

  • Cedolino pensione;
  • Confronta cedolini;
  • Visualizza elenco prospetti di liquidazione (Modelli TE08);
  • Gestione deleghe sindacali;
  • Comunicazioni al pensionato;
  • Duplicato libretto di pensione.

Il cedolino pensione contiene diverse informazioni, a partire dai dati anagrafici fino alla descrizione di tutte le voci rilevanti del cedolino.

In particolare, proprio nel riquadro “Descrizione” troviamo:

  • Pensione mensile lorda;
  • Contributo fisso EX-ONPI;
  • Trattenute IRPEF mensili in base alle aliquote in vigore;
  • Trattenute addizionali IRPEF regionali a debito del pensionato, relative all’anno precedente;
  • Trattenute addizionali IRPEF comunali a debito del pensionato, relative all’anno precedente;
  • Acconto dell’addizionale IRPEF comunale;
  • Eventuale contributo associativo sindacale;
  • Importo netto della pensione;
  • Importo lordo IRPEF dovuta;
  • Detrazioni.

Come revocare la quota sindacale o associativa

Molti pensionati potrebbero aver aderito a un sindacato o a un’associazione molti anni fa e, ancora oggi, trovarsi con una trattenuta sulla pensione.

Si tratta di importi non troppo elevati, dai cinque ai dieci euro al mese, ma che, in molti casi, si preferirebbe non avere. È molto importante, quindi, controllare periodicamente le voci sul proprio cedolino pensione, anche perché, capita spesso che, la trattenuta sindacale o associativa, venga dimenticata.

Tuttavia, è possibile revocarla in qualsiasi momento, attraverso due modalità:

  • Delegando un soggetto terzo;
  • Autonomamente, sul portale INPS.

Di seguito, andrò a spiegare entrambi i metodi, fornendo una semplice guida alla revoca.

Revoca tramite un soggetto terzo

Il primo metodo per revocare le trattenute sindacali o associative dal proprio cedolino pensione INPS è tramite un delegato di fiducia. Si tratta di una possibilità comoda soprattutto per chi non è molto pratico nell’utilizzo delle procedure telematiche.

Il cittadino deve conferire la delega a un soggetto terzo che, solitamente, si impersona in un CAF, un Patronato oppure un professionista.

Non bisogna far altro che conferire la delega e, a questo punto, sarà il delegato a occuparsi di tutto. È molto importante, una volta portata a termine la procedura, farsi rilasciare la ricevuta di avvenuta revoca, per assicurarsi che tutto sia andato per il meglio.

Revoca tramite l’INPS

Le procedure telematiche della Pubblica Amministrazione hanno avuto un notevole sviluppo, dando ai cittadini una grande e autonoma libertà di gestione di molte pratiche burocratiche.

I cittadini possono procedere a revocare le quote sindacali o associative direttamente tramite il portale INPS, attraverso una procedura semplice, veloce e anche molto intuitiva.

Come al solito, il primo passo è autenticarsi sul sito dell’INPS, utilizzando le proprie credenziali digitali. Una volta effettuato l’accesso, si deve scrivere nella barra di ricerca la seguente formula: “Deleghe sindacali – Trattamenti pensionistici”.

Una volta effettuata la ricerca, comparirà la dicitura omonima e si deve far altro che cliccarci su. Successivamente, si deve cliccare sul tasto “Utilizza Servizio”. Ecco che apparirà una schermata con quattro sezioni:

  • Deleghe in essere;
  • Elenco movimentazioni;
  • Modalità di contatto;
  • Download materiale utente.

A noi interessa solo la prima sezione, dove apparirà una tabella con le trattenute sindacali o associative che possono essere revocate. A questo punto, basterà solo cliccare su “Revoca” e, poi, su “Conferma”.

Il processo è semplice e guidato ed eliminare le quote sindacali dalla propria pensione è davvero facile e a portata di click.

Per riassumere

Il cedolino pensione, disponibile dopo il 20 di ogni mese, include tutte le voci dell’importo, comprese le trattenute sindacali o associative, che potrebbero risalire a iscrizioni vecchie.

È possibile revocare queste trattenute attraverso due metodi: delegando un professionista o effettuando la revoca autonomamente tramite il portale INPS.

Per fare ciò, bisogna accedere all’area riservata dell’INPS con SPID, CIE o CNS, e seguire la procedura nella sezione “Deleghe sindacali – Trattamenti pensionistici“. Una volta individuate le trattenute, basta cliccare su “Revoca” e confermare.