Mai toccare i classici. O, se è proprio necessario, almeno farlo con molta cautela. Una lezione che in casa Disney non sembrano voler ascoltare, vista la quantità di remake sfornati negli ultimi anni di alcuni dei film di animazione più amati nella storia del cinema. L’ultimo che arriverà, in ordine di tempo, è probabilmente ‘IL’ classico per eccellenza, “Biancaneve“, che fin dal suo annuncio è andato incontro a una serie di polemiche destinate, forse, a peggiorare dopo il nuovo trailer diffuso dalla Casa di Topolino.
Il filmato anticipa quella che sarà la storia del film che, a una prima occhiata, sembra seguire piuttosto fedelmente la narrazione originale della fiaba del 1937. Tuttavia, un elemento in particolare è del tutto nuovo e riguarda una sorta di ribellione che la protagonista sembrerebbe guidare contro il regno di terrore della sua matrigna, la Regina Cattiva.
Una scelta che, se confermata nella pellicola, potrebbe costare cara alla Disney. Già un’altra versione cinematografica della favola originale aveva tentato questo tipo di approccio, venendo fortemente contestata dal pubblico e dalla critica.
Biancaneve, il nuovo trailer del remake anticipa una rivolta per il trono?
La Disney ha diffuso un nuovo trailer per il suo remake di “Biancaneve“. Un video narrativo, che sembra seguire cronologicamente lo sviluppo della trama del film e che mostra tutti gli elementi iconici che hanno reso leggendario il film del 1937.
La trama della pellicola sembra dunque seguire fedelmente l’originale, con tutti gli ‘snodi’ principali della storia al loro posto. Dall’infanzia felice della protagonista all’avvento della Regina Cattiva, dalla fuga nella foresta fino alla scoperta della casa dei sette nani, per poi chiudersi con il fosco presagio della strega e la mela avvelenata.
Se non fosse per una deviazione decisa rappresentata da quella che si prefigura come una sottotrama in cui la protagonista si pone alla testa del popolo schiavizzato dalla regina per porre fine al suo regno malvagio.
Una lotta per il trono che non è minimamente presente nel film d’animazione e che sembra spingere la storia nella direzione di un confronto tra Biancaneve e la sua nemesi, seguendo un destino comune ad altre eroine di storie analoghe sul grande schermo, dalla “Alice in Wonderland” di Tim Burton fino alla Katniss Everdeen della saga “Hunger Games“.
Uno sviluppo che, tra l’altro, è già stato tentato in un altro adattamento della fiaba dei fratelli Grimm del 1812, quel “Biancaneve e il Cacciatore” del 2012 con protagonista la Kristen Stewart reduce dal successo di “Twilight“. In quel caso, addirittura, la sua Biancaneve finiva con l’indossare un’armatura per dar battaglia alla Regina interpretata da Charlize Theron.
Inutile dire che questa svolta nell’intreccio originale non venne minimamente apprezzata da pubblico e critica. Il film incassò, infatti, circa 396 milioni di dollari ma a fronte di un budget di 170 milioni (quasi raddoppiato con i costi di pubblicità e marketing) e ricevette recensioni decisamente negative.
Biancaneve, dai sette nani al principe azzurro: tutte le polemiche
Certo, non è affatto detto che le cose stiano così. Il fatto che ci sia Greta Gerwig, regista del blockbuster neofemminista “Barbie“, alla sceneggiatura (insieme con Erin Cressida Wilson) rappresenta quasi una garanzia che la storia potrebbe non percorrere una strada tanto semplicistica per mostrare un’eroina moderna.
Tuttavia, questa è solo l’ultima di numerose polemiche che hanno colpito il film fin dall’inizio del suo percorso produttivo.
Il casting stesso di Rachel Zegler, attrice di origini colombiane e polacche, è stato accolto da un misto di approvazione, da un lato, e attacchi, dall’altro. Per alcuni, infatti, la scelta contraddiceva il carattere ‘europeo’ del personaggio, risultando in un tradimento rispetto all’opera dei fratelli Grimm, oltre che del film originale. Obiezioni rispedite al mittente dalla stessa attrice che, intervistata da Variety nel 2022, pose l’accento su quanto fosse importante per lei, in quanto ‘latina’, poter interpretare un’icona come Biancaneve.
Un segnale di apertura e inclusione, dunque, capace di fornire alle bambine che amano il personaggio in tutto il mondo.
Proprio quell’inclusione che, per alcuni, è mancata in merito all’altra polemica (addirittura duplice) montata intorno alla pellicola e relativa alla figura dei sette nani. Quando venne reso noto che, tra i sette attori scelti per le parti, solo uno era effettivamente affetto da nanismo, la Casa di Topolino venne contestata per non aver dato agli attori nani l’opportunità di far parte di una delle poche pellicole che li vedono protagonisti.
Un’accusa alla quale ne fece seguito un’altra che andava a riguardare in modo più diretto proprio la rappresentazione dei personaggi nella storia e quanto questa fosse anacronistica. A farla era Peter Dinklage, star de “Il Trono di Spade” nel ruolo di Tyrion Lannister.
L’attore giudicò ipocrita la Disney per la rilevanza data alla scelta di un’attrice latina per il ruolo principale all’interno di una pellicola che continuava, però, a mostrare una minoranza in modo stereotipato:
“Da un lato, fate i progressisti, dall’altro continuate a raccontare una storia dannatamente arretrata su sette nani che vivono tutti insieme in una grotta. Ma cosa diavolo state facendo?”
Infine, non meno controverse vennero giudicate le osservazioni della Zegler sulla ‘passività’ del personaggio di Biancaneve nella favola originale. L’attrice rimarcava come una versione moderna del personaggio non dovesse fare affidamento sul Principe Azzurro per salvarsi ma dovesse prendere in mano la sua vita e “diventare la leader che sa di poter essere“. Commenti che le fecero guadagnare una serie di pesanti critiche dagli ambienti dell’estrema destra statunitense, che presero di mira la pellicola accusandola di essere intrisa di ideologia woke.
Rachel Zegler is single-handedly destroying this movie.
— Tuggs🎄🍷🥩🧈✝️ (@thattugglife) August 11, 2023
My TikTok feed is full of ppl on all sides posting about her holier-than-thou crappy attitude is not okay & Snow doesn’t need to be modern.
It’s impressive how many people she’s turned against seeing Snow White.
Bravo👏🏼 pic.twitter.com/EUdli8mh1v
Gal Gadot convince come Strega cattiva
Ma c’è un elemento che sembra aver messo d’accordo tutti e si tratta della Regina Cattiva interpretata da Gal Gadot.
Nel trailer, l’ex Wonder Woman gioca con il personaggio, la cui crudeltà è assoluta e priva di morale. In un cinema fantastico del 21° secolo in cui sembra che i villain debbano avere sempre motivazioni plausibili in modo da favorire se non l’immedesimazione quanto meno la comprensione del pubblico, la sua Regina è pura malvagità. E, come tutti i cattivi senza scrupoli, si diverte tantissimo a fare ciò che vuole!
In ogni sguardo di finta premura rivolto verso Biancaneve mentre le prepara l’ennesima trappola, come negli scatti di rabbia che la infiammano, emerge con chiarezza l’autocompiacimento di un personaggio che incarna l’archetipo del Male e non deve essere altro che quello. E Gal Gadot risulta perfettamente credibile nel darle vita.
Un’interpretazione che, a giudicare dai commenti degli utenti di YouTube sotto al video del trailer in lingua originale, ha già fatto breccia nel cuore dei fan. Forse persino un po’ troppo, dal momento che in molti sembrano schierati più a favore della Regina Cattiva che non della protagonista…
Commenti che rappresentano un ulteriore, ennesimo avvertimento alla Disney sull’accoglienza che potrebbe essere riservata a questo remake, discusso e contestato fin dal suo annuncio.
Conclusioni
- Rivisitazione controversa della trama: il nuovo trailer del remake di “Biancaneve” anticipa una sottotrama nella quale l’eroina sembra guidare una rivoluzione contro la Regina Cattiva, una novità che potrebbe allontanarsi dall’originale e sollevare polemiche simili a quelle già incontrate dall’altro adattamento del 2012, “Biancaneve e il Cacciatore“, con Kristen Stewart;
- Polemiche su casting e inclusività: la scelta di Rachel Zegler, un’attrice latina, nel ruolo di Biancaneve ha suscitato sia elogi che critiche per l’interpretazione di un personaggio tradizionalmente europeo, mentre altre critiche hanno riguardato la Disney per la rappresentazione dei nani, rivolte dalla star di “Game of Thrones” Peter Dinklage;
- Apprezzamenti per la Regina Cattiva: nonostante le polemiche, l’interpretazione di Gal Gadot nel ruolo della Regina Cattiva sembra essere molto apprezzata, per come incarna il ruolo di un villain senza scrupoli, incarnazione di un Male puro e assoluto.