È sempre tempo di sondaggi politici e l’istituto SWG ha presentato ieri 3 dicembre l’ultimo per La7. I dati sono simili a quelli registrati il 25 novembre 2024, ma ci sono alcuni punti che sembrano risaltare più degli altri.
Uno riguarda il partito di maggioranza all’interno del centrodestra e cioè Fratelli d’Italia: continua il leggero calo che i meloniani sperimentano da alcune settimane. Forse non c’entra soltanto il risultato ottenuto alle ultime regionali, ma il sondaggio SWG mostra come Forza Italia resti il secondo partito della coalizione anche se tallonato dalla Lega.
Continua il leggero calo anche per il PD, mentre il M5S è il partito che guadagna più interesse agli occhi dei potenziali elettori.
Sondaggi politici SWG agrodolci per il centrodestra
Probabile che sia una naturale flessione derivata dagli onori (e oneri) di essere forza di governo, ma per Fratelli d’Italia le intenzioni di voto elaborate da SWG risultano un po’ indigeste. L’istituto demoscopico, nelle sue rilevazioni per La7 per la settimana che va dal 25 novembre 2024 al 2 dicembre, mostra come gli elettori e le elettrici italiane andrebbero a votare se le elezioni politiche si svolgessero oggi.
Come accennato, è FdI a mostrare un calo fra le due settimane: perde lo 0,3% e scende al 29,1%. Il suo primato però non è in discussione e guarda dall’alto in basso non soltanto le opposizioni, ma anche gli altri due partiti della coalizione di centrodestra: Lega e Forza Italia.
Con il passare del tempo svanisce anche l’effetto delle regionali in Emilia-Romagna e in Umbria, andate male per il centrodestra, ma è da qualche tempo che FdI mostra un leggero calo nei vari sondaggi elaborati da diversi istituti demoscopici.
Forza Italia e Lega tornano vicinissimi, con lo 0,1% di distanza l’uno dall’altro. I forzisti si trovano al 9%, mentre i leghisti all’8,9%: una distanza brevissima ma che regala ancora una volta la preferenza dei potenziali elettori al partito guidato da Antonio Tajani.
Questi i risultati:
- Fratelli d’Italia 29,4 / 29,1 (-0,3%)
- Forza Italia 8,9 / 9 (+0,1%)
- Lega 8,7 / 8,9 (+0,2%)
Cresce il M5S, calo per il PD
Se le rilevazioni del 30 novembre sembravano segnalare per il “campo largo” un piccolo avanzamento forse sull’onda anche delle recenti vittorie alle regionali umbre ed emiliano-romagnole, arrivati a dicembre la situazione sembra esser cambiata anche se di poco.
A stupire è il Movimento 5Stelle, che ha attraversato alla fine di novembre un periodo complesso per l’organizzazione interna con la Costituente e che vede ancora in atto lo scontro fra il suo presidente Giuseppe Conte e (l’ex?) Garante Beppe Grillo: fra 25 novembre e 2 dicembre i pentastellati hanno guadagnato lo 0,5% in intenzioni di voto.
PD e AVS invece registrano una piccola flessione fra le due settimane. I dem hanno perso lo 0,2% (passando quindi dal 22,6% al 22,4%), mentre il partito guidato da Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni dallo 6,8% scende al 6,7%. Il trend positivo di AVS, derivato dal più che positivo risultato ottenuto alle ultime Europee, continua e sembra aver ottenuto l’interesse di chi prima forse votata il M5S per le sue posizioni ambientaliste o ecologiste.
Sono risultati piccoli, ma che vengono naturalmente letti con attenzione all’interno dei singoli partiti. Rientrano qui ovviamente i pentastellati, che guadagnano mezzo punto e si attestano all’11,7%. Nonostante il fatto che Grillo abbia contestato i risultati della Costituente e abbia chiesto una seconda votazione, c’è la possibilità che i potenziali elettori abbiano apprezzato il tentativo di cambiamento del partito.
Ecco i risultati più nel dettaglio:
- Partito Democratico 22,6 / 22,4 (-0,2%)
- Movimento 5Stelle 11,2 / 11,7 (+0,5%)
- AVS 6,8 / 6,7 (-0,1%)
Piccoli passi in avanti per i partiti di centro
Il resto dei partiti, di quelli cioè che non rientrano nei due grandi schieramenti di centrodestra o centrosinistra, si muove attorno allo 0,1-0,2% fra la rilevazione del 25 novembre e quella del 2 dicembre. In attesa che si palesi per davvero quel grande partito di centro liberal-democratico che in tanti vagheggiano (fra cui c’è anche Luigi Marattin e il suo “Orizzonti Liberali”), Azione, Italia Viva e +Europa non si muovono molto fra le due misurazioni.
Ecco i dati:
- Azione 2,9 / 2,7 (+0,2%)
- Italia Viva 2,5 / 2,6 (-0,1%)
- +Europa 2,0 / 1,9 (+0,1%)
I risultati ovviamente si riferiscono, da un lato, alla prima settimana di rilevazione, dall’altro alla seconda: i due partiti che guadagnano qualcosa nelle intenzioni di voto sono quello guidato da Carlo Calenda e quello da Riccardo Magi. Il partito di Matteo Renzi, invece, subisce una leggerissima flessione.
I tre partiti hanno assunto nelle ultime settimane posture diverse: Azione punta molto sul problema dell’industria dell’automotive italiana, in crisi da molti anni fra licenziamenti, cassa integrazione e vendite scarse, mentre +Europa sulla questione dei due CPR in Albania.
I tre punti salienti dell’articolo
- Leggero calo per Fratelli d’Italia e concorrenza interna: Fratelli d’Italia continua a subire un piccolo calo nelle intenzioni di voto, scendendo al 29,1%, mentre Forza Italia e Lega si avvicinano, con la distanza tra i due partiti ridotta a soli 0,1%.
- Crescita del M5S e flessione del PD: Il Movimento 5 Stelle guadagna terreno, salendo dello 0,5% e raggiungendo l’11,7%, mentre il Partito Democratico subisce una lieve flessione, passando dal 22,6% al 22,4%.
- Stabilità dei partiti di centro: i partiti di centro come Azione, Italia Viva e +Europa mostrano variazioni minime nelle intenzioni di voto, con Azione guadagnando leggermente (+0,2%), mentre Italia Viva e +Europa registrano piccole flessioni.