Il primo Consiglio dei Ministri per Tommaso Foti è stato veloce ma – forse – non indolore. Anche se il neo ministro degli Affari europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr si è detto entusiasta del compito, oggi 3 dicembre 2024 Palazzo Chigi in una nota ha fatto sapere che la premier Giorgia Meloni ha deciso di gestire da sé le deleghe per il Sud.

Continua quindi il progetto di Meloni di rendere il Sud Italia la “locomotiva d’Italia” grazie a sgravi fiscali e all’implementazione del “modello Caivano”, mentre allo stesso tempo l’arrivo di Foti permette di lavorare con un membro fedele e capace di Fratelli d’Italia.

Foti ha anche parole di apprezzamento per Galeazzo Bignami, diventato per acclamazione il nuovo capogruppo dei meloniani alla Camera: “Non ha bisogno di un consiglio per tenere unito il gruppo perché il gruppo è già unito“.

Primo giorno da ministro per Foti: com’è andata?

Una votazione per acclamazione che in fin dei conti certifica quanto ormai era già stato deciso: Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti, è diventato il nuovo capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. Scelto per acclamazione, il suo nuovo ruolo va a riempire il vuoto lasciato da Tommaso Foti, diventato a sua volta ministro degli Affari europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr.

Oggi 3 dicembre 2024 si è svolto un Consiglio dei Ministri molto veloce, che ha inaugurato il lavoro di Foti ma ha anche certificato una sorpresa inaspettata per alcuni: la premier Giorgia Meloni ha scelto di tenere per sé le deleghe per il Sud, lasciando le altre tre nella gestione dell’ex capogruppo.

E i due ambiti, organizzazione interna a FdI e Pnrr, si intrecciano in una dichiarazione rilasciata dallo stesso Foti fuori Montecitorio: servirà un periodo di adattamento prima di individuare i dossier più urgenti, mentre il rapporto di amicizia con Bignami porta Foti a fidarsi totalmente di lui per la gestione del gruppo parlamentare.

Com’è andato il primo giorno di scuola? Lo studente è bravo, si applica… Prima di individuare un dossier, bisogna individuare lo stato delle cose e io sono abituato prima a studiare e poi a parlare. Suggerimenti a Bignami? Lo conosco e lui mi conosce da tanti anni: sicuramente non ha bisogno di un consiglio per tenere unito il gruppo perché il gruppo è già unito.

Un’unità che tanto più in questo periodo sembra sempre più necessaria a FdI, forse non tanto all’interno del partito quanto per dimostrare a critici e non che l’attuale governo di centrodestra lavora unito per raggiungere la naturale scadenza.

Scadenza che riguarda anche le rate del Pnrr: spostare al 2026 la data finale entro la quale realizzare tutti i progetti potrebbe aver soltanto allontanato un poco di più la necessità di spendere le risorse nei progetti decisi a suo tempo.

“Fitto ha fatto un grande lavoro, io ho molto entusiasmo”

Le dichiarazioni odierne di Foti riecheggiano quelle che lo stesso neoministro aveva fornito durante la trasmissione “Agorà” in onda su Rai3. Promettendo un grande impegno a fronte di materie complesse come gli Affari Europei e il PNRR, Foti si dice entusiasta di quanto lo attende a Palazzo Chigi:

È un incarico di responsabilità che va assolto nel migliore dei modi, non ci saranno pause. Non penso ci siano ritardi nel Pnrr, il ministro Fitto ha fatto un grande lavoro. Io sono sempre a disposizione del mio partito, ho assolto il ruolo di capogruppo con entusiasmo, lo stesso entusiasmo lo avrò da ministro.

Come accennato, sarà la premier Meloni a tenere per sè le deleghe per il coordinamento delle politiche per il Sud. In diverse occasioni Meloni ha ricordato come lo sviluppo delle Zes (Zone Economiche Speciali), così come tutta le serie di misure economiche contenute nelle ultime leggi di bilancio, possa far diventare le regioni meridionali italiane la “locomotiva d’Italia“, portando benessere e sviluppo socio-economico in quelle zone.

Resta comunque un fatto da sottolineare, e cioè il parziale cambio di programma riguardo le deleghe che Fitto gestiva prima del suo passaggio a Bruxelles. Smentite le ipotesi di spacchettare le deleghe da affidare poi a quattro diversi ministri, la premier ha scelto un politico esperto del proprio partito, evitando quindi di dover aprire un potenziale casting che avrebbe coinvolto anche Lega e Forza Italia.

Il fatto che Meloni abbia deciso di concentrarsi principalmente sul Sud Italia fa seguito anche a quel “modello Caivano” tanto enfatizzato dai politici di FdI, fatto di generosi interventi per la riqualificazione delle aree più marginali ma anche di un inasprimento di pene e reati specie contro la delinquenza giovanile.

Annunciando una “ricognizione all’interno del governo in merito a quanto già realizzato per rafforzare lo sviluppo del Mezzogiorno“, la nota seguita all’odierno Consiglio dei Ministri suggerisce che una parte del governo (rappresentato da FdI) ritenga necessario centralizzare questo ambito di interventi.

Malan: “Foti è l’uomo giusto per il posto giusto”

Il senatore di FdI Lucio Malan si è infine unito a tutti quei colleghi di partito che hanno fatto gli auguri a Foti per il nuovo incarico, ringraziando altresì Fitto per l’impegno dimostrato nei suoi due anni da ministro. La scelta è stata, secondo Malan, naturale: pensare a Foti è stato ovvio non soltanto per le sue capacità ma anche perché il precedente ministro era stato espressione proprio di Fratelli d’Italia.

Per il resto si può dire che il governo è solido e che ciò è dimostrato dal fatto che, dopo due anni, né la legislatura né la compagine governativa siano cadute e si sia reso necessario indire nuove elezioni. Malan ricorda comunque, ancora una volta, che il governo di centrodestra ha in sé diverse anime e che non serve il voto contrario ad un singolo emendamento per gridare alla crisi:

Chi ha titolo per parlare sono Salvini e Tajani, mentre io sono dell’altro partito della coalizione… Sta di fatto che noi andiamo avanti con unità d’intenti e di voti, tranne quel singolo voto per quel singolo emendamento. Ci potranno essere dei confronti sui singoli punti e la discussione in senso positivo c’è in qualunque organo collegiale e in una coalizione: non c’è nulla di strano.

I tre punti salienti dell’articolo

  • Nuovo incarico di Foti e deleghe al Sud: Tommaso Foti ha iniziato il suo lavoro come Ministro degli Affari europei, delle Politiche di Coesione e del PNRR, ma la premier Giorgia Meloni ha deciso di mantenere per sé le deleghe relative al Sud Italia, concentrandosi sullo sviluppo delle regioni meridionali e sul “modello Caivano” per stimolare la crescita socio-economica e combattere la criminalità giovanile.
  • Unità e lavoro in FdI: Foti ha elogiato Galeazzo Bignami per la sua nomina a capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, sottolineando l’unità del partito. Nonostante le sfide politiche, Foti si impegnerà con entusiasmo per gestire il PNRR e le politiche europee, riconoscendo il lavoro già svolto dal suo predecessore, Raffaele Fitto.
  • Strategia di sviluppo per il Sud e continuità politica: la decisione di Meloni di centralizzare le politiche per il Sud e la continuità della coalizione di centrodestra sono stati evidenziati, con Lucio Malan che ha confermato la solidità del governo e il ruolo centrale di Foti per il partito. Nonostante le discussioni interne, il governo continua a lavorare in modo unitario.