La promessa di una riforma che possa aumentare l’inclusione delle persone disabili nel mondo del lavoro. Questo è l’annuncio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella Giornata Internazionale delle persone con disabilità, oggi 3 dicembre 2024. Il dl 62\2024 sarà sperimentato per il prossimo anno in nove province italiane: Trieste, Brescia, Forlì-Cesena, Perugia, Salerno, Firenze, Frosinone, Catanzaro e Sassari.

La riforma prevede, come spiegato dal capo di Stato, un focus sulla vita indipendente delle persone con disabilità e sui progetti personalizzati, l’obiettivo finale è una maggiore inclusione nel mondo del lavoro. Una necessità inderogabile visto che, stando ai dati Istat, solo una persona con disabilità su tre ha un’occupazione in Italia.

Sempre secondo l’Istituto nazionale di Statistica, ci sono 3 milioni di italiani con gravi limitazioni e di questi solo il 32% ha un impiego. Dati timidamente in crescita rispetto a 15 anni fa, nel 2009 era circa il 29% a lavorare. Il consigliere e responsabile comunicazione della Lista civica Unione Disabili Italiani, Zelio Bernabei, ha spiegato in esclusiva a Tag24 quanto ancora sia necessario lavorare.

Le speranze per la riforma nella giornata della disabilità 2024

Al via tra un mese la sperimentazione in nove province italiane del “Decreto Disabilità”. La legge delega è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale lo scorso maggio e modifica il sistema di accertamento dell’invalidità civile, sarà aggiornata anche la legge 104 assieme a tante altre disposizioni in materia di disabilità con l’introduzione del “Progetto Vita“. Il decreto n.62 riforma i criteri e le modalità di accertamento della condizione di disabilità.

L’obiettivo della riforma è una maggiore integrazione delle persone disabili nel mondo del lavoro. Dopo la prima fase sperimentale nelle nove province, la legge sarà applicata dal 1 gennaio 2026 in tutta Italia. Secondo il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, il dl n.62 costituisce “una svolta epocale nella presa a carico delle persone disabili” e supera il concetto di assistenzialismo a favore di un investimento sulle capacità dei singoli.

Il consigliere di Udi Bernabei, in occasione della Giornata della Disabilità 2024, ha voluto ribadire che le persone disabili vanno valorizzate al di là delle loro condizioni: “Andiamo oltre le apparenze, conosciamo queste persone e vediamo cosa sanno fare“. Bernabei non si sbilancia sulla riforma e spiega a Tag24: “Le richieste sono tante e variegate, noi come Udi-La Civica aspettiamo a trarre conclusioni” racconta “è importante partire e se qualcosa non dovesse andare si proporranno modifiche, credo più in questo che in un’efficacia immediata“.

Troppo presto per commentare una riforma che non è stata ancora applicata, spiega Bernabei. Una volta applicata sarà possibile apportare miglioramenti e garantire una migliore applicazione in vista dell’estensione sul territorio nazionale, racconta il consigliere di Bernabei.

La preoccupazione per il lavoro in Italia: “Serve formazione”

Una persona disabile su tre lavora, c’è maggiore inclusione rispetto a 15 anni ma è ancora poco soddisfacente. “Ci sono stati passi in avanti rispetto a uno o due lustri a questa parte” dice Bernabei a Tag24 commentando il dato dell’ISTAT “più che inclusione vedrei meglio una maggiore formazione, solo per poter gestire meglio e non solo per l’empatia“.

Secondo il consigliere Udi-La Civica è necessario dare una formazione alle persone che seguono i dipendenti con disabilità per favorire non solo una maggiore inclusione ma uno sfruttamento a pieno di tutte le capacità: “Sarebbe ottimale per tutti” spiega “ci sono limiti non interpretabili talvolta, servirebbe una maggiore formazione…ci sarebbero meno rimandi negativi“.

Il consigliere di Udi-La Civica insiste poi sulla necessità di proteggere alcune categorie nel mondo del lavoro. “Esistono persone più fragili e vanno tutelate” sottolinea Bernabei.

I fondi stanziati dal governo per la disabilità

Oltre 552 milioni di euro. Questi sono i fondi previsti dalla legge di bilancio dello scorso anno per le persone con disabilità, come è possibile leggere dal sito del ministero per le Disabilità. Per quest’anno ci sono state molte polemiche in merito ai fondi stanziati per le persone con disabilità, basti pensare che le parti sociali – al momento delle audizioni – hanno proposto emendamenti da diversi milioni di euro per far fronte al prossimo anno.

In Commissione bilancio sono state avanzate diverse richieste, tra queste ci sono almeno 100 milioni di euro per la vita indipendente, ulteriori 100 per i progetti di vita e un aumento di 433 euro delle pensioni di inabilità. Un segnale molto chiaro quello che emerge dalle audizioni di un mese fa: le risorse stanziate sono ancora troppo poche.

Cambia poco la visione, ogni governo cerca di mettere il suo” commenta Bernabei a Tag24 “i fondi sembrano sempre insufficienti, ci vorrebbero tanti interventi bisogna essere bravi a sfruttare gli investimenti perché le variabili sono tante“.

Tanto può cambiare ma a fare la differenza è la presenza di un input per risolvere le difficoltà intorno al mondo dei disabili. Il consigliere di Udi-La Civica conclude: “Partiamo da quello che abbiamo per ottimizzarlo e massimizzarlo, iniziamo da qualche parte: creiamo un circolo in positivo mettendo sfruttando le capacità di ogni singolo e poi si vedrà“.

Giornata della disabilità 2024 in tre punti

  • Sperimentazione del “Decreto Disabilità” per favorire l’inclusione lavorativa: La riforma annunciata dal presidente Mattarella e promossa dal governo mira a migliorare l’inclusione delle persone con disabilità, con un focus sulla vita indipendente e progetti personalizzati. La sperimentazione inizierà in nove province italiane dal 2024, per poi essere estesa a livello nazionale nel 2026.
  • Dati e necessità di formazione per una maggiore inclusione: Attualmente, solo il 32% delle persone con gravi limitazioni ha un impiego in Italia. Il consigliere Bernabei sottolinea l’importanza della formazione per chi supporta i lavoratori con disabilità, al fine di sfruttare pienamente le capacità di ogni individuo e favorire un’inclusione concreta.
  • Critiche e risorse limitate: Nonostante i fondi stanziati, le risorse sono considerate insufficienti. Diverse richieste in Commissione bilancio evidenziano la necessità di ulteriori investimenti per progetti di vita indipendente e pensioni di inabilità. La sfida sarà ottimizzare i fondi disponibili per garantire un impatto positivo.