Un parere quasi unanime è una rarità quando l’oggetto del giudizio è una delle saghe di fantascienza più divisive, soprattutto negli ultimi tempi. Eppure, “Star Wars: Skeleton crew” sembra riuscita nel miracolo di mettere d’accordo la critica che si ritrova unita nelle lodi alla serie Disney+, dopo aver visionato i primi episodi.
Le prime reazioni pubblicate sui social dalla stampa, infatti, esaltano la ventata di aria fresca portata da questa nuova storia, che vede come protagonisti un gruppo di ragazzini alle prese con l’avventura della loro vita nell’universo creato da George Lucas nel 1977. I critici esaltano proprio questo spirito da ‘avventura per ragazzi’, del tutto nuovo per la saga e che riporta alle atmosfere di certo cinema fantastico degli anni ’80.
In particolare, poi, sembra sia stata decisamente azzeccata la decisione dei realizzatori di ‘isolare’ la vicenda da richiami troppo diretti o espliciti a personaggi e avventure della saga cinematografica principale. Un’evasione dalla nostalgia per il passato che, per alcuni, aveva imbrigliato la saga negli ultimi anni.
Star Wars: Skeleton crew lodata dalla critica: “Cattura lo spirito dei Goonies”
“Stranger things” (o “I Goonies“, come preferite) incontra “Star Wars“. Si potrebbe riassumere così la nuova serie televisiva ambientata “in una Galassia lontana, lontana“. Una strada decisamente nuova per la saga di “Guerre Stellari” che, però, sembra aver pagato.
Sono arrivate online, infatti, le prime reazioni della critica a questa “Star Wars: Skeleton crew” e si può tranquillamente affermare che sono entusiaste. I giornalisti che hanno potuto visionare in anteprima i primi episodi della serie sono concordi nel celebrarne i molti pregi e, soprattutto, l’approccio nuovo a una storia che ha, ormai, 47 anni di vita.
Un punto di vista che affonda le sue radici in un altro genere fortunato nel cinema USA, quel cinema fantastico per ragazzi che, in effetti, sembra cucito addosso alla saga. Un’epopea fantascientifica che, è bene ricordarlo, fu creata da George Lucas proprio per fornire agli adolescenti un intrattenimento che fosse alla loro altezza.
Ecco, allora, che i giornalisti mettono in risalto proprio questo legame, con Nicola Austin di Empire che chiama in causa direttamente le “avventure della Amblin degli anni ’80“, riferendosi alla casa di produzione fondata nel 1981 da Steven Spielberg e responsabile di pellicole divenute, negli anni, veri e propri classici per ragazzi come “E.T. – L’extraterrestre“, “Gremlins“, “I Goonies” e “Ritorno al futuro“.
The first two episodes of #SkeletonCrew are so much fun! Think 80's Amblin adventure vibes with a sprinkle of early Mando. The first episode admittedly takes a while to kick into gear though. I would genuinely do anything for Neel – what an absolute cutie! 💫 pic.twitter.com/iUt70Ctc2f
— Nicola Austin (@nicola_aus) December 1, 2024
Le fa eco Phil Roberts, editor del fan site ‘Future of the Force’, che parla di “spirito dei Goonies” che la serie “cattura senza sforzo“, risultando un vero “spasso“.
Jon Watts’ #SkeletonCrew is a blast. The series effortlessly captures the spirit of The Goonies to deliver a fun, kid-centric #StarWars adventure. It’s an energetic, fun story that expands the sandbox with its light-hearted tone.
— Phil Roberts (@philthecool) December 1, 2024
Great score. Great performances. Solid start. pic.twitter.com/pSNIFFfwv0
Skeleton crew si allontana dalla nostalgia per soddisfare fan vecchi e nuovi
Per tutti o quasi la svolta è rappresentata proprio dall’aver affidato il ruolo di protagonisti a un gruppo di ragazzini. Il critico Brandon Norwood sottolinea quanto sia stata azzeccata questa scelta, capace di riportare “un senso di meraviglia nell’universo di Star Wars“.
We can tweet about #SkeletonCrew? Nice to have a sense of wonder in the STAR WARS universe. Having kids be the center if this helps greatly. pic.twitter.com/gYEbBmTpC3
— Brandon Norwood (@bjntweets) December 1, 2024
Una strada che, da un lato, riporta la saga alle origini, con personaggi giovani catapultati in un’avventura straordinaria, e dall’altro le conferisce una freschezza che sarà in grado di conquistare nuovi fan. Ne è convinto Neil Vagg che parla di una serie “per famiglie” capace di fornire “una brillante introduzione Star Wars per tutti i giovani spettatori“.
The first two episodes of #SkeletonCrew recapture the magic of 80’s Amblin movies. It’s the franchise at its most family-friendly, embracing its silliness alongside a wondrous sense of adventure. A brilliant #StarWars introduction for any younglings in the audience. pic.twitter.com/kbMUi68Umw
— Neil Vagg (@neilvagg) December 1, 2024
Proprio uno degli obiettivi che la Lucasfilm intende perseguire: affiancare a quelli di vecchia data una nuova generazione di appassionati. Un intento dichiarato anche dal creatore della serie, Jon Watts, ormai specializzato nel ‘ringiovanire’ franchise dal passato glorioso quanto ingombrante, dopo il successo del suo “Spider-Man: Homecoming” per la Marvel.
In un’intervista a Screenrant, Watts ha dichiarato che la serie è piena di easter eggs riferite alla saga originale ma che il suo sogno è che venga vista insieme da “una persona che non sa nulla di Star Wars e una che sa tutto di Star Wars“.
In attesa di capire se, con la nuova trilogia affidata a Simon Kinberg, la saga di “Star Wars” riuscirà a fare i conti con la sua pesante eredità anche sul grande schermo, sfuggendo alle maglie della nostalgia per abbracciare le storie potenzialmente infinite che quella Galassia ha da offrire, il piccolo schermo sembra, dunque, indicare una strada ben chiara.
Star Wars: Skeleton crew, la trama guarda ai “Goonies”
Dopo “The Mandalorian“, “Ahsoka” e “Andor“, infatti, anche “Skeleton crew” potrebbe avere le carte in regola per sviluppare una narrazione del tutto nuova, pur innestandosi sulle solide fondamenta del passato.
La trama della serie ricorda molto da vicino proprio quella di un classico degli anni ’80: “I Goonies“ del compianto Richard Donner.
Come in quella pellicola, un gruppo di ragazzi che vive in un pianeta all’Orlo esterno della Galassia trova un oggetto misterioso (nel film del 1985 era la mappa di Willy l’Orbo, qui un’astronave abbandonata) che li proietta in un’avventura straordinaria. Dispersi nello Spazio, incontrano Jod Na Nawood (interpretato da Jude Law), una specie di ‘pirata spaziale’ che conosce le vie della Forza e che si offre di aiutarli, ma forse per motivi personali.
Conclusioni
- Un nuovo approccio alla saga: “Star Wars: Skeleton crew” si distingue dalla tradizione della saga, abbandonando riferimenti troppo diretti ai film principali e puntando su un’avventura fresca e originale, focalizzandosi su un gruppo di ragazzini che vivono un’avventura straordinaria, simile a pellicole come “I Goonies” e “Stranger things“;
- Lode per la scelta dei protagonisti giovani: la critica apprezza la decisione di avere giovani protagonisti, che conferiscono alla serie un senso di meraviglia e freschezza, richiamando le origini della saga e attirando anche un pubblico giovane. Questo approccio permette di dare nuova vita alla saga e attrarre nuove generazioni di fan;
- Una serie che soddisfa diversi pubblici: “Skeleton crew” è descritta come un mix ideale per famiglie, in grado di accontentare sia i fan storici di “Star Wars” che i nuovi spettatori, grazie a riferimenti ai film originali e una trama che offre nuove prospettive nell’universo di “Guerre Stellari“, evitando la nostalgia e puntando su storie nuove e potenzialmente infinite.