Iconica chioma bionda, sorriso smagliante, una personalità solare e una grande passione per la danza, Lorella Cuccarini è uno dei volti televisivi più amati dal pubblico del piccolo schermo. La ballerina, conduttrice, attrice e cantante scoperta dal maestro trovatore di talenti Pippo Baudo, è nata a Roma il 10 agosto 1965 e oggi ha 59 anni.
La poliedrica artista ha raggiunto la notorietà partecipando al varietà del sabato sera di casa Rai più seguiti nella seconda metà degli anni Ottanta, Fantastico, per poi passare alla concorrenza, l’allora Fininvest (oggi Mediaset) in Odiens di Antonio Ricci, conquistando il pubblico con l’iconica canzone diventata una hit, La notte vola. Tra gli altri programmi in cui ha preso parte la Cuccarini è impossibile non ricordare Buona Domenica e Paperissima.
Ecco il link su Spotify per chi volesse riascoltare il famoso brano di Lorella Cuccarini del 1988:
Lorella Cuccarini nel corso della sua lunga e fortunata carriera televisiva si è cimentata anche nella recitazione, lavorando come attrice in diverse fiction: Piazza di Spagna (1992), Amiche (2004), la seconda stagione de Lo zio d’America (2006) e quella de L’isola di Pietro (2018).
Il passato amoroso di Lorella Cuccarini: la relazione con Alosa
Un volto amatissimo della televisione italiana, Lorella Cuccarini nonostante la fama e il successo ha sempre cercato di tenere la sua vita privata lontana dalle luci dei riflettori. Una professionista riservata e molto attenta alla sua privacy.
L’artista ha rivelato più volte di aver avuto due/tre relazioni amorose importanti in passato, prima di conoscere quello che ancora oggi è suo marito. Sul web si conosce l’identità di una sola delle vecchie fiamme della showgirl, un collega del mondo della danza.
Si tratta del celebre ballerino Pino Alosa, professionista delle discipline moderna e contemporanea, che ha lavorato in prestigiose compagnie come quelle del Grand Theatre di Ginevra, il Teatro la Fenice di Venezia e il Teatro Verdi di Triste.
I due avrebbero avuto una relazione alla fine degli anni Ottanta; il legame poi si è spezzato e Lorella Cuccarini e Pino Alosa hanno scelto di intraprendere strade diverse.
Lorella Cuccarini, la storia da favola con il marito e il legame con i figli
In seguito la ballerina ha incontrato il grande amore: il paroliere, produttore musicale, televisivo e teatrale Silvio Testi (il cui vero cognome è Capitta). L’uomo, classe 1954, nato a Viterbo, nel 1991 è diventato suo marito. I due si sono incontrati per la prima volta nel 1985, quando la ballerina lavorava in Rai nel cast del fortunato programma Fantastico.
Le nozze arrivano dopo un breve periodo di frequentazione. Un matrimonio lungo, saldo e felice che dura tutt’ora, nonostante i momenti di difficoltà attraversati in passato, come la perdita della madre da parte di entrambi.
La coppia ha creato una splendida famiglia, dando alla luce quattro figli: Sara (1994), Giovanni (1996) e i due gemelli Giorgio e Chiara (2000). La ballerina è molto legata alla sua famiglia, che considera il suo punto di forza da sempre; la Cuccarini e il marito attualmente vivono insieme a Roma.
Lorella Cuccarini e la lotta contro la malattia
Nei primi anni Duemila Lorella Cuccarini ha dovuto affrontare un periodo molto complicato per via di alcuni problemi di salute. La ballerina, dopo aver riscontrato delle anomalie nella perdita di peso e una insolita tachicardia, ha scoperto di avere un tumore.
La malattia è stata diagnosticata dai medici, in seguito a diversi accertamenti che hanno portato ad un preoccupante risultato: la presenza di un nodulo alla tiroide, che ha dovuto farsi asportare con un intervento chirurgico.
La Cuccarini ha raccontato così quel momento difficile della sua vita, sia a livello fisico che psicologico:
“Dimagrivo ogni giorno di più. Ero nervosa e inquieta… Poi lo specialista endocrinologo e la sua sentenza: ‘Neoplasia’. Tumore. Ne sono uscita grazie a cure mirate. L’alimentazione ha contribuito, non poco, a rimettermi in sesto. Mi sono ritrovata con determinazione. E lo sguardo fisso sui valori che contano, come quello della convivialità che era lì, andava solo riguadagnata”.