Il tanto temuto test di ingresso per la facoltà di medicina e chirurgia potrebbe essere definitivamente abolito.
L’aula del Senato, con 87 voti favorevoli, 40 contrari e 18 astensioni, ha approvato il disegno di legge sull’accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia che prevede, appunto, la cancellazione dei test di ingresso.
Adesso, il provvedimento passa alla Camera per il via libera definitivo. Vediamo subito cosa potrebbe accadere dall’anno accademico 2025-26.
Il Senato approva lo stop al test di medicina
Questo momento, probabilmente, è stato sognato da migliaia e migliaia di aspirati medici che, anno dopo anno, sono alle prese con le prove di ammissione ai corsi di accesso programmati. Quest’anno, i test di medicina si sono svolti il 28 maggio e il 30 luglio.
L’iniziativa di Fratelli d’Italia per la abolizione del test è stata accolta con favore dall’aula del Senato: il disegno di legge è stato approvato il 27 novembre 2024 con 87 voti favorevoli, 40 contrari e 18 astenuti.
Il testo del disegno di legge è formato da tre articoli. Rivede le modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina, odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria.
L’obiettivo di questo disegno di legge non è tanto quello di rivedendo lo stesso test d’ingresso, migliorandolo e modificando, per esempio, i quesiti, quanto più di istituire nuove misure ai fini del potenziamento del Sistema Sanitario Nazionale.
Si vuole intervenire, altresì, sulla formazione dei giovani professionisti in ambito sanitario permettendo l’accesso libero a tutti gli aspiranti che intendono studiare tali discipline.
Come si accede a medicina nell’anno accademico 2025-26
Il disegno di legge prevede l’abolizione del test di ingresso e stabilisce che gli studenti affrontino un semestre iniziale, durante il quale frequenteranno corsi relativi a materie in ambito biomedico, sanitario, farmaceutico e veterinario.
Una volta terminato questo semestre “ponte”, gli studenti dovranno sostenere gli esami su base nazionale. Superare tali esami diventerà il requisito obbligatorio per accedere al secondo semestre.
Ovviamente, occorrerà sostenere e superare tutti gli esami, ottenendo i CFU necessari che saranno definiti su base nazionale. Gli stessi voti ottenuti agli esami serviranno alla stesura della graduatoria di merito nazionale.
Cosa succede ai non ammessi? Gli studenti che non verranno ammessi al secondo semestre otterranno comunque il riconoscimento dei CFU degli esami. In questo modo, potranno eventualmente richiederne la convalida all’interno di altri corsi di laurea.
Ciò significa che il disegno di legge prevede che lo studente effettui una doppia iscrizione:
- Una per il corso di laurea in medicina e chirurgia, di odontoiatria e protesi dentaria o di medicina veterinaria;
- Una per un corso di laurea di riserva (diverso dai precedenti).
A tal proposito, la doppia iscrizione sarà gratuita.
Perché l’abolizione non cancella il numero chiuso
L’abolizione del test di ingresso per la facoltà di medicina non va a eliminare il numero chiuso. Infatti, la stessa sostenibilità dell’iscrizione al primo semestre deve essere comunque commisurata alla disponibilità dei posti dichiarata dai singoli Atenei.
Si tratta di un aspetto tutt’altro che secondario, considerando il numero esiguo dei posti previsti e delle stesse risorse delle Università.
Accanto, c’è un’altra proposta di modifica inserita nel testo, che raccomanda il raccordo delle specializzazioni sanitarie post lauream che tengano conto delle carenze in organico registrate dal Servizio Sanitario Nazionale.
Ancora, però, c’è una grande incognita sui tempi di approvazione del disegno di legge che, dopo il via libera al Senato, passa alla Camera per concludere l’iter.
Ovviamente, più l’iter sarà breve maggiori saranno le possibilità che la riforma entri in vigore già dal prossimo anno accademico. Ciò non basta: devono entrare in vigore anche i decreti legislativi del Ministero, su cui devono pronunciarsi le commissioni parlamentari competenti.
Stop al test di medicina in sintesi
Il Senato ha approvato un disegno di legge che prevede l’abolizione del test di ingresso per la facoltà di medicina, sostituendolo con un semestre introduttivo e una graduatoria basata sugli esami. Tuttavia, il numero chiuso resterà, poiché l’accesso dipenderà dalla disponibilità di posti negli Atenei. La proposta ora passa alla Camera per l’approvazione definitiva, con l’intenzione di entrare in vigore nel 2025-26.