Unicusano presenta una nuova infografica dedicata al tema della disabilità in Italia, analizzando le barriere fisiche, culturali e sociali che ancora oggi limitano la piena inclusione delle persone disabili nella società.
Infografica a cura dell’Ufficio Marketing dell’Università Niccolò Cusano
Nel 2024, nonostante alcuni progressi, i numeri rivelano una realtà complessa: in Italia, sono circa 13 milioni le persone con disabilità, di cui oltre 3 milioni vivono condizioni di grave difficoltà. A livello europeo, la percentuale raggiunge il 27%, con 101 milioni di persone. Tuttavia, discriminazioni e barriere persistono in molti ambiti, dal lavoro all’istruzione, fino alla partecipazione culturale e sociale.
Sul fronte lavorativo, solo il 32,5% delle persone con disabilità in Italia è occupato, a fronte di una media nazionale del 58,9%. Questo divario è aggravato da una disoccupazione che tocca il 20%, quasi il doppio rispetto al resto della popolazione. Barriere fisiche e culturali, un sistema di quote inefficace e la mancanza di ambienti accessibili rendono difficile l’inserimento lavorativo.
Le donne con disabilità affrontano sfide ancora maggiori: solo il 49% ha un’occupazione retribuita e il rischio di violenza, fisica o psicologica, è molto alto, coinvolgendo il 36% di loro. Anche nell’istruzione, le disparità sono evidenti: supporti insufficienti e strutture inadeguate ostacolano la loro crescita.
Oltre ai numeri, i pregiudizi continuano a essere una barriera significativa. Stereotipi che infantilizzano o “specializzano” le persone disabili alimentano esclusione e bassa autostima, creando un circolo vizioso che limita opportunità e benessere psicologico.
Nonostante ciò, esempi positivi di inclusione emergono. La Carta di Solfagnano, adottata durante il G7 Inclusione e Disabilità 2024, identifica priorità fondamentali come l’accessibilità universale e l’inclusione lavorativa.
Per creare un cambiamento concreto, è necessario l’impegno collettivo: promuovere una cultura inclusiva, eliminare le barriere e supportare attivamente le persone con disabilità. Ogni progresso – che sia un lavoro dignitoso, un’istruzione accessibile o un trasporto privo di ostacoli – rappresenta un passo avanti per tutta la società.
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