“Billy Wilder è stato uno sceneggiatore e un regista, fra i più quotati, dotati, brillanti, riconosciuti, celebrati, acclamati e premiati della storia del cinema.” Così cita il libro in memoria del suo lavoro di Gabriele Rizza, intitolato “Billy Wilder. È il cinema, bellezza!”
Billy Wilder, film celebri
Billy Wilder nasce a Vienna nel 1906 e negli anni ’30 si trasferisce negli Stati Uniti dove inizia a lavorare come sceneggiatore prima di passare alla regia. Tra i suoi film più celebri ci sono “A qualcuno piace caldo” (1959), una commedia con Marilyn Monroe, Tony Curtis e Jack Lemmon, che è diventata una delle pellicole più iconiche della storia del cinema. Altro capolavoro di Wilder è “Viale del tramonto”(1950), un noir che esplora il lato oscuro di Hollywood e gli valse l’acclamazione della critica.
5 caratteristiche uniche che soltanto Billy Wilder ha
- La versatilità nei generi: Wilder ha spaziato dalla commedia al noir, dal dramma al thriller, è stato in grado di passare con naturalezza da un genere all’altro, mantenendo sempre un alto livello di qualità e originalità. Mescolava commedia e dramma, spesso in modo ironico o cinico, riuscendo a trattare temi profondi con leggerezza e viceversa.
- La satira sociale e la critica al sistema: Wilder era noto per l’abilità di utilizzare il cinema per fare satira sociale. Spesso, nelle sue opere, esplorava e criticava le ipocrisie della società, specialmente quelle legate al mondo del cinema, della politica e dei costumi sociali. In film come “Viale del tramonto”, l’industria cinematografica è rappresentata come spietata e superficiale, mentre in “A qualcuno piace caldo” la satira sociale si mescola a una riflessione sul desiderio, l’identità e la convenzione.
- I dialoghi brillanti e cinici: Wilder era anche un maestro dei dialoghi, scrivendo battute rapide, taglienti e spesso sarcastiche. I suoi film sono caratterizzati da una scrittura brillante e spumeggiante, che rifletteva il suo spirito irriverente.
- La riflessione sulla corruzione e sull’ambizione. Nei suoi lavori, i protagonisti spesso si trovano intrappolati in un sistema che li consuma e li spinge a compromessi morali come nel film “Doppio e mezzo” . La riflessione sull’ambizione cieca è presente in film come “Sabrina”.
- L’uso innovativo del cinema come mezzo di espressione. Wilder non si limitava a raccontare storie, ma cercava di spingere i confini del linguaggio cinematografico. La sua regia era elegante ma mai pretenziosa, con una capacità di gestire la narrazione visiva senza mai perdere il controllo della trama: noto per l’attenzione ai dettagli nella sceneggiatura, e nella composizione delle scene.
Wilder con 6 premi Oscar vinti continua a essere studiato e ammirato per il suo impatto duraturo sul cinema mondiale.