Dopo molte ipotesi e speranze, è arrivata dal MEF la proroga del versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, tra cui l’IRPEF.

La scadenza di lunedì, 2 dicembre, slitta al 16 gennaio 2025, con la possibilità di rateizzare l’importo in cinque quote mensili, fino al prossimo mese di maggio.

Questa possibilità, però, non è rivolta a tutti. Infatti, per alcuni contribuenti resta ferma la scadenza del 2 dicembre, come termine ultimo per pagare il secondo acconto delle imposte.

Vediamo subito chi sono gli interessati alla proroga e come funziona la rateizzazione.

Quando si paga il secondo acconto IRPEF 2024

Il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi deve essere effettuato, di norma, entro il 30 novembre. Quest’anno, a causa della concomitanza della scadenza con il sabato, il termine ultimo è già stato rinviato automaticamente al 2 dicembre 2024.

Da qualche settimana, si stava già ipotizzando una possibile proroga del versamento del secondo acconto sulle imposte, tra cui l’IRPEF, IRES e IRAP. A grande sorpresa e per la gioia di alcuni contribuenti, è stata rinviata la scadenza per effettuare il versamento al 16 gennaio 2025.

Il rinvio rientra nell’ambito della conversione del decreto legge n. 155/2024, grazie all’approvazione di un emendamento, come annunciato dal MEF con il comunicato stampa n. 136 del 27 novembre 2024. La richiesta di prorogare l’importo è stata accolta solo a pochissimi giorni dal termine ultimo per effettuare il versamento.

Ecco che si sdoppia la scadenza. Per alcuni contribuenti, resta ferma la data del 2 dicembre 2024, mentre per altri, c’è tempo fino al 16 gennaio. Inoltre, è prevista anche la possibilità di rateizzare l’importo in massimo cinque quote mensili, fino al mese di maggio 2025.

Chi sono gli interessati alla proroga al 16 gennaio 2025

Solo una piccola parte di contribuenti titolari di Partita IVA possono fruire della proroga del pagamento del secondo accorto IRPEF al 16 gennaio 2025.

La proroga è riservata alle Partite IVA che, nell’anno precedente, hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro. Sono esclusi dall’ammontare complessivo:

  • Contributi previdenziali e assistenziali;
  • Premi assicurativi dovuti all’INAIL.

Con la proroga della scadenza, i contribuenti con fatturato inferiore a 170.000 euro possono optare per:

  • Pagare in un’unica soluzione entro il 16 gennaio 2025;
  • Rateizzare l’importo in cinque quote mensili, da versare entro il 16 di ciascun mese fino a maggio 2025.

Chi deve pagare il secondo acconto entro il 2 dicembre 2024

Restano esclusi dalla proroga al 16 gennaio 2025, i contribuenti con fatturato superiore a 170.000 euro. Intanto, è bene ricordare che il versamento dell’acconto è dovuto solo quando l’imposta dichiarata è superiore a 51,65 euro.

Chi rientra in questa categoria di contribuenti deve pagare l’acconto IRPEF entro il 2 dicembre 2024:

  • In un’unica soluzione, se l’importo è inferiore a 257,52 euro;
  • In due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro.

I contribuenti che optano per la rateizzazione in due quote devono pagare la prima rata, pari al 40% del totale, nel mese di giugno e la seconda rata, pari al restante 60%, entro la scadenza del 2 dicembre 2024.

Nel caso in cui si preveda una riduzione dei ricavi per l’anno in corso, si può ricalcolare l’acconto in modo previsionale.

Come si paga il secondo acconto IRPEF 2024

Il pagamento del secondo acconto IRPEF si paga utilizzando il modello di pagamento F24. Il codice tributo da inserire è 4034.

Solo per i soggetti non residenti sono previsti altri metodi di pagamento tramite bonifico bancario oppure tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate.

Chi compila il Modello F24 deve indicare i seguenti codici tributo relativi alla maggiorazione in caso di calcolo storico: 4068 (soggetti ISA persone fisiche) o 4069 (soggetti ISA diversi dalle persone fisiche).

Per riassumere

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha annunciato la proroga del termine per il pagamento del secondo acconto IRPEF al 16 gennaio 2025, con possibilità di rateizzazione in cinque quote mensili fino a maggio 2025. La proroga riguarda solo i contribuenti con Partita IVA che hanno un fatturato inferiore a 170.000 euro. Per gli altri, la scadenza resta il 2 dicembre 2024. Il pagamento va effettuato tramite modello F24.