1984, scritto da George Orwell nel 1948, è stato pubblicato per la prima volta il 9 giugno 1949. Il romanzo, ambientato in un futuro distopico, il cui titolo è dato dalle due cifre dell’anno di scrittura invertite, fu scritto per immaginare l’84. Nel tempo si è rivelato un capolavoro distopico, specchio dei timori moderni: dalla sorveglianza di massa alla manipolazione dell’informazione

Perché un libro scritto oltre settant’anni fa è attuale?

1984 tocca temi che risuonano fortemente nella società odierna: dai pericoli del controllo estremo e della sorveglianza ad un mondo in cui il governo manipola la realtà, e spia i cittadini, per mantenere il potere. Con l’aumento delle tecnologie digitali, molte persone trovano inquietanti i collegamenti tra il Partito di 1984 e il modo in cui le informazioni vengono raccolte e analizzate da governi, aziende e social media oggi.

Cosa vuol dire “bispensiero”?

Orwell descrive la manipolazione del linguaggio e la “distruzione della verità”, un tema che riecheggia in un’epoca in cui le fake news, la disinformazione e la misinformazione sono all’ordine del giorno. Il
concetto di “bispensiero”, nel romanzo, cioè la capacità di credere a due idee contraddittorie allo stesso tempo, riflette le attuali tensioni nell’opinione pubblica e le divisioni ideologiche in cui verità opposte
vengono spesso accettate come valide. Il controllo mentale e la limitazione della libertà individuale, centrali in 1984, possiamo ritrovarli nella manipolazione algoritmica dei contenuti sui social media e nel conformismo sociale.

Un’occasione per riflettere sulla pervasività della sorveglianza

Immaginate una società in cui la sorveglianza è costante, il controllo delle informazioni è totale e persino il linguaggio viene manipolato per impedire ogni forma di pensiero indipendente. Questo mondo, governato dal temuto “Grande Fratello”, può sembrare lontano, ma per certi versi descrive ciò che stiamo vivendo ogni giorno. In un’epoca in cui tecnologia e privacy sono temi che diventano sempre più delicati, 1984 ci invita a riflettere sulla crescente pervasività della sorveglianza: telecamere, tracciamenti, algoritmi che osservano le nostre scelte, abitudini e persino le nostre opinioni, nella realtà digitale di oggi. Il controllo assume nuove forme, e Orwell sembra averlo previsto con incredibile precisione. Così, Orwell ci suggerisce di proteggere la capacità di pensare liberamente, di resistere alla manipolazione delle informazioni e a non sottovalutare l’importanza della verità.